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dio KenPex of RamJam


the following stuff is in italian only...

PAGINA TESTATA CON INTERNET EXPLORER 5
ad una risoluzione di 1280x1024x32 e con
text size impostato a "smaller" e caratteri grandi


Appunti di viaggio
in ordine casuale-sparso


Una mia tuta da neonato

[12/3/2000]Domani si festeggia il diciannovesimo anno della mia esistenza in questo mondo. Non che la cosa abbia molta importanza, il tempo non passa sull'uomo in unità quantizzate, piuttosto ti scorre addosso istante per istante, erodendoti pian piano. Già da molto avevo in mente di dedicare parte della mia piccola pagina personale ai miei pensieri, per me più che altro, non ho la pretesa di scrivere per gli altri. Oggi mi sono deciso, anche perchè ho tempo da perdere e la mia pigrizia mi impedisce di fare qualcosa di davvero importante, anzi più che altro di davvero utile, come scrivere qualche centinaio di linee di codice o disegnare ed illustrare la prossima demo...

Bene, ora apprendo che i miei amici sono sparsamente malati (Rosita&Nazareno), bastardi (Anna) o dispersi (Tonia) quindi stasera non adremo neppure da qualche parte a festeggiare, il che mi lascia molto tempo libero.

Questo spazio è anche occasione per ritornare all'uso della nobile linguaitaliana, per quanto il mio modo di esprimermi di certo non le farà grande onore, soprattutto perchè difficilmente rileggerò queste pagine.

Essenza di un'amicizia

Non so se avrò mai la voglia di scrivere qui tutte le idee che negli anni ho maturato per rispondere ai basilari interrogativi del mondo (e se lo farò non sarà mai in maniera completa ed esaustiva) ed anche ad alcuni un po più complessi che si sono proposti alla mia intelligenza nel corso degli anni.

Disegno d'intestazione di una mia lettera

[Me]Se quel che penso e che dico da qui in avanti a tratti vi sembra stupido/triste/nauseante potete interrompere la lettura. Sullo "stupido" potremmo discutere lungamente, non credo che lo sia, ma forse sono solo troppo superbo quindi criticatemi liberamente (ken@uniserv.uniplan.it). Triste non lo è senz'altro, anceh se a volte la disillusione, la realtà vista oggettivamente può sembrare triste, ma sono solo considerazioni non stati d'animo, la consapevolezza non mi impedisce di essere felice (anche se di certo gli ignoranti lo sono più delle persone coscienti). O forse è solo colpa dell'influsso di questo sfondo con larghe distese di grigio piatto e colori insaturi... Beh, comunque non era pensato per andare in questa pagina ma non ci stà male. Nauseante può essere, alle volte anche io mi disprezzo quando mi perdo in alcuni discorsi che io stesso aborrisco, lasciandomi prendere più dal cuore che dalla mente.. Ma non credo sia questo il caso.

Se inizio questi appunti con delle considerazioni su me stesso non è solo per egocentrismo ma anche perchè chi non mi conosce non può capire il mio modo di pensare, anche se così facendo non rispetto la mia dichiarazione d'intenti (...ordine casuale-sparso) è solo perchè benchè chiramente le idee nascano non ordinate, tutto quel che riguarda questa prima parte si riferisce a nozioni che ho già ben acquisito e sistemato nella mia mente.

Io sono una persona piuttosto complessa, anzi astrusa (quindi se questa roba pare scritta da un pazzo, con strani balzi d'umore avete ragione, anche se bisogna considerare che tra una frase e l'altra possono intercorrere anche settimane se non mesi...), riflessiva e razionale, uno stratega nelle mie azioni, guardo il mondo con lo spirito di indagine di uno scienziato. Sono ateo, sono pessimista, sono un calcolatore, meditativo fino alla nausea. Purtroppo però tutto questo non mi impedisce di ritrovarmi infelice, il mio più grande rammarico è che tutte queste "qualità" sono sempre state al servizio di un'anima fin troppo sensibile. Al servizio. Questo è il grave. Sono fondamentalmente romantico, buono geneticamente. Ma non ci posso fare nulla, non posso evitare il mio stato, e quel che è peggio ne sono anche perfettamente conscio. Non sono per questo afflitto o scontento della vita, mi stimo troppo per considerarmi derelitto.

