LIBER  LIBERI
vel
LAPIDIS LAZULI

ADYMBRATIO KABBALAE AEGYPTIORUM
SUB FIGURA
VII
 

Pubblicazione dell'A.·. A.·.
in Classe «A»

TRADUZIONE (11.1) DI ROBERTO TIFI E ALBERTO MOSCATO
 

L'Emancipazione Volontaria di un certo Adepto Esente dalla sua condizione di Adepto. Queste sono le Parole della Nascita di un Maestro del Tempio.
 

PROLOGO DEL NON NATO
 

1. Giunge nella mia solitudine ---

2.  Il suono di un flauto nei boschetti oscuri che infestano le colline più alte.

3. Dalle rive dell'impetuoso fiume giungono fino al limite del deserto.

4. Ed infine scorgo Pan.

5. Le nevi sono perenni lassù, lassù.

6. Ed il loro profumo sale in vapori fino alle narici delle stelle.

7. Ma cosa devo farmene di queste cose?

8.  Mi  sta a cuore solo il flauto distante, la persistente visione  di Pan.

9. Su ogni fianco Pan giunge all'occhio, all'orecchio.

10. Il profumo di Pan che si diffonde, il suo sapore che satura la mia bocca, così che la lingua prorompe in uno strano, mostruoso monologo.

11. Il suo abbraccio intenso, su ogni centro di dolore e di piacere.

12. Il sesto senso interiore acceso dall'intima Essenza di Lui,

13. Io stesso scagliato nel precipizio dell'essere

14. Fino all'abisso, annichilimento.

15. Una fine alla solitudine, come a tutto.

16. Pan! Pan! Io Pan! Io Pan!
 
 

LIBRO PRIMO
 

1. Mio Dio, quanto Ti amo!

2. Con l'impetuoso appetito di una bestia vengo a caccia di Te nell'Universo.

3. Tu stai eretto come se fossi su un pinnacolo al confine di una città fortificata. Io sono un uccello bianco, e mi poso su di Te.

4. Tu sei il Mio Amante; Ti vedo come una ninfa, con le sue bianche membra allungate dai riflessi della sorgente.

5. Ella giace sul muschio: non c'e nessun altro che lei.

6. Non sei Tu Pan?

7. Io sono Lui. Non parlare, o mio Dio! Fai che l'opera sia compiuta nel silenzio.

8. Fai che il mio grido di dolore si cristallizzi in un piccolo daino bianco che fugge nella foresta!

9. Tu sei un centauro, o mio Dio, dalle ghirlande di viole che Ti incoronano fino agli zoccoli del cavallo.

10. Sei più duro dell'acciaio temperato; non c'e diamante oltre Te.

11. Non ho forse sottomesso questo corpo e quest'anima?

12. Ti faccio la corte con una daga sguainata sulla mia gola.

13.  Lascia che il fiotto di sangue sazi la Tua sete sanguinaria, o mio Dio!

14. Tu sei un piccolo coniglio bianco rintanato nella Notte.

15. Io sono più grande della volpe e della tana.

16. Donami i Tuoi baci, o Signore Dio!

17. Giunse il fulmine e lambì con la sua lingua il piccolo gregge  di pecore.

18. C'é una lingua ed una fiamma; vedo quel tridente che cammina  sul mare.

19. Una  fenice  lo tiene per la sua testa; al di sotto ci sono due rebbi. Essi trafiggono il vizioso.

20. Ti  trafiggerò, o piccolo dio grigio, a meno che  Tu  non  abbia paura!

21. Dal grigio all'oro; dall'oro a ciò che sta oltre l'oro di Ophis.

22. Mio Dio! Eppure Ti amo!

23. Perché hai sussurrato cose così ambigue? Eri impaurito, Tu dagli zoccoli caprini, Tu dal fiero corno, Tu colonna di fulmine?

24. Dal fulmine cadono perle; dalle perle, neri granelli di nulla.

25. Ho basato tutto su uno, l'uno sul nulla.

26. Librati nell'etere, O mio Dio, mio Dio!

27. O grande, incappucciato sole di gloria, recidi queste palpebre!

28. La natura si estinguerà; essa mi nasconde, chiudendo le mie palpebre con  la paura, mi nasconde alla mia distruzione, o Tu Occhio Aperto!

29. O Tu sempre piangente!

30. Non sia Iside mia madre, né io sia Osiride, ma l'incestuoso Horus consegnato a Tifone, questo sia io!

31. Ecco il pensiero; ed il pensiero é male.

32. Pan! Pan! Io Pan! é abbastanza.

33. Non cadere morta, anima mia! Pensa che la morte é il letto in cui stai per giacere.

34. Oh! Quanto Ti amo, mio Dio! Specialmente là vi é un'impetuosa luce parallela  dall'infinito, vilmente rifratta nella nebbia di questa mente.

35. Ti amo. Ti amo. Ti amo.

36. Tu sei una cosa stupenda, più bianca di una donna nella colonna di questa vibrazione.

37. Di colpo, salgo verticalmente come una freccia, e divengo Ciò che é Lassù.

38. Non é altro che morte, e la fiamma della pira.

39. Ascendi nella fiamma della pira, anima mia! Il Tuo Dio é come il freddo vuoto dell'estremo cielo, in cui irradi la Tua piccola luce.

