Daniela Bellotti "Scritti sull'Arte"                                                                                                                                Gli artisti
ALDO
BORGONZONI

Ex Chiesa di S.Lucia
Aula Magna Università di Bologna / Circolo Artistico
1994

 "Il Resto del Carlino"
1.6.94

I Padri conciliari

Aldo Borgonzoni non demorde, non cede alla stanchezza né ai sempre più sconcertanti confronti con l'attualità, neppure oggi che, superati gli ottanta, potrebbe lasciar placare le forze battagliere e gli entusiasmi. E invece no; Borgonzoni, forte di una storia pittorica sempre coerente, può per molte ragioni continuare la sua parte, che è da decenni quella di tentare una sottile opera di commento e persino di denuncia sul piano del sociale e dei problemi del nostro tempo, attraverso un linguaggio fatto di immagini profondamente espressioniste ed incisive. Sono tappe fondamentali per comprenderne non solo l'estetica, ma l'impegno contenutistico, alcune delle più crude immagini della lotta partigiana e della violenza, insieme alla grande elegia maschia seppure crepuscolare dedicata al mondo contadino, alle mondine, al lavoro dei braccianti. E' sintomatico dunque che di Borgonzoni vengano riproposti interi periodi pittorici e temi, poiché in essi si può leggere non solo quel percorso delle forme e dello stile che si inserisce nella grande stagione della figurazione europea del nostro secolo, ma soprattutto, molteplici punti di riflessione e di testimonianza. E' da ciò che prende valore anche l'importante rassegna attualmente in corso, aperta fino al 26 giugno, che si snoda lungo le navate dell'ex chiesa di Santa Lucia in via Castiglione, ora Aula Magna dell'Università di Bologna, e presso il Circolo Artistico di via Clavature, mostra interamente dedicata al ciclo del Concilio Vaticano II, promossa dall'Università e dalla Fondazione Cardinale Lercaro, in occasione della quale è stato pubblicato un volume ricco di saggi critici e documentazione. E' esposto un consistente gruppo di quadri, in gran parte provenienti da musei e collezioni, opere eseguite tra il '61 e l'80, che riportano l'attenzione su una visione critica, stigmatizzante, di uno dei temi iconografici prediletti dall'artista, ispirato da quello che fu un grande evento storico e religioso. Molte pagine sono state scritte sui 'padri conciliari' di Aldo Borgonzoni; ma è certo che sono figure tormentate, scavate da rovelli spirituali, ma anche terreni, rappresentate nel loro ruolo di responsabilità di fronte a un'umanità che rischia di restare sola in un mondo sempre più laico. Immiseriti carnalmente fino a divenire nelle immagini più dure scheletrici, dinamicizzati dal verticalismo delle mitrie, investiti da luminismi visionari oppure amaramente raccolti attorno ai simboli sacri, escono dai loro fiammeggianti paramenti con profili arcigni, talvolta assorti o persino benevoli; sono comunque una coraggiosa interpretazione di una sfera del potere, con i suoi lampi di speranza a irraggiare sulle lunghe ombre.

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