Credo di conoscermi molto bene, e di conoscere bene la gente in generale, riesco spesso a comprendere gesti, comportamenti, azioni.

Sono completamente sincero, non tollero la grettezza del vile che maschera i suoi pensieri e non ho paura di essere onesto. Del resto non mi è mai importato di essere inviso dalla gente e generalmente non odio al massimo disprezzo o meglio ignoro.

Il mio modo di agire è spontaneo (haha alle volte anceh troppo per le abitudini di alcuni)

Sono generalmente poco tollerante verso la stupidità

Non sono un gran lavoratore... ;) Almeno, di solito... Poi mi interessano moltissime cose ed alla fine divento dispersivo...

Sono superbo. Molto. Lo riconosco. Soprattutto se si parla della mia intelligenza, ho molta stima di me, e sono sicuro delle mie azioni. Questo è fondamentale nella vita, non tanto essere qualcuno, ma essere convinto di esserlo. La maggior parte delle volte la differenza non si noterà e anzi potrete sopraffare anche chi è migliore di voi, ma non lo sa o non ci crede abbastanza. Alle volte sono anche riuscito ad avere ragione pur sapendo e potendo provare di aver torto... Così, solo per non essere smentito mai (anche se poi le poche volte che è capitato l'ho fatto notare, se mi accorgo dei miei errori non di solito ho problemi ad ammetterli anche se qualcuno sosterrà il contrario visto che è accaduto tre-quattro volte nella mia vita :) )...

D'altra parte comunque non amo essere eccessivamente in mostra.

Sono buono. Troppo. Anche se devo ammettere che non lo sono propriamente con tutti... Altruista, protettivo (iper-) ma anche bisognoso di costante affetto e di conferme, di certezze. Chiamo "amici" poche persone, ma devo essere assolutamente certo dei loro sentimenti. Alle volte sono preso da dei dubbi irrazionali, ed impiego tempo a convincermi della mia stupidità. Ciò non capita mai con Nazareno, ma lui oramai lo conosco da dodici anni. Alle volte resto deluso quando vedo che gli altri non mi corrispondono il bene che io do loro. Ma non solo l'errore è mio, che alle volte instauro rapporti anomali, quando poi mi sono reso conto che questo succede spesso anche agli altri nei confronti di terzi e che io stesso rischio di sbagliare similmente. La situazione è complessa, richiede di essere analizzata lungamente.

  Rosita
Anna
Nazareno
Rosita
Anna
Nazareno
Francesca
Anna
Nazareno
Francesca
Rosita
Anna
Nazareno
Francesca
Rosita
Nazareno
Francesca
Rosita
Anna
Nazareno
Francesca
Rosita
Anna
Nazareno
Francesca
Rosita
Anna
Francesca

[Amore,Amicizia] Bleah, già tutto quel che ho scritto mi fa pena, figurasi ora dove andrò a parare... Cmq è passato molto tempo dalla prima bozza di 'sta pagina, ma poco è cambiato. Una pagina sui miei amici già risiede nella home comunque... Una pagina dei miei amori non la troverete mai, visto che ad oggi mi sono innamorato solo una forse due volte, ed entrambe le storie sono strambe e non a lieto fine comunque ;) Ho appena finito di parlare con Rosita (21/4/2000) che ha appena aggiunto un'altra pagina alla telenovela infinita che è la sua vita... Che palle, mi devo trovare amicizie più vitali, più gioiose, Rosita è in grado di far andare in depressione anche un tronchetto della felicità. Per inciso non capirò mai il meccanismo di selezione uomini delle ragazze, sono generalmente attratte verso il tamarro, l'irragiungibile, il bastardo, quello che meno se ne fotte di loro... Dopo aver perso un po di tempo in uno stato di tristezza indotto (tipo nessuno se ne frega di me, sono una merda, non so programmare, non ho amici e amenità del genere) ho ripreso il controllo dicendo "fanculo a 'ste puttanate scriviamo qualcosa in quella homepage altrimenti mi tocca di finire quell'effetto su commodore64 che mi tritura le palle". Allora eccoci qui.