40. Quando Tu mi avrai conosciuto, o Dio vuoto, la mia fiamma si estinguerà finalmente nella Tua grande N.O.X..

41. Cosa sarai, mio Dio, quando smetterò di amarti?

42. Un verme, un nulla, una canaglia errante.

43. Oh! Eppure io Ti amo!

44. Ho gettato ai Tuoi piedi milioni di fiori dal canestro dell'Aldilà, ho unto Te e le Tue Schiere con olio e sangue e baci.

45. Ho ravvivato il Tuo marmo fino a dargli la vita --- sì, e la morte.

46. Sono stato tormentato dall'afrore della Tua bocca, che non beve mai altro vino che la vita.

47. Come sbianca le labbra la rugiada dell'Universo!

48. Ah! Flusso gocciolante delle stelle della Superna madre, sparisci!

49. Io sono Colei che deve venire, la Vergine di tutti gli uomini.

50. Io sono un ragazzo di fronte a Te, Dio Satiro.

51. Mi infliggerai la punizione del piacere --- Ora! Ora! Ora!

52. Io Pan! Io Pan! Ti amo. Ti amo.

53. O mio Dio, risparmiami!

54. Ora! é fatta! Morte.

55. Ho urlato forte la parola --- ed era un potente incantesimo per legare  l'Invisibile, un incantesimo che sleghi ciò che é legato; sì! per slegare ciò che é legato.
 
 

LIBRO SECONDO
 

1. O mio Dio, usami ancora, in ogni modo. Per Sempre! Per sempre!

2. Ciò che da Te divenne fuoco, diventa per me acqua; perciò fai che il Tuo spirito mi afferri, così che la mia mano destra scagli il fulmine.

3. Viaggiando nello spazio, vidi lo scontro di due galassie, che interferivano l'una  con l'altra e si trafiggevano a morte, come dei tori. Ebbi paura.

4. Così smisero di lottare, e girarono verso di me, e fui schiacciato duramente, e lacerato.

5.  Sarebbe  stato meglio se fossi stato calpestato  dall'Elefante del Mondo!

6. O mio Dio! Tu sei la mia piccola cara tartaruga!

7. Eppure Tu sostieni l'Elefante del Mondo!

8. Mi trascino sotto il Tuo carapace, come un amante nel letto della sua bella; mi intrufolo e mi siedo nel Tuo  cuore,  così  comodo ed accogliente.

9.  Tu mi proteggi, così che non sento il barrito dell'Elefante del Mondo.

10. Non meriti un obolo nell'agorà, non sei fatto per essere venduto neanche al valore dell'intero Universo.

11. Sei come una bella schiava Nubiana, che poggia la sua nuda porpora sui verdi pilastri marmorei che sono oltre la vasca.

12. Dai suoi neri capezzoli zampilla vino.

13. Ho bevuto vino mentre andavo a casa di Pertinace. Il giovane coppiere mi prediligeva, e mi versò del buon Chian dolce.

14. C'era un ragazzo dorico, abile nelle prove di forza, un atleta. La luna piena fuggì rabbiosamente verso la rovina.  Ah, però abbiamo riso!

15. Ero ebbro fino all'estasi, o mio Dio! Eppure Pertinace mi condusse alle nozze.

16. Una corona di spine era tutta la mia dote.

17. Tu sei come un corno di un capro di Astor, o Dio mio, nodoso e ricurvo e diabolicamente forte.

18. Il vino che fu versato per me era più freddo di tutto il ghiaccio di tutti i ghiacciai della Montagna Nuda.

19. Un paese selvaggio ed una luna calante. Nuvole che corrono veloci nel  cielo.  Un sentiero di pini, e più in là un alto tasso. Nel mezzo, Tu!

20. Gioite o voi  tutti, rospi e  gatti! Venite  avanti,  cose viscide!

21. Danzate, danzate per il Signore nostro Dio!

22. Lui é Lui! Lui é Lui! Lui é Lui!

23. Perché dovrei continuare?

24. Perché? Perché? Giunge improvviso lo schiamazzo di un milione di demoni infernali.

25. E scoppia la risata.

26. Ma essa non colpisce l'Universo, non scuote le stelle.

27. Dio! Come Ti amo!

28. Cammino in un ospizio, tutti gli uomini e le donne intorno a me sono pazzi.

29. Oh! Follia! Follia! Follia! Sei desiderabile!

30. Ma io Ti amo, o mio Dio!

31. Questi  uomini e queste donne delirano ed urlano; schiumano follia.

32. Comincio ad avere paura. Non ho alcun controllo. Sono solo. Solo. Solo.

33. Pensa, o Dio, quanto sono felice nel Tuo amore.

34. O marmoreo Pan! O volto dall'ambiguo ghigno! Io amo i Tuoi baci oscuri,  insanguinati e ripugnanti! O marmoreo Pan! I Tuoi baci sono come la luce solare sul blu Egeo; il loro sangue é il sangue del tramonto su Atene; il loro odore é come un giardino di Rose della Macedonia.

