Mir
Subito in un'altro aspetto il volto si rimostro' nella sua completa ed assoluta idea del caos che andava come una bufera a scompigliare gli angoli piu' reconditi del suo sentire. In tal modo l'unica differenza esistente tra la terra e la luna era lo spazio rimasto tra le due ora con piu' possibilita' di venir colmato, ma non da astuti gas od orgogliosi terrapieni, bensi' dal tutto cio' che avrebbe costituito la nuova base per riprendere il volo tra aspetti incantevolmente rimirati da usignoli di onde ad altezze diverse, in cui solo lo strato di riverbero costante ne consentiva il permanere piu' o meno costante. Nel continuo trambusto il sistema neurocerebrale si acquieto' in modo tale da lasciar passare ogni cosa, anche quella meno astratta o viceversa. In sintesi l'abbandono concentrato di ogni aspetto semantico dei corrispettivi sistemi di violenze-credenze amplio' lo stato narcolettico, all'insaputa dell' altro esso divenne una gabbia di sicurezza in cui le aperture erano solo l'immaginazione che si poteva ampliare in modo tale da far scomparire la gabbia, quasi anche nel ricordo. Dopo tutto questo il rapporto costante tra i due si accentuo' in modo tale che le pulsioni si amplificavano e venivano dirette immediatamente ed implacabilmente facendoli accedere continuamente a paesaggi di lussuria sempre piu' esplodenti in altri piu' mirabolanti, il processo non ha ancora avuto fine. 1