Nazareno è il mio migliore amico. Ci conosciamo oramai da dodici anni (seconda elementare). E' incredibile, la nostra amicizia è la cosa più stabile che possa esistere nella vita di una persona. Lui è per molti versi anche migliore di me, è più socievole, ha più amici, è più costante ed abituato al lavoro. E' intelligente e di base abbiamo le stesse idee. Anzi oggi raramente parliamo seriamente dei nostri pensieri, perchè ci conosciamo benissimo, ma ogni volta che lo facciamo mi meraviglio della corrispondenza delle nostre idee. E' religioso, credente e molto anche. Tuttavia la nostra visione della vita è praticamente identica. Anche questo è molto strano. Ci capiamo alla perfezione, non c'e' bisogno neanche di parlare, lui sa quando può scherzare e quando no, ed è sempre disponibile se ho bisogno di lui. Dato che quando stiamo insieme scherziamo sempre ed è raro ritrovarci a parlare di cose più serie può sembrare che non sia molto sensibile verso certi problemi. Tuttavia ciò non è vero semplicemente non lo da a vedere ma nella pratica sa essere molto buono e comprensivo. Senza inutili fronzoli... E' la sostanza che conta e sono le azioni che caratterizzano un'uomo, non le parole.
Rosita. Il mio rapporto con la mia migliore amica è per molti versi difficile e proprio in questi giorni (17/4/2000) ne stavo discutendo con lei. Ma lo scontro tra i nostri opposti caratteri e modi di fare è sempre stato un problema che periodicamente si riapre anche se ora ci siamo abituati a questo. Lei conosce assolutamente tutto di me ed io conosco tutto di lei. La maggior parte della gente che frequentiamo "ci scambia" per fidanzati o comunque ha qualche riverva riguardo all'innocenza del nostro rapporto (forse dipende dal fatto che le sto sempre attaccato, abbracciandola ogni momento??? :P). E perfino io ho dubitato (dalla mia parte), la cosa è molto difficile. Rosita non è una ragazza come le altre, decisamente. Ha mille difetti, è completamente pazza. Da bambina era sicura di se, anche violenta, prepotente, Poi è diventata insicura, fragile, anche fisicamente soggetta a mille malattie. Molte sono le cose che le danno fastidio e sono ancora di più le sue fissazioni (un tempo dovevo stare attento anche ad avvicinarmi a lei, ed in una serata poteva essere affettuosa e poi scacciarti senza motivo, ora è migliorata molto, soprattutto nei miei confronti, tanto è che ora è lei che deve sopportare me). E' fredda (anche se devo dire, migliora pure in questo, la situazione si era fatta in un certo periodo insostenibile), incapace di ricambiare le mie attenzioni (come quelle degli altri) e questo spesso mi fa soffrire. Anche perchè vivendo vicino a lei so quanto possa volere bene, magari a persone che non se ne accorgono, perchè lei resta fredda esteriormente, e benchè sappia di questa sua incapacità di esprimersi ne soffro anche io in prima persona. Ma l'errore ad oggi è più mio che suo, io le voglio un bene innaturale, eccessivo, morboso. Non l'amo, sebbene il mio sentimento sia forte, forse anche più dell'amore (del resto io ho sempre considerato l'amicizia più dell'amore, perchè è un sentimento vero, stabile, non offuscato dalla passione, che ti rende incapace di pensare), ma non provo attrazione nei suoi confronti, non è certo il mio ideale di donna! In lei cerco sempre conferme, prove, sono attento ad ogni dettagli, ad ogni parola o gesto, e lei alle volte non capisce l'importanza che hanno per me alcune azioni (questo però non lo accetto, la ritengo una mancanza di rispetto che chiarirò al più presto, anche se dovessi essere io nell'errore lei avrebbe il dovere di comprendermi, non le costa nulla, ed anche se siamo dalla parte del giusto evidentemente stiamo sbagliando se facciamo soffrire le persone a noi care). Per me è come una figlia e vorrei che provasse per me le stesse sensazioni che io provo per lei, ma non sarebbe giusto, ne normale, in questo sono io l'errore. Non c'e' che dire, da un lato e dall'altro riusciamo a complicarci le vite, siamo troppo diversi, probabilmente non dovremmo mai essere venuti a contatto l'uno dell'altro. Ma ci vogliamo bene, e non sopporteremmo mai di essere separati. Ci sarebbe davvero troppo ancora da scrivere, ma per ora può bastare.
Anna la conobbi al liceo, insieme a Tonia, Rosita, Teresa ed altre erano un gruppo piuttosto compatto. Piuttosto, perchè apparentemente le ragazze sono incapaci di stabilire rapporti di amicizia duraturi tra loro, scevri di rivalità, malizie, insincerità e colpi bassi. Infatti ad oggi del gruppo originario non c'e' più traccia, tutte sono andate bene o male per la loro strada, tutte con una certa ostilità nei confronti delle altre. Ma non mi importa infondo. Anna è una ragazza perfetta o quasi, il complementare di Rosita. Riesce ad ottenere ottimi risultati in tutto, è in grado di prendere la vita di petto, e raramente le accade di non cadere con le quattro zampe piantate al suolo. Il suo difetto però è grande, ed è quello di essere, in fondo, non così innocente e pura come vuol far credere di essere. Non mi posso fidare completamente di lei, perchè è in grado di dimostrarti più affetto di quello che realmente prova, di essere dolce, buona e gentile, e poi di ignorarti per mesi senza farsi sentire, anche quando avresti bisogno di qualcuno al tuo fianco... Tuttavia lei sembra avere in grossa considerazione la mia amicizia, e non sbaglia, perchè nonostante tutto le volgio veramente bene, e non potrà mai dire di essere rimasta delusa dalle mie azioni. Probabilmente però tengo a lei solo per il suo sodo, prosperoso seno... Erhm, scherzo Anna, non te la prendere (anche se in te i tuoi spasimanti non guardano come tu credi gli occhi, marroni e dal taglio banale, o la simpatia, della quale sei scarsamente dotata... hehe)

