Qui su l'arida schiena
del formidabil monte
sterminator Vesevo,
la qual null'altro allegra albor
né fiore,
tuoi cespi solitari intorno spargi,
odorata ginestra,
contenta dei deserti. Anco ti vidi
de' tuoi steli abbellir l'erme contrade
che cingon la cittade
la qual fu donna de' mortali un
tempo,
e del perduto impero
par che col grave e taciturno aspetto
faccian fede e ricordo al passeggero.