35. Ho sognato un tramonto, e rose e vini; Tu eri là, o mio Dio. Eri vestito come una cortigiana ateniese, e Ti amavo.

36. Tu non sei un sogno, oh! Tu sei troppo bello per il sonno e la veglia.

37. Ho sciolto i folli assembramenti della terra; cammino da solo nel giardino, con i miei burattini.

38. Io sono Gargantua il grande; quella galassia non é altro che l'anello di fumo del mio incenso.

39. Brucia strane erbe, o Dio!

40.  Fermentate per me un magico liquore, ragazzi, con i vostri sguardi!

41. L'anima più profonda é ubriaca.

42. Tu sei ubriaco, o mio Dio, per i miei baci.

43. L'Universo barcolla; hai gettato il Tuo sguardo su di esso.

44. Due volte, e tutto é compiuto.

45. Vieni, o mio Dio, ed abbracciamoci!

46. Pigramente, bramosamente, con ardore e pazienza: così voglio lavorare.

47. Ci sarà una Fine.

48. O Dio! O Dio!

49. Sono un folle ad amarti; Tu sei crudele, Ti nascondi.

50. Vieni a me ora! Ti amo! Ti amo!

51. Oh!  Mio  caro, mio caro --- baciami! Baciami!  Ah! un'altra volta soltanto!

52. Sonno, prendimi! Morte, prendimi! Questa vita é troppo piena; fà male, uccide, basta appena.

53.  Lascia che io torni indietro nel mondo; sì, indietro nel mondo.
 
 

LIBRO TERZO
 

1. Ero il sacerdote di Ammon-Ra nel tempio di Ammon-Ra a Tebe.

2. Ma Bacco giunse cantando con le sue truppe di ragazze vestite di vite, di ragazze avvolte in scuri mantelli; e Bacco nel mezzo, come un cerbiatto.

3. Dio! Scattai fuori dalla rabbia e dispersi il coro!

4. Ma nel tempio si eresse Bacco, come sacerdote di Ammon-Ra.

5. Perciò, prontamente mi unii alle ragazze, ed andammo in Abissinia. Lì dimorammo e gioimmo.

6. Eccessivamente; sì, davvero!

7.  Mangerò il frutto maturo e quello acerbo, per la gloria di Bacco!

8. Terrazze di leccio, e gradini di onice ed opale e sardonice che conducono al fresco portico verde di malachite.

9. Accanto vi é una conchiglia di cristallo, modellato come un'ostrica --- O gloria di Priapo! O beatitudine della Grande Dea!

10. All'interno c'é una perla.

11. O Perla! Sei scaturita dalla maestà del tremendo Ammon-Ra!

12. Poi io, il sacerdote, notai un deciso scintillio nel cuore della perla.

13. Così luminoso da non poterlo guardare! Ma guarda! Una rosa rosso sangue su di una croce d'oro raggiante!

14. Così adorai il Dio. Bacco! Tu sei l'amante del mio Dio!

15. Io che ero il sacerdote di Ammon-Ra, che ho visto il Nilo scorrere per molte lune, per molte, molte lune, sono il cerbiatto della Terra Grigia.

16. Allestirò la mia danza nei vostri conciliaboli, ed i miei amori segreti resteranno dolci in mezzo a voi.

17. Avrai un amante fra i signori della Terra Grigia.

18. Questo egli ti porterà, senza cui ogni cosa é vana; la vita di un uomo versata per amor tuo sul mio altare.

19. Amen.

20. Fai che sia presto, o mio Dio! Soffro per Te, vago completamente solo fra la gente impazzita, nella Terra Grigia della desolazione.

21. Innalzerai l'abominevole solitaria Cosa della malvagità. Oh! Gioia! per posare quella pietra angolare!

22. Starà eretta al di sopra delle alte montagne, solo il mio Dio sarà in comunione con essa.

23.  La ricaverò da un singolo rubino, potrà esser vista  da molto lontano.

24. Venite! Eccitiamo i vasi della terra; distilleranno uno strano vino.

25. Cresce sotto la mia mano; coprirà l'intero cielo.

26. Tu sei dietro di me: urlo di folle gioia!

27.  Disse poi Ithuriel il forte: Adoriamo anche questa invisibile meraviglia.

28. Così fecero, e gli arcangeli travolsero il cielo.

29. Strano e mistico, come un sacerdote giallo che invoca potenti voli di grandi uccelli grigi dal Nord, così sto in piedi e Ti  invoco!

30.  Fai che non oscurino il sole con le loro ali ed il loro baccano!

31. Porta via la forma ed il suo seguito!

32. Io sono calmo.

33. Tu sei come un falco in mezzo al riso, io sono il grande pellicano rosso nelle acque del tramonto.

34. Sono come un nero eunuco, e Tu sei la scimitarra. Taglio la testa a chi é superficiale, colui che tradisce il pane ed il sale.