Caravaggio: Incredulità di S.Tommaso

[Vita/Religione] Eh, grandi temi qui... E poca voglia di scrivere oramai... Beh, comunque per quanto riguarda la religione... io sono ateo! Erhm, seriamente, nonostante i miei genitori siano entrambi atei sono stato cresicuto con un'educazione cattolica, e la mia è stata una scelta di fede, o meglio di non-fede. La fede non si può spiegare, non si può cercare o giustificare, è una dote, della quale io difetto. Credo che la religione nasca da un'esigenza, da una debolezza umana. E' la perfetta soluzione al problema più grande dell'uomo, quello che non è riuscito e probabilmente non riuscirà mai a risolvere: la morte o meglio la paura. Gli uomini primitivi avevano paura dei fulmini, ed in genere dei fenomeni naturali, che non riuscivano a spiegarsi, che erano al di fuori del loro controllo e che in genere temevano per questo. Si ha sempre timore di ciò che non si può conoscere. E da questo timore scaturisce la necessità di un'ordine superiore, di un'entità che ci garanstisca il predominio, il controllo su questi elementi sconosciuti, alla quale ci rimettiamo per evitare che possano rivoltarsi contro di noi. Attualmente, con la rivoluzione scientifica, la natura non è più un problema per noi, la controlliamo, la conosciamo, la dominiamo per molti versi. E allora la religione persiste per l'unico evento che non potremo mai gestire, ed è proprio la mortalità del nostro corpo. Apparte ciò è da notare anche come a mio avviso si rilevino traccie sicure di una costruzione umana e non divina, nelle religioni maggiormente diffuse. Tutte si basano su un principio di base che è tipico dell'uomo, ovvero sullo scambio, sul reciproco utile. Noi sottostiamo a Dio per avere in cambio un favore, un posto nel paradiso. E dato che la ricompensa di Dio (il paradiso) è incommensurabile, allora le leggi, le costrizioni che ci imponiamo per raggiungerla sono grandi, ci privano dei maggiori piaceri terreni. Ma una religione fondata da un'essere supremo, potrebbe mai essere fondata su un principio così gretto e terreno? Io non credo, credo che solo l'uomo sia un'essere così egoista da dover trovare sempre un guadagno nelle proprie azioni e quindi nel supporre che ci debba essere un guadagno anche nelle azioni di Dio. Alcuni hanno perfino teorizzato che l'egoismo sia l'unica spinta che porta l'uomo all'evoluzione, che anche l'uomo più buono agisce per ricevere in cambio un riconoscimento, la soddisfazione che è insita nell'essere buono, che ci fa sentire grandi, soddisfatti. Anche io credo che sia così, ma magari ne parlerò meglio un'altra volta...

