'il mostro'
di
Cristian
Rossi
Progetto realizzato per il corso di 'Arredamento
ed Architettura degli interni' tenuto dal prof. Marino Moretti, presso
la facoltà di Architettura di Firenze (a.a. 1994-95).
All'interno di un ipotetica esposizione
universale da tenersi presso il parco delle Cascine di Firenze nel 2010,
il padiglione in questione è la caffetteria.
il progetto
L'idea Iniziale che nonostante tutto è
stata portata fino alla fine era di un 'oggetto' nero, lucido, fluido,
antropomorfo che si protendesse su fiume Arno entrando a far parte del
suo complesso gioco di correnti incrociate gorghi, mulinelli e fluidi più
o meno densi (come quelli dei vicini infimi affluenti) e cambiamenti
di livello; erano previste infatti inizialmente anche piattaforme galleggianti
che si configurassero a seconda del livello assunto dal fiume.
Su questo 'mostro' è stato poi
inserito un freddo volume metallico, le piattaforme galleggianti sono degenerate
in una penisola sabbiosa, il mostro stesso è stato 'cablato', i
suoi flussi vitali sono stati incanalati in tubi, cavi e tunnel metallici
per permetterne la sopravvivenza.
la tecnologia
Tecnologicamente la pelle del mostro è
cemento spruzzato su una struttura formata da un'ossatura portante metallica
tamponata con reti metalliche e teli al fine di permettere l'aderenza del
cemento stesso.
Le tubazioni visibili anche dall'esterno
sono tutte praticabili; quella superiore permette di affacciarsi sull'interno
arrivando dal terrazzo superiore mentre quella inferiore realizzata con
una serie di tronchi di cono metallici di dimensioni diverse porta alla
piattaforma (penisola) al livello dell'acqua.
I 'fili' gialli sono tubazioni di materiale
plastico deformabile contenenti una serie di luci, in sostanza l'insegna
del locale.
Sul terrazzo superiore si srotola un
lungo oggetto trasparente e vetroso che pone in collegamento 'visivo' il
terrazzo con l'interno e funge da tavolo; su questa escrescenza di vetro
sono infilzate le sedute.
I tavolini del piano intermedio hanno
il fondo trasparente per lo stesso motivo.
Il piano intermedio e quello inferiore
si espandono verso l'esterno, gonfiando le superfici vetrate, come bolle
sul punto di esplodere.
bolle luminose sono anche il risultato
della penetrazione dei fili nel dorso mostro.
All'interno del volume metallico le luci
sono disposte in maniera non regolare nelle delle fessure risultanti tra
un pannello e l'altro.
la rappresentazione
I disegni quì presentati realizzati
a china, sono poi stati colorati solo in alcune parti con una tecnica mista
basata principalmente su: aerografo, tempere, acquerelli e pastelli.
Il modello definitivo è realizzato
con svariati materiali, il mostro è stato modellato con pasta indurente
(dash) su una struttura di legno e rete metallica (zanzariera), per gli
altri oggetti sono stati utilizzati, lamine di rame, ventose di gomma,
fili per tagliaerba, tubi per canaline elettriche, pasta acrilica
ecc ecc...
Mi scuso per la scarsa qualità
delle riproduzioni digitali.
le immagini
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inquadramento generale |
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pianta generale |
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prospetto lato sinistro |
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prospetto lato destro |
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assonometria |
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particolare sezione longitodinale lato
sinistro |
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particolare sezione longitudinale lato
destro |
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sezione trasversale |
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prospetto fronte |
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pianta piano intermedio |
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particolare assonometria |
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particolare assonometria |
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particolare bar |
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modello: vista da sinistra |
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modello: vista da destra |
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modello: vista frontale |
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modello: vista dall alto |
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