35. Sì! Taglio --- ed il sangue sgorga come un tramonto sul lapislazuli della Camera del Re.

36. Taglio! L'intero mondo é spaccato in un potente vento, ed una voce urla forte, in una lingua che gli uomini non sanno parlare.

37. Riconosco quel suono tremendo di gioia primordiale; continuiamo a seguire le ali del vento fino alla casa di Hathor; offriamo i cinque gioielli della vacca sul suo altare!

38. Ancora la voce inumana!

39. Innalzo la mia massa da Titano verso i denti del vento, colpisco e prevalgo, e mi lascio dondolare sul mare.

40. C'é  uno strano Dio pallido, un dio di dolore  e  malvagità mortale.

41. La mia anima si prende a morsi, come uno scorpione circondato dal fuoco.

42. Quel pallido Dio dall'espressione distaccata, quel Dio di astuzia e risata, quel giovane Dio Dorico: lui servirò.

43. Perché la sua fine é un tormento indicibile.

44. Meglio la solitudine del grande mare grigio!

45. Ma cada malata la gente della Terra Grigia, mio Dio!

46. Lascia che io la soffochi con le mie rose!

47. O Tu delizioso Dio, sinistro sorriso!

48. Ti colgo, o mio Dio, come una purpurea prugna su di un assolato albero. Come  Ti sciogli nella mia bocca, Tu zucchero consacrato delle Stelle!

49. Il mondo é tutto grigio di fronte ai miei occhi. é come un vecchio otre da vino sfinito.

50. Tutto il suo vino é su queste labbra.

51. Mi hai partorito su una statua di marmo, o mio Dio!

52. Il corpo é gelido come il ghiaccio, con il  freddo di un milione di lune; é più duro di un diamante dell'eternità, come verrò alla luce?

53. Tu sei Lui, o Dio! Mio caro! Bambino mio! Mio giocattolo! sei come un gruppo di vergini, come una moltitudine di cigni sul lago.

54. Sento l'essenza della sofficità.

55.  Sono duro e forte e maschio, ma vieni! Sarò soffice e debole e femmineo.

56. Mi spremerai come uva nel torchio del Tuo amore. Il mio sangue  macchierà  i  Tuoi ardenti piedi con le litanie dell'Amore in Angoscia.

57. Ci sarà un nuovo fiore nei campi, una nuova vite nei vigneti.

58. Le api raccoglieranno un miele novello; i poeti canteranno una nuova canzone.

59. Guadagnerò come premio il Dolore del Capro, ed il Dio che siede sulle spalle del Tempo si addormenterà.

60. Poi, tutto ciò che é scritto sarà compiuto; sì, sarà compiuto.
 
 

LIBRO QUARTO
 

1. Sono come una vergine che si bagna in una chiara pozza di acqua fresca.

2. O mio Dio! Ti vedo, scuro e desiderabile, che sorgi dalle acque come un fumo dorato.

3. Di aspetto dorato, i capelli e le ciglia ed il volto brillante; dalla testa ai piedi sei un roseo sogno aureo.

4. La  mia anima salta nella profondità dei Tuoi occhi dorati, come un arcangelo che si staglia contro il sole.

5. La mia spada Ti trafigge molte volte, e lune cristalline stillano dal Tuo bel corpo, nascosto dall'ovale dei Tuoi occhi.

6. Profondamente, sempre più profondamente. Cado, proprio come l'intero Universo scivola nell'abisso degli Anni.

7. Poiché l'Eternità chiama, il Mondo Superiore chiama, il mondo della Parola é in attesa di noi.

8. Basta con le parole, o Dio! Serra le zanne del Segugio dell'Eternità su questa mia gola!

9. Sono come un uccello ferito che si agita in spire concentriche.

10. Chi può sapere ove cadrò?

11. O Benedetto! O Dio! O mio Divoratore!

12. Fammi cadere giù, via, lontano, solo!

13. Fammi cadere!

14. Non c'é neanche un pò di riposo, Dolce Cuore, tranne che nella culla del regale Bacco, la coscia del Santissimo.

15. Là é il riposo, sotto la volta della Notte.

16. Urano rimproverò Eros, Marsia rimproverò Olimpa, ed io ripresi il mio dolce amato dalla lunga chioma simile ad un raggio di sole; non dovrò forse cantare?

17. I miei incantesimi non potranno recarmi la compagnia splendida degli dei del bosco, coi loro corpi lucenti di unguento composto di luce lunare, miele e mirra?

18. Siete degni di ogni lode, amanti miei; avanziamo verso la conca più cupa!

19. Là apparecchieremo una festa con mandragora e moli!

20. Là l'Amato ci renderà partecipi del suo sacro banchetto. Nei mori blocchetti di cereali gusteremo il sapore del cibo del mondo, e saremo forti!

21. Dalla tremenda coppa vermiglia della morte berremo il  sangue del mondo, inebriandocene!

22. Ohe! La canzone per Iao, la canzone per Iao.

23. Vieni, cantiamo per Te, Iacco invisibile, Iacco trionfante, Iacco ineffabile!

24. Iacco, o Iacco, o Iacco, sii vicino a noi!

25. Poi, il volto di tutti i tempi si fece oscuro, e la luce vera brillò verso di noi.

26. Si udì anche un certo grido in una lingua sconosciuta, il cui stridìo turbò le chete acque della anima mia, così che la mia mente ed il mio corpo furono sanati  del loro malanno, la conoscenza di sé.