[Intelligenza]Da scrivere...

Lucio Fontana: La fine di Dio

[Arte] Uff, tra poco dovrei mettere online un'art-gallery di tutti i miei pittori preferiti (uhm, in vero dovrei completamente riscrivere l'homepage, attualmente è fatta di tante parti scollegate tra loro, molte delle quali vecchie e non pensate assolutamente per accogliere tutto il contenuto che poi con il tempo si è accumulato dentro)... Comunque la cosa che più è difficile per me è definire cosa sia l'arte... La risposta non è facile, per quel che mi riguarda è tutto ciò in grado di indurre nell'animo di una persona sufficientemente sensibile sensazioni. Certamente è qualcosa di diverso dal semplice bello e di scollegato assolutamente dalla pura tecnica (che anzi alle volte è completamente inutile se non dannosa. Un'artista non è un'illustratore!). Ma oggi non ho voglia di entrare ulteriormente nella questione.

Soviet Calculators

[Politica,Società] Da scrivere... Pork! Abbiamo preso mazzate da tutti i fronti possibili ed immaginabili... (18/4/2000) Le elezioni regionali sono andate male, anzi peggio, la sinistra è debolmente al governo ed abbiamo preso solo sette regioni contro le otto del centro-destra (forza italia, alleanza nazionale, lega, etc...)! Il che significa mazzate per l'elezioni politiche del 2001, e grandi pretese di elezioni anticipate (prevedibili). Non avrei pensato che fossimo così deboli, certo un certo margine era prevedibile, solitamente chi è al governo in italia difficilmente aumenta la sua popolarità (attraversiamo un momento difficile, i tagli sono indispensabili, e bisogna in pratica rimediare ad un decennio di governo della prima republica con a capo la ora defunta democrazia cristiana dove la corruzione diffusa e gli sprechi hanno portato allo sfascio totale dei conti con pesanti conseguenze per le "generazioni future" ovvero quella attuale...) inoltre la destra è sensuale, si sa vendere MOLTO meglio di noi, appare più compatta, moderna e competitiva (mentra da noi le frange estremiste di Bertinotti spingono a far cadere lo stesso governo di sinistra, in un'autolesionismo totale). Il trio Berlusca-Fini-Casini ha più carisma del nostro ???-???-??? (allo stato attuale infatti D'Alema si è dovuto dimettere e la maggioranza è senza testa). Inoltre le idee di destra sono di facile comprensione, fanno leva sull'ignoranza e la stupidità, e le persone stupide nel mondo sono sempre state più delle intelligenti... I giovani sono tutti loro, anche se poi, nel 99.9% dei casi votano giusto per votare, sono influenzabili da qualsiasi cosa e non sanno davvero che differenza c'e' tra destra e sinistra (vedi Anna, che andava a votare, ma non sapeva per chi, poi l'ho convinta con il mio parlare fine: "vota BassoLindo") e comunque a quanto ho visto il restante 0.1% è di sinistra... ;) Bah, in ogni modo è da apprezzare gente che riesce a trascinare così bene le folle, a fare così tanta presa nel popolo... Alle volte ho anche il dubbio che Bossi (il grande fautore della scissione del sud-italia terrone e palla-al-piede dal nord ricco inneggiante alla "Lega c'e' l'ha duro") sia sotto sotto uno che ha capito tutto del mondo e usa solamente i fessi a suo vantaggio... Uhm, no non lo credo davvero ;) Bah, forse sono stato troppo severo verso gli avversari oggi... Uhm, no non lo credo davvero ;) Quel che davvero credo però è che la destra abbia un ruolo fondamentale nella repubblica (uhm, si il correttore di word mi dice che è giusto così, alle volte la mia troppa affinità con il latino mi da problemi... Ehm, scherzo naturalmente...) anche se questa destra, fatta di raggiri e di trovare ad effetto, che si compra i voti con il controllo delle televisioni (e non parliamo di quel Fatti e Misfatti di Italia1 che è un qualcosa di disgustoso, non riesco mai a guardarlo fino alla fine, è più forte di me) mi fa un po pena... Uhm tra poco mi citeranno per uso eccessivo ed improprio di puntini sospensivi... (...)

