I Negri
foto:M.Buscarino |
"Quando non riusciamo a capire perché di fronte a certi spettacoli (fra cui I Negri della Compagnia della Fortezza) ci si senta commossi, siamo in obbligo di richiamare il significato rivoluzionario che ha avuto, da Stanislavskij in poi, l'aver trasferito l'abilità dell'attore dal piano tecnico-professionale (acquisire un mestiere) a quello etico esistenziale: "Noi ci sentiamo che un attore raggiunge l'essenza della sua vocazione quando compie un atto di sincerità, quando mette a nudo se stesso (...)". sosteneva Jerzy Grotowski. E agire con sincerità significa essere capaci di " reagire totalmente, cioè di cominciare ad esistere. Poiché ogni giorno noi non reagiamo che a metà" (Grotowski, 1970: 143)".