Overclocking FAQ

a cura di
Simone Tugnoli


  1. Introduzione
    1. Cosa si intente per overclocking
    2. I pericoli dell' overclocking
    3. Precauzioni
  2. Tecniche
    1. Overclocking del Bus ISA
    2. Overclocking dei processori 80486
    3. Overclocking dei processori Pentium®
    4. Overclocking dei processori Cyrix® 6x86


Introduzione

Cosa si intente per overclocking

Con questo termine ci si riferisce a quella operazione che forza un componente elettronico a lavorare a frequenze maggiori da quelle nominali (ma comunque ampiamente tollerabili)

I pericoli dell' overclocking

Sottoponendo un componente elettronico a tale stress, anche se comunque tollerabile, si possono avere delle controindicazioni. Per prima cosa la temperatura del componente aumenta. Cio' e' dovuto al fatto che, se una CPU a 60Mhz in un tempo t1 esegue un numero n di operazioni, ad una frequenza maggiore, diciamo 66Mhz, nel medesimo tempo t1 eseguirà un numero di operazione maggiori di n, quindi produrrà più calore, che deve essere in un qualche modo smaltito, pena pericolosi surriscaldamenti. Inoltre, spingendo i componenti elettronici oltre i limiti imposti dalla fisica, si possono infliggere gravi danni irreparabili ai transistor. Questo, ovviamente, in teoria !

Precauzioni

A parte il buon senso che può evitare di sottoporre a cremazioni le CPU oggetto di overclocking (come in tutte le cose, l'importante è non esagerare.... Vedere tabella che segue) ci sono però dei piccoli accorgimenti che possono rendere l'overclocking un'operazione quasi completamente sicura. La maggioranza delle CPU dei PC monta un dissipatore metallico. L'ideale sarebbe andare in un negozio di elettronica ed acquistare un dissipatore (delle dimensioni adeguate!) dall'elevato coefficiente di dissipazione , ma generalmente quelli per CPU vanno già abbastanza bene.

Assolutamente non deve mancare la ventolina, meglio sarebbe installarne 2 : una accanto all'altra. Inoltre io consiglio vivissimamente di acquistare del grasso di silicone, una pasta biancastra dall'odore sgradevole, e applicarne una patina tra la CPU ed il dissipatore. Infatti la pasta fa passare il calore molto meglio dello strato d'aria che si crea.

Parlando dei processori Pentium®, io consiglio di utilizzare un dissipatore di quelli che "agganciano" al Socket con una mollettina metallica. Sono i migliori.


Tecniche

Il Bus ISA

Molti BIOS permettono di impostare la frequenza del BUS ISA e delle periferiche ad esso collegate. La frequenza standard di 8 Mhz può essere aumentata agendo sui parametri del BIOS. In questo modo tutte le periferiche ISA dovrebbero lavorare più velocemente, ma non aspettatevi miracoli....

I processori 80486

Queste CPU possono essere overclockate, ma non sempre l'operazione riesce (subito si capisce : il PC o si blocca o si resetta).
Fate molta attenzione ai 486 funzionanti a 5 Volt (come i DX2) e sempre utilizzate un dissipatore con ventola sopra la CPU.
Un Dx2 a 66 può essere portato a 80Mhz impostando il clock della scheda madre a 40Mhz, mentre un Dx4 a 100 potrebbe essere portato a 120 con il medesimo cambio di clock.

I processori Pentium®

Un discorso più complesso meritano queste CPU. Esse non dispongono di un moltiplicatore di frequenza : e' la scheda madre che permette la regolazione del clock della medesima e del fattore di moltiplicazione. Infatti un P120 è ottenuto impostando la scheda madre a 60Mhz ed il fattore di moltiplicazione a 2X ( 60 X 2 = 120 Mhz ).
Un P133 è ottenuto sempre con fattore 2X ma con motherboard funzionante a 66Mhz (e Bus PCI a 33Mhz, ma questo si adegua automaticamente in base alla frequenza della scheda madre).

Dopo queste precisazioni, andiamo ad esaminare i possibili overclocking :

CPU

Frequenza nominale

Overclocking sicuro

Overclocking spinto

P75

75

90

100 (120)

P90

90

100

120

P100

100

120

133

P120

120

133

(150/166)

P133

133

150/166

180 (200)

P150

150

166

180/200

Comunque è molto difficile stabilire se l'overclocking sia sicuro o meno. Personalmente ho visto Pentium a 133 andare a 180Mhz senza fare una piega, mentre dei P100 rifiutarsi di lavorare a 120Mhz.

Se il computer funziona bene, dopo una mezz'ora di lavoro, si può provare a toccare la parte metallica del dissipatore della CPU. Se è caldino allora tutto è OK, se è caldo è normale, se invece non si riesce a tener appogiato il dito per più di 10 secondi, allora :

Molto consigliati sono gli overclocking 90 --> 100 ; 120 --> 133 e 150 --> 166 per poter sfruttare tutta la potenza di una scheda madre a 66 Mhz

Per chi invece avesse la possibilità di testare la temperature della CPU (e lo consiglio caldamente, scusate il gioco di parole :-) tenga presente che :

I processori 6x86

Queste CPU (prodotte da Cyrix® & IBM®) hanno una architettura interna molto più vicina al Pentium PRO® che al Pentium® stesso. Un 6x86 funzionante a 120Mhz eguaglia le prestazione di un P150 (ecco il nome P150+) ma purtroppo è molto deludente per la sezione FPU.

Queste CPU hanno una lavorazione piu grezza dei rivali Pentium® di Intel®, quindi hanno transistori dalle notevoli dimensioni (relativamente alle CPU : stiamo sempre parlano di micron, quindi millesimi di millimetro!) che li porta a produrre una notevole quantità di calore.

Quando provai un P150+ (a 120Mhz) dopo pochi minuti la CPU si scaldò moltissimo, tanto che spensi il PC e controllai se avevo ben impostato i ponticelli. Quindi io sconsiglio l'overcloking con queste CPU, ma se uno ama il rischio.... beh io non posso impedire niente!


ATTENZIONE

IL SOTTOSCRITTO SIMONE TUGNOLI NON E' ASSOLUTAMENTE RESPONSABILE DEGLI EVENTUALI DANNI CHE LA TECNICA DA LUI DESCRITTA PUO' PROVOCARE. QUINDI SI ASSOLVE DA OGNI RESPONSABILITA'


L'autore di questo articolo è:

Simone Tugnoli
E-Mail: simonet@mbox.vol.it, tugnoli@kidslink.bo.cnr.it
Web: http://arci01.bo.cnr.it/~tugnoli, http://www.sicap.it/~giordy/linux.htm

 

© 1996, Amedeo Lanza di Casalanza

 

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