29 costellazioni vennero a congiungersi mostrando cosi' l'aspetto piu' prossimo dell'avverarsi della millenaria profezia, il che porto' allo sbando milioni di persone ormai naufragate in quel sogno.
I labirinti che scorrevano a velocita' diverse nell'intorno delle percezioni di molti altri contribuiva ad aumentare in modo geometricamente caotico il movimento che si stava sviluppando in quei giorni di intensa emozione.
Null'altro che l'attesa aveva ormai roso piu' dell'acqua nelle caverne primordiali dell'inconscio della gente che versava in condizioni di pietosa angoscia adrenalinica.
Ventisei porte furono
aperte, di quelle che non si aprono mai, ma nessuno le varco', il timore
si respirava si mangiava e si beveva da mattina a sera, tra poco la follia
avrebbe scorazzato cantando a squarciagola suonando le sue trombe
oscene.
Il vaso fu' riempito quando durante il solstizio
la febbre devastante venuta dall'inaspettata nevicata si diffuse come il
fiume dagli argini caduti, il movimento dispiegamento mostrato ed indagato
nei vicoli ed accessi piu' reconditi dai mezzi elettronici amplifico' l'azione
che divenne totale come un temporale estivo martellante violento ed
incessante.
L'elettricita' si acquieto' dopo i ventotto notti
in cui l'universo rimase come prima e dove la comprensione percorse tutte
le strade devastando l'usuale, mortificando l'eccentrico come il baricentrico
nessuna distinzione fu risparmiata; gli occhi dei molti incandescientemente
ghiacciati ora avrebbero permesso ogni possibile mutazione, il domani l'oggi
e soprattutto ieri si fondevano rimanendo in un continuo mutarsi in cui tutte
le geometrie possibili e non venivano percorse, il rimanere era una scelta,
forse cosi' come il resto.