27. Sì, un angelo indi agitò le acque.

28. Questo fu il Suo urlo: IIIOOShBTh-IO-IIIIAMAMThIBI-II

29. E non cantai questo mille volte ogni notte, per mille notti, prima che Tu venissi, o mio Dio fiammante, a penetrarmi con la Tua lancia. La veste Tua scarlatta avvolse il cielo intero, così che gli Dei dissero: Ogni cosa sta bruciando: é la fine.

30. In più ponesti le labbra Tue sulla ferita, e ne cavasti fuori un milione di uova. E Tua madre si sedette su di loro ed ecco! stelle e stelle, e Cose basilari di cui le stelle sono gli atomi.

31. Poi  Ti vidi, o mio Dio, assiso come un candido gatto sulla staccionata del pergolato; ed il ronzio dei mondi rotanti altro non era che il piacere Tuo.

32. O gatto bianco, dalla Tua pelliccia scintille si sprigionano! Tu crepiti nel dividere i mondi.

33. Ho visto più cose di Te nel candido gatto di quante ne abbia vedute nella Visione degli Eoni.

34. Ho viaggiato nella barca di Ra, ma nell'Universo visibile non ho mai trovato alcuna cosa simile a Te!

35. Tu eri come un alato cavallo bianco, e Ti facevo correre per l'eternità. contro il Signore degli Dei.

36. E così corriamo ancora!

37. Tu eri come un fiocco di neve che cade nei boschi ammantati di pini.

38. In un momento Ti perdesti in un deserto di somiglianza e differenza.

39. Ma vidi il bel Dio alle spalle della bufera di neve --- ed eri Tu!

40. Lessi anche in un grande libro.

41. Su di un'antica pelle era scritto in caratteri d'oro: Verbum fit Verbum.

42. Anche Vitriol ed il nome del Gerofante: V.V.V.V.V.

43. Tutto ciò rutilava in fiamme, in fuoco stellare, rado e lontano e solo immensamente --- proprio come Te e me , o mio Dio dall'anima desolata!

44. Sì, e lo scritto
 

 
Va bene.
Questa é la voce che scosse la terra.

45. Otto volte urlò forte, ed a otto a otto conterò le grazie Tue, o Tu, Undecuplo Dio 418!

46. Sì! e molto di più, attraverso i dieci nelle ventidue direzioni; proprio come la perpendicolare della piramide --- così saranno le Tue grazie.

47. Se dò loro un numero, esse sono Una.

48. Eccellente é l'amore Tuo, o Signore! Tu sei rivelato dall'oscurità, e colui che brancola nell'orrore dei boschi Ti catturerà per caso, come il serpente che coglie di scatto un piccolo uccello canoro.

49. Ti ho catturato, mio tenero tordo; sono come un falco di duro smeraldo. Ti  catturo per istinto, sebbene i  miei occhi  siano abbagliati dalla gloria Tua.

50. Eppure quelli non son altro che un folle popolo. Li vedo sulla gialla sabbia, vestiti tutti in porpora di Tiro.

51. Trascinano il Dio loro splendente dentro reti sulla terra; ed innalzano una  pira al Signore del Fuoco urlando parole sacrileghe, ed anche la tremenda  maledizione Amri maratza, maratza, atman deona lastadza maratza maritza --- maràn!

52. Poi cucinano il dio splendente, e lo fagocitano intero.

53. Questo popolo é malvagio, o bel ragazzo! Passiamo all'Altro Mondo!

54. Facciamo di noi un'esca allettante, una forma seducente!

55. Io sarò come una splendida donna nuda, con seni d'avorio e d'oro i capezzoli; il  mio corpo sarà simile a latte di stelle. Sarò lucente e greco, una cortigiana di Delo, l'Isola instabile.

56. Tu sarai come un piccolo verme rosso sull'amo.

57. Ma tu ed io pescheremo ugualmente il nostro pesce.

58. Poi tu sarai un pesce lucente, col dorso dorato ed  il ventre argenteo: io sarò un bell'uomo violento, più forte di due tori da combattimento, un uomo dello Occidente che porta un grande sacco pieno di preziose  gemme su un'asta più grande dell'asse di tutto.

59. Ed il pesce sarà sacrificato a Te, e l'uomo forte sarà crocifisso per me, e Tu ed io ci baceremo, ed espieremo l'errore del principio; sì, l'errore del principio.
 
 

LIBRO QUINTO

 
1. O mio bel Dio! Nuoto nel Tuo cuore come una trota nel torrente di montagna.

2. Salto di pozza in pozza nella mia gioia; il marrone, l'oro e l'argento sono la mia bellezza.

3. Beh, io sono più attraente dei rossicci boschi autunnali alla prima nevicata.

4. E la grotta di cristallo del mio pensiero é più attraente di me.

5. Un amo solo può trascinarmi fuori: é una donna inginocchiata presso la riva del  torrente. é colei che versa la luminosa rugiada sul suo corpo, e sulla sabbia, cosicché  il  fiume zampilla.

