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Molti autori (Ufologi e non) si sono soffermati su considerazioni relative alla possibilità che un 'contatto' con entità extraterrestri avvenga pubblicamente e massicciamente con tutta la popolazione mondiale.
Fin dal primo avvistamento dell'era moderna (il 24-06-1947) si sono create per così dire due fazioni che potremmo definire degli 'ottimisti'  e dei 'pessimisti'.
I primi (gli ottimisti) attendono questo 'contatto cosmico' come il più grande passo per l'umanità, il suo ingresso nella grande comunità dell'universoù, la risoluzione di tutti i mali grazie all'acquisizione di una cultura e di un livello tecnologico certamente molto superiore al nostro (come sostiene Dante Minazzoli)
I 'pessimisti' invece sostengono che un contatto di questo tipo sarebbe la fine per la civiltà umana; e portano ad esempio quello che è successo a popolazioni antichissime quando sono venute a contatto con le civiltà europee.
Naturalmente tutto rimane a livello molto teorico poichè non esiste una 'casistica' su cui basarsi ed almeno ufficialmente nessun tipo di prove certe.
Comunque ai più alti livelli del potere mondiale queste considerazioni sono state fatte in modo molto serio ed approfondito; in particolare  da Stati Uniti ed Unione Sovietica che nel periodo della cosidetta 'guerra fredda' avevano certamente un ruolo fondamentale negli equilibri del pianeta.
Equilibri che in ogni caso sarebbero sconvolti da un evento del genere.
Ora l'Unione Sovietica non esiste più ed il ruolo degli stati uniti appare senz'altro diverso ma le preoccupazioni certamente rimangono.
Un'altro problema molto sentito durante la guerra fredda era la possibilità che uno dei frequentissimi avvistamenti di oggetti volanti non identificati che regolarmente avvenivano (ed avvengono) in prossimità di installazioni militari potesse essere scambiato per un 'attacco del nemico innescando così una reazione che nell'era delle armi nucleari sarebbe stata senz'altro letale per tutto il pianeta.
Per questo motivo esistevano accordi ufficiali di reciproco 'avvertimento' in caso di avvistamento di UFO che senz'altro stride con le posizioni ufficiali che sono sempre state per l'assoluta negazione del fenomeno UFO.
Naturalmente esistevano poi anche precise istruzioni sul comportamento da tenere nel caso di un 'incontro' ,nei manuali per i piloti militari.
Senza dilungarmi troppo, in sostanza la convinzione di tutti gli ufologi è che ad alcuni altissimi livelli di potere (Statunitensi in primo luogo ma non solo) si sappia ma non si voglia far sapere agli altri.
Nell'ormai famosa AREA 51 dove sarebbero studiati i resti del disco volante precipitato a Roswell, si dice esistano da tempo prototipi funzionanti di velivoli relizzati grazie alle tecnologie aliene; ed alcuni sostengono che molte delle tecnologie nate nel secondo dopoguerra provengano proprio da quel disco volante.
Quindi ci sarebbe più di un motivo per voler tenere nascosta l'esistenza degli UFO ed infatti questo è quello che sembra abbiano fatto i governi.
Sempre a proposito di Roswell; inizialmente venne dato nell'euforia del momento l'annuncio che 'un ufo era precipitato' poi invece le autorità militari fecero un passo indietro e sostennero che si trattava di un pallone sonda, fecero sparire tutti i reperti ed intimarono ai testimoni di tacere.
Questa è poi diventata la prassi e da allora le ammissioni sono praticamente sparite.
I metodi per mettere tutto a tacere a volte possono essere anche piuttosto diretti (non mancano gli 'incidenti automobilistici' ed i 'suicidi' sospetti nella lunga saga dell'ufologia moderna) ma il più delle volte bastano le parole di un semplice funzionario per intimidire un testimone, già di per sè spaventato a morte dal 'fatto' e considerato 'pazzo' da chi gli stà intorno.
Nel caso 25 c'è senz'altro da rilevare il ruolo oscuro giocato dalle autorità militari americane ed Italiane.
 
 
 
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