"OLIO" di Claudio Remondi e Riccardo Caporossi Roma, Teatro Vascello, 16 novembre 1999 Disegno di Riccardo Caporossi |
Peter Handke
da Ultime immagini?
(...) E un paio di giorni fa, all'inizio della settimana di Pasqua, quell'altra "ultima" immagine, quando a Santiago de Compostela, sempre in Galizia, per ore e ore i preti di campagna, uno dopo l'altro, entravano in una cappella laterale della cattedrale, ognuno con tre diverse ampolle in un'apposita bisaccia a tre scomparti, per attingere da tre diversi recipienti, enormi, la razione annuale di olio benedetto per la propria chiesa: olio per unzioni, olio per catecumeni, olio per malati. Un canonico del duomo lo distribuisce con un mestolo dal lungo manico in ampolle di bronzo o d'argento o di latta - queste ultime forse per i parroci più poveri - e i convenuti, dopo averle avvitate e chiuse, si pulivano le dita con la carta asciugante messa a disposizione. Si trattava di un'olio d'oliva galiziano luccicante, dal forte odore, anzi profumo, un olio gialloverde, denso e striato. E uno dei preti che si alternavano in rapida successione, fra questi molte teste calve, nella mia fantasia usciva subito dopo dalla città con l'olio appena benedetto nella sua bisaccia tripanciuta, per raggiungere attraverso la steppa una chiesetta lontanissima e abbandonata, e lì vi accendeva con quell'olio la Lampada Perpetua, mentre di un altro, uno senza abito talare - atteso all'esterno della navata principale, lontano dai recipienti di distribuzione, da una giovane donna pallida , sorridente, nervosa, al tempo stesso schietta del suo essere lì, tutta sesso - immaginai che fosse l'amante di quella donna (Buona fortuna!"); dopodiché in chi distribuiva l'olio riconobbi quel prete giovane, alto, con la barba, che durante la messa del mattino poneva le ostie nel cavo della mano o sulla lingua sporgente dei pellegrini ammassati e che nel far questo si era visto un paio di volte mordere al pollice: adesso stava lì, dritto dietro il tavolo ricoperto da una tovaglia di plastica e con i tre enormi vasi, e col mestolo sgocciolante in mano attendeva un altro ancora venuto per l'olio, mentre i preti di campagna che avevano già finito, dopo aver deposto i loro contenitori in tutti gli angoli della cappella, si soffermano ancora un po' a conversare con gli altri e a scambiarsi l'augurio di rivedersi alla benedizione degli oli dell'anno dopo.
Ultime immagini?
Tratto da Peter Handke, Ancora una volta per Tucidide, Ed. Braitan, Brazzano, 1999