MORTE

Arduo non sfidare la morte
a cavallo di un balcone
dove il sole non batte mai.
Instabile equilibrio
limbo di tapparelle e mal di testa.
Questo cotto non conosce la luce del giorno,
buio illuminato da tronchi spezzati
e stanche gambe rotanti
e succhi gastrici in ebollizione.
Gusto amaro, gli occhi sono laggiù
e mi guardano
e mi aspettano, rivolti al grigiore del cortile.
L'ultimo tiro è per loro,
li lascio rotolare nel tombino.
Appoggio la testa sul muro
e la sbatto contro i mattoni
fino a svenire.

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