6. C'é un uccello su quel mirto; solo il canto di quell'uccello può trarmi dal Tuo cuore, o mio Dio!

7. Chi é questo ragazzo Napoletano che ride nella sua felicità? Il suo amante é il potente cratere della Montagna del Fuoco. Ho visto le sue membra annerite scivolar per il declivio in furtiva lingua di pietra fusa.

8. E oh! il frinire della cicala!

9. Ricordo i giorni in cui ero cacicco in Messico.

10. O mio Dio, eri, allora come oggi, il mio bell'amante?

11. La  mia  giovinezza era, allora come oggi, il Tuo gioco, la gioia Tua?

12. A dire il vero, ricordo quei giorni di ferro.

13. Ricordo come bagnavamo i laghi amari con il nostro torrente d'oro; come  calavamo la preziosa immagine nel cratere del Citlaltepetl.

14. Come la buona fiamma ci trasportava fino alla pianura, adagiandoci nella foresta impenetrabile.

15. Sì, Tu eri uno strano uccello scarlatto con il becco d'oro. Io ero il Tuo compagno nella foresta della  pianura; e sentivamo sempre giungere da lontano il canto stridulo dei preti mutilati, ed il folle baccano del Sacrificio delle Vergini.

16. Ci fu uno strano Dio che ci parlò della sua saggezza.

17. Riuscimmo ad essere granelli fulgenti di polvere d'oro nelle sabbie di un lento fiume.

18. Sì, e quel fiume era anche il fiume dello spazio e del tempo.

19. Partimmo di lì; mai più piccoli, mai più grandi, fino ad ora, o dolce Dio, noi siamo noi stessi, gli stessi.

20. O Dio mio, sei simile ad un piccolo capro bianco che porta il fulmine nelle sue corna!

21. Ti amo, Ti amo!

22. Ogni respiro, ogni parola, ogni pensiero, ogni azione é un atto d'Amore con Te.

23. Il battito del cuore mio é il pendolo dell'amore.

24. Le mie canzoni sono morbidi sospiri.

25. I miei pensieri sono puro delirio.

26. Ed i miei atti sono le miriadi di Tuoi figli, le stelle e gli atomi.

27. Fai che nulla ci sia!

28. Fai cadere ogni cosa in questo oceano d'amore!

29. Questa devozione sia un potente incantesimo per esorcizzare i demoni del Cinque!

30. Ah,  Dio! Ogni cosa é andata! Hai consumato il Tuo delirio. Falutli! Falutli!

31. C'é solennità nel silenzio. Non v'é più voce alcuna.

32. Sarà così fino alla fine. Noi che eravamo polvere non cadremo mai nella polvere.

33. Così sarà.

34. Poi, o mio Dio, il respiro del Giardino delle Spezie. Tutte queste hanno un sapore ostile.

35. Il cono é tagliato da un infinito raggio; la curva di vita iperbolica di improvviso scaturisce in essere.

36. Più lontano e ancora più lontano galleggiamo; ancora siamo calmi. é la catena dei sistemi che sta cadendo lontano da noi.

37. Per primo cade lo sciocco mondo: il mondo della vecchia terra grigia.

38. Cade impensabilmente lontano, con la sua dispiaciuta faccia barbuta che  presiede su di esso. Svanisce nel silenzio e nel dolore.

39. Noi ci dissolviamo nel silenzio e nella beatitudine, e la faccia é quella di Eros ridente.

40. Sorridendo lo salutiamo con i segni segreti.

41. Egli ci conduce al Palazzo Capovolto.

42. Ivi é il Cuore di Sangue, una piramide che raggiunge il suo vertice giù, oltre l'Errore del Principio.

43. Seppelliscimi nella Tua Gloria, o amato, o principesco amante di questa vergine prostituta, all'interno della Camera più Segreta del Palazzo!

44. é fatto rapidamente; sì, il sigillo é posto sulla cripta.

45. Ve ne é uno che servirà ad aprirla.

46. Non con la memoria, né con l'immaginazione, né con la preghiera, né con il digiuno, né con la flagellazione, né con le droghe, né con i rituali, né con la meditazione; soltanto l'amore passivo ci riuscirà.

47. Attenderà la spada dell'Amato e denuderà la sua gola per ricevere il colpo.

48. Poi il suo sangue sgorgherà e scriverà per me rune nel cielo; sì, scriverà per me rune nel cielo.
 
 

LIBRO SESTO
 

1. Tu eri una sacerdotessa fra i Druidi, o mio Dio: e noi conoscevamo i poteri della quercia.

2. Ci siamo costruiti un tempio di pietre, a forma di Universo, proprio come Tu mostravi ed io nascondevo.

3. Là operammo molti prodigi a mezzanotte.

4. Lavorammo alla luce della luna calante.

5. Sulla pianura s'udì l'atroce urlo dei lupi.

6. Rispondemmo: e li scacciammo con pezzi di ghiaccio.

7. Giungemmo fino alla nuova Cappella e Tu portasti via il Santo Graal, na-scondendolo sotto la Tua veste Druidica.

8. Segretamente e furtivamente suggemmo del sacramento che pervade.

9. Ed una terribile calamità piombò sulla gente della terra grigia; e ne gioimmo.

10. O mio Dio, nascondi la Tua Gloria!

11. Vieni come un ladro, e rubiamo i Sacramenti!

12. Nei nostri boschi, nelle nostre celle di clausura, nei nostri favi di gioia, be-viamo, beviamo!

13. é il vino che tinge ogni cosa con la vera tintura aurea infallibile.