Giovani e politica: ...

Ah, in questo bel boxetto oggi voglio aprire una piccola (e brevissima, per la complessità e l'importanza dell'argomento) parentesi riguardo un'argomento del quale mi ritrovai a discutere tempo fa con un'amico di mio padre a cena: l'importanza e la leggittimità del sistema capitalistico. Bene, bisogna premettere che questo signore riteneva abberrante ogni forma di capitalismo, ed era assolutamente persuaso che nel sistema attuale di mercato fosse quasi un disegno del demonio volto a far arricchire i ricchi ed a consegnare il potere nelle mani di dei mostri a cento mani. Credo che questo sia anche un pensiero diffuso presso tutti gli ex-comunisti nostalgici delle mille lotte combattute e dei tempi che furono (uhm, un popolo di amighisti... Ehm, vabbeh, questa non la capirà nessuno). Io invece vedo nel sistema attuale non solo un buon sistema ma addirittura il migliore sistema pensabile (anche se quest'ultima frase è più difficilmente giustificabile). Buono perchè non ne esiste uno migliore attualmente realizzabile (il comunismo è un'utopia, lo si è visto in pratica ed è giustificabile in teoria, non si può reprimere l'egoismo umano, è il motore della nostra esistenza e del nostro sviluppo) ma ciò da solo non giustificherebbe assolutamente niente... Più che altro credo che il sistema capitalistico sia la naturale evoluzione della società, ed incarni al meglio quelle che sono le esigenze egoistiche dell'uomo. Nella società infatti ritengo esista una legge di autobilanciamento fondamentale delle varie esigenze singolari, che tendono poi a raggiungere una sorta di equilibrio dinamico. Un'uomo in una comunità primitiva tenderà sempre a far prevalere se stesso. Ma anche gli altri farano lo stesso fin quando non ci si rende conto che è giusto limitare le proprie libertà per preservare dei diritti fondamentali (es. preferisco stabilire che è giusto non uccidere piuttosto che rischiare a mia volta di essere ucciso ogni momento) che poi costituiscono un'etica che è l'unica pensabile secondo me, in quanto non fonte di norme astratte ed ingiustificate, ma auto-prodotta dall'utile collettivo. Così il capitalismo mette in condizione il sistema produttivo di trovare il giusto bilanciamento tra le esigenze del capitalista e quelle dei lavoratori. C'e' un bilanciamento automatico tra le spinte opposte, infatti oggi i capitalisti ben si rendono conto che non conviene l'iper sfruttamento e che l'impiegato deve essere messo nelle condizioni migliori per lavorare ed anzi, si deve addirittura divertire nel suo lavoro (questo soprattutto per i campi altamente tecnologici ad esempio, dove i ritmi di evoluzione sono più rapidi, mentre il sitema industriale resta più chiuso ma comquneue è un trend generale) altrimenti

 
 
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