Daniela Bellotti "Scritti sull'Arte"                                                                                                              Gli artisti
LIDIA PUGLIOLI

Galleria San Luca, Bologna,  1992

"Il Resto del Carlino"
4.4.92

Spinta creativa

Quando l'Informale è donna... subentra alla drammaticità, alla negatività storica, la naturalezza del limbo delle forme, il fervore di una materia genitrice, l'interpretazione morbidamente sessuata del segno, la duttilità alle suggestioni forti della vita. Il mondo immaginativo di Lidia Puglioli rappresenta con esattezza l'universo informale femminile, che si riversa nella pittura trascinando come un fiume in piena tanti brandelli intrisi di cultura, in un caos letterario da cui riemergono a tratti elementi di straordinaria resistenza semantica. In esso si incontrano i bianchi polverosi dei marmi classici, i rossi infuocati e i neri sacri del barocco, i vortici romantici di Turner, le montagne enigmatiche di Bocklin, e tanti altri elementi, che la stesura informale suscita come fantasmi, sconvolti dall'amplesso metamorfico, catturati a colpi di colori, a grumi, a spessori.
Protagonista in questi giorni di una personale alla Galleria San Luca, Lidia Puglioli si racconta volentieri, e le sue parole sono una testimonianza vivace e piena di aneddoti sulle vicende artistiche bolognesi alle quali è per tanti aspetti intrecciata la sua vicenda privata. Nata a San Lazzaro di Savena nel '19, segue all'Università i corsi di Roberto Longhi e di Francesco Arcangeli, poi all'Accademia gli insegnamenti di Virgilio Guidi, di Giorgio Morandi, di Pompilio Mandelli col quale si sposa durante la guerra e dal quale si separerà più tardi. Costante, anche nei periodi più difficili, quando l'artista è toccata dalle difficoltà e dalla sofferenza, rimane la spinta creativa, quasi emanazione spontanea di quel suo carattere fortemente originale. Così, più della ricettività con cui ha partecipato al dibattito intellettuale negli anni giovanili, è significativo il suo modo di essere ancora oggi "fuori dalle regole", per coerenza e sensibilità. Lidia Puglioli va per la sua strada, col suo informale fuori tempo, ma così connaturato, così profondamente rispondente al sua animo, che la rincorsa del nuovo è davvero un problema lontano. A comprenderla, in questo suo itinerario in cui l'arte risponde ad una esigenza che è in primo luogo vera esternazione dell'essere, c'è da qualche tempo un giovane poeta, Nicolas Guccione de Meridian, che in una recente pubblicazione, presentata anche alla Galleria San Luca, ha voluto questa pittura, a contraltare dei suoi versi.

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