14. In queste canzoni sono racchiusi profondi segreti. Non basta ascoltare l'uc-cello: per goderne il canto bisogna essere un uccello.

15. Io sono l'uccello, e Tu il mio canto, o mio glorioso Dio galoppante!

16. Tieni le Tue redini fra le stelle; a sette a sette guidi costellazioni nel circo della Nullità.

17. Tu Dio Gladiatore!

18. Suono la mia arpa; Tu combatti le belve e le fiamme.

19. Prendi la Tua gioia nella musica, io prendo la mia nel combattimento.

20. Tu ed io siamo i favoriti dell'Imperatore.

21. Guarda! Ci ha chiamati al palco imperiale. Scende la notte: é una grande orgia di adorazione ed estasi.

22. La notte cala come un mantello di lustrini scende dalle spalle di un principe su di uno schiavo.

23. Egli si alza come un uomo libero!

24. Getta, o profeta, il mantello su questi schiavi!

25. Una grande notte, e rari fuochi in essa. Ma libertà per lo schiavo che sarà avvolto dalla sua gloria!

26. Così anch'io andai nella grande città triste.

27. Là Messalina, ormai morta, barattava la sua corona con del veleno dalla defunta Locusta; là era Caligola, e percorreva i mari dell'oblio.

28. Chi fosti Tu, o Cesare, che riconoscesti Dio in un cavallo?

29. Perché guarda! abbiamo visto il Bianco Cavallo Sassone inciso sulla terra; ed abbiamo visto i Cavalli del Mare fiammeggainti attorno alla vecchia terra grigia, e la schiuma delle loro narici ci illumina!

30. Ah! Ma io Ti amo, Dio!

31. Sei come una luna sul mondo di ghiaccio.

32. Sei come l'alba delle nevi superne sulle pianure arse della terra della tigre.

33. Ti adoro tramite il silenzio e con la parola.

34. Ma é tutto vano.

35. Solo il Tuo silenzio e la Tua parola che mi adorano sono d'aiuto.

36. Piangete, gente della terra grigia, perché abbiamo bevuto il vino vostro, e vi abbiamo lasciato solo la feccia amara.

37. Eppure, da questa distilleremo per voi un liquore che é al di là del Nettare degli Dei.

38. Il  valore della nostra tintura può comprare un mondo di Spezie ed oro.

39. Perché la nostra rossa polvere di proiezione va oltre ogni possibilità.

40. Ci sono pochi uomini; ma ne sono abbastanza.

41. Saremo pieni di coppieri, e le nostre scorte di  vino sono illimitate.

42. O mio Dio caro! Che festa ci hai dato!

43. Guardate le luci ed i fiori e le vergini!

44. Assaggiate i vini ed i dolci e le splendide vivande!

45. Respirate i profumi ed i vapori di piccoli dei simili a ninfe silvestri, che pervadono le narici!

46. Sentite con tutto il vostro corpo la gloriosa levigatezza del marmoreo gelo e del generoso calore del sole e degli schiavi!

47. Lasciate che l'Invisibile dia forma a tutta la luce divorante del suo irrompente vigore!

48. Sì! Tutto il mondo é spaccato,  come un vecchio albero ingrigito viene divelto dal fulmine!

49. Venite, o dei, e festeggiamo.

50. Tu, o mio caro, o mio incessante Dio-Passero, mia delizia, mio desiderio, mio  ingannatore, vieni e cinguetta sulla mia mano destra!

51. Questo era il racconto della memoria di Al Àin il sacerdote; sì, di Al Àin il sacerdote.
 
 

LIBRO SETTIMO
 

1. La Parola fu rivelata bruciando l'incenso, e con arcane droghe.

2. O cibo e miele ed olio! O stupendo vessillo della luna, che ella lascia pendere dal centro dell'estasi!

3. Queste cose danno il via alle falciature dei cadaveri; queste sciolgono i  piedi di Osiride, cosicché il Dio fiammeggiante possa combattere nel firmamento con la sua fantastica lancia.

4. Ma la statua addolorata é di puro marmo nero, e  l'immutabile dolore degli occhi é amaro per il cieco.

5. Comprendiamo il delirio di quel marmo scosso, lacerato dagli spasmi del figlio incoronato, la verga dorata del Dio dorato.

6. Sappiamo perché ogni cosa é stata nascosta nella pietra, nella bara, nel  possente sepolcro, ed  anche  noi  rispondiamo Olalam! Imal! Tutulu! come é scritto nell'antico libro.

