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Il gruppo di amici senesi si stava recando
in quella mattinata leggermente nuvolosa, sul monte Lame per una battuta
di caccia.
La strada che stavano percorrendo a bordo di una Fiat 1100 era piuttosto impervia e ad un certo punto dovettero fermarsi a spingere l'auto per superare una grossa pietra. Fù a questo punto che dinnanzi a loro , come se 'si accendesse una lampadina, apparve stazionario nel cielo ad una quota tra i cinquecento ed i mille metri un oggetto ellissoidale' emanante un intenso chiarore. Questo si espandeva , illuminando a giorno i dintorni e la sua 'luce bianca con riflessi blu-verdastri, fortissima come fuoco di antimonio' fuoriusciva da certi fori, che si trovavano nella fascia mediana dell'ordigno. Le dimensioni dell'oggetto vengono quantificate dai testimoni in un diametro di 'una decina di metri' (don Luzzi lo paragona invece alla grandezza di una 'FIAT topolino'). Dopo circa dieci minuti l'oggetto partì velocissimo in orizzontale verso nord-est. Gli uccelli da richiamo che i cacciatori avevano in auto non reagirono al fatto in alcun modo. |