7. Tre parole di quel libro sono come la vita di un nuovo eone; nessun Dio lo ha letto per intero.

8. Ma tu ed io, o Dio, lo abbiamo scritto pagina per pagina.

9. Nostra é l'undecupla lettura dell'Undecupla parola.

10. Queste sette lettere insieme danno sette diverse parole: ogni parola é divina, e vi sono nascoste sette sentenze.

11. Tu sei la Parola, o mio caro, mio signore, mio maestro!

12. Oh! Vieni a me, mescola il fuoco con l'acqua, tutto sarà dissolto.

13. Ti  aspetto nel sonno, nella veglia. Non Ti invoco più; poiché Tu sei in me, Tu che facesti di me uno stupendo strumento accordato con il Tuo delirio.

14. Eppure Tu sei sempre separato, proprio come me.

15. Ricordo un certo santo giorno nel crepuscolo degli anni, nel crepuscolo  dell'Equinozio di Osiride, quando per primo Ti vidi in forma visibile. Quando per la prima volta fu placata la tremenda contesa. Quando Colui che ha la testa di Ibis  sciolse con un incanto la lotta.

16. Ricordo il Tuo primo bacio, proprio come farebbe una vergine. Non ce ne era un altro nemmeno nelle stradine oscure: i Tuoi baci sono promesse mantenute.

17. Non c'é nessun altro al Tuo fianco nell'intero Universo dell'Amore.

18. Mio Dio, io Ti amo, capro dalle corna dorate!

19. Tu  bel toro di Apis! Tu bel serpente di Apep! Tu bel figlio della Dea Gravida!

20. Ti sei scosso nel Tuo sonno, o antico dolore degli anni! Hai alzato la Tua  testa per colpire, e tutto si é dissolto nell'Abisso della Gloria.

21. Una fine alle lettere delle parole! Una fine al settuplice discorso.

22. Risolvi per me la meraviglia di tutto ciò nell'immagine di un magro veloce cammello che procede a grandi passi nella sabbia.

23. é solitario, ed abominevole; eppure ha raggiunto la corona.

24. Oh! Giosci! Gioisci!

25. Mio Dio! O mio Dio! Non sono altro che un puntino nella polvere di stelle delle ere; Sono il Padrone del  Segreto delle Cose.

26. Sono il Rivelatore ed il Preparatore. Mia é la Spada --- e la Mitra e la Bacchetta Alata!

27. Sono l'Iniziatore ed il Distruttore. Mio é il Globo  ---  e mio l'uccello Bennu ed il Loto di Iside mia figlia!

28. Sono l'Uno oltre il Tutto; reco i simboli dell'impenetrabile oscurità.

29. Ci sarà un sigillo di un vasto nero oceano intriso di morte, e l'ardore centrale delle tenebre, che irradiano la loro notte su tutto.

30. Divorerà l'oscurità minore.

31. Ma a quella profondità, chi risponderà: Che cosa é?

32. Non sarò io.

33. E nemmeno Tu, o Dio!

34. Vieni, smettiamo di ragionare insieme e gioiamo! Siamo noi stessi, silenziosi, unici, distaccati.

35. O solitari boschi del mondo! In quali recessi celerete l'amore nostro?

36. La foresta delle lance dell'Altissimo é detta La Notte, e l'Ade, ed il Giorno dell'Ira, ma io sono il suo Comandante, e porto la coppa Sua.

37. Non spaventarmi con le mie picche! Uccideranno i demoni con i loro piccoli denti. Sarete liberi!

38. Ah, ma schiavi, voi non sarete --- non sapete come volere.

39. Eppure la musica delle mie lance sarà una canzone di libertà.

40. Un grande uccello sorgerà dall'abisso della Gioia, e vi porterà via, per es-sere i miei coppieri.

41. Vieni, o mio Dio, in un ultimo delirio raggiungiamo l'Unione con i Molti!

42. Nel Silenzio delle Cose, nella Notte delle Forze, oltre il malefico dominio dei Tre, godiamo il nostro amore!

43. Mio caro! Mio caro! Via, via, oltre l'Assemblea e la Legge e l'Illuminazione in un'Anarchia di solitudine ed Oscurità!

44. Perché perfino così dobbiamo velare la brillantezza di Noi Stessi.

45. Mio caro! Mio caro!

46. O mio Dio! Ma l'amore in Me brucia le catene dello Spazio e del Tempo; il  mio amore é riversato fra coloro che non amano l'amore.

47. Il mio vino é versato per coloro che non hanno mai assaggiato vino.

48. I suoi fumi li intossicheranno ed il vigore del  mio amore genererà forti figli dalle loro vergini.

49. Sì! Senza pozioni, senza abbracci: --- e la Voce rispose: Sì! queste cose accadranno.

50. Poi cercai una Parola per Me Stesso; o meglio, per me stesso.

51. E la Parola venne: O Tu! va bene. Non curarti di  nulla! Ti amo! Ti amo!

52. Poiché ho avuto fede fino alla fine di tutto; sì, fino alla fine di tutto. 1