I Blog 2008

10/10/2008 Le cose buone di una volta

1/10/2008 Mumble mumble

18/09/2008 Mutandine usate

03/09/2008 Un autunno di cartapesta

10/06/2008 Il mercato di Ulisse

26/05/2008 I guantoni di Godzilla

6/04/2008 Otto milioni di baracchini

16/03/2008 Noi Supereroi

9/03/2008 L'anno di Godzilla


# Le cose buone di una volta

Bene, chi s'illudeva che un giorno avremo la pensione può mettersi il cuore in pace.
L'abbiamo preso nel culo.

In queste ultime ore, mentre il Grande Padulo si rende evidente all'orizzonte, stanno provando a dare la colpa a 1) la Pista Anarchica 2) gli Astronauti Cinesi 3) i Naziskin Bulgari 4) i Russi che mangiano i bambini

Ci vorrebbe una bella Strage di Stato, alla Piazza Fontana, cosi` la gente la pianta di rompere con 'sta cazzo di economia.

Ah, le cose buone di una volta...


# Mumble mumble

Tra poche settimane ci sara` Ellouiin, la festa dei fantasmini e dolcetto o scherzetto; siccome sono un po' a corto di cose belle da raccontarvi, cari i miei sputi umani, ve la meno con un po' di cose successe in questi anni che mi vengono in mente.
Per esempio, era Halloween del... 1996, stavamo inaugurando la sala giochi Eurojokey, dove io mi ero trovato a lavorare in modo del tutto casuale e imprevisto, e dove per la prima volta sarei stato messo in contatto con il mondo di Internet; la Eurojokey era il secondo internet-cafe` di Torino, meritava miglior fortuna, ma la vita ti sbatte sul selciato come fanno i gatti quando prendono una lucertola, solo per divertirsi, e tu rimani spiaccicato sul pave`, e anche se hai la fortuna di sopravvivere non ti sei divertito un cazzo. Come buttafuori avevamo Libero Robba, tonante e baffuto, ora non c'e` piu` nemmeno lui, andato con Elvis -pare per un regolamento di conti nel sottobosco umano della Grande Citta`-, gone with Elvis. And That's all, folks!
Comunque. Ad Halloween il labile imene che ci separa dal mondo dei morti si fa immaginario come quello di Paris Hilton, con le conseguenze del caso. Le foglie cadono, un sacco di gente anziana crepa, il freddo diventa spesso e spettrale, un po' di cagozzo viene anche ai quarantenni sani & belli come me.

A fine Agosto ci siamo anche persi Natalia, che aveva 42 anni e mi sembrava la donna piu` indistruttibile che Madre Russia avesse prodotto dai tempi della Tereshkova.
Ci sono rimasto male.


# Mutandine usate

E` di qualche tempo fa (quanto?) la notizia (verificata? Vera? Verosimile?) che un laboratorio chimico ha fatto fortuna con le magliette sudate dei ragazzi che i genitori, preoccupati, portavano ad analizzare per scoprire se i figli si drogano.
Ah, che bello. La Famiglia Felice dei frollini. Come zio un po' matto voglio il Joker di Batman. Fiko.

Mi immagino il dialogo surreale, stile Aioros, tra il Padre premuroso ed il figlio scapestrato: (interno giorno, cucina con tavolo, frollini e tazze di latte), il Padre armeggia con i gemelli della camicia, evidente imbarazzo)

P: Gianumberto, ti devo parlare
F: lo stai gia` facendo
P: ho scoperto che prendi della roba: non dire nulla, so tutto, ti ho sempre dato tutto, questa famiglia ti ha sempre dato tutto, allora perche` ci fai questo?
F: questo cosa (il Figlio lo guarda con gli occhi spalancati come a dire ma questo e` tutto scemo)???
P: perche` fumi quella roba? Insomma, perche` ti droghi?
F: in che senso?
P: Gianumberto, non rendere le cose piu` complicate...
F: guarda che sei tu che fai tutto complicato; e non parlarmi con quel tono, ho ben diciassette anni
P: (con un sussulto di autorita`, cercando di chiudere il colletto della camicia con stizza) allora sai che ti dico, ragazzino? Che se non ti dai una regolata COL CAZZO CHE QUEST'ANNO TE NE VAI IN VACANZA CON QUEGLI STRONZI DEI TUOI AMICI, COL CAZZO CHE TI PRENDO LA DUCATI PER LA TUA BELLA FACCIA DA STRONZO, LA VUOI LA DUCATI? VAI A LAVORARE TUTTA L'ESTATE COME FACEVO IO ALLA TUA ETA` PER UN TOZZO DI PANE E VEDI SE POI CON QUELLO CHE TI DANNO PRENDI LA DUCATI, I CALCI NEL CULO PRENDI ALTRO CHE LA DUCATI, MA COSA CREDI STRONZETTO CHE SIAMO TUTTI QUI A PULIRTI IL CULO, BEL PRINCIPINO?
F: Calmo, capo! Credi che non mi accorga di quello che rimane sopra la tua scrivania, quando ti chiudi nello studio? La filippina ha un bel pulire, secondo me tira su oggi e tira su domani poi mette da parte gli avanzi e se la rivende. Anche mamma pippa, quando non ci sei...
P: MA COME TI PERMETTI DI TIRARE IN BALLO TUA MADRE? TI AMMAZZO DI SBERLE SE NON STAI ZITTO (e fa il gesto di avvicinarsi, con una mano ancora impigliato nella cravatta, il ragazzino lesto si alza e mette il tavolo tra lui e il Padre, il ritmo e` andante con brio) ANZI, STASERA NE PARLO IO CON TUA MADRE, E VEDI COSA TI SUCCEDE...
F: calmati, che senno` ti scoppiano le coronarie, secondo me quello che tiri tu e` pure di scarto, guarda che trip che ti da`
P: IO T'AMMAZZO, STRONZO (sempre piu` impigliato nella cravatta, trimpa nella tovaglia e tira giu` una tazza che si frantuma sul pavimenti, latte e frollini dappertutto) HAI CAPITO?? T'AMMAZZO!!
F: (allegro prestissimo a rimpiattino intorno al tavolo ) vediamo di ragionare
P: RAGIONARE? IO TI CACCIO FUORI DI CASA A CALCI NEL CULO, E TUA MADRE SARA` D'ACCORDO, VEDRAI COM'E` ESSERE SENZA UN TETTO SULLA TESTA
F: aspetta, grand'uomo; non facciamo gesti avventati, siamo uomini di mondo, no?
P: ADESSO TE NE DO` TANTE CHE NON SAI NEMMENO PIU` COME TI CHIAMI
F: ascolta, grand'uomo, tu a mamma non dici un cazzo, anzi, un bel cazzo di nulla; perche` vedi, la sera tardi, quando esci a portar fuori il cane, si dia il caso che non me la conti giusta. To' guarda, che cos'ho sul cellulare? Non sei tu questo qui, in macchina, col cane sul sedile dietro, verso villa Borghese, ma guarda, e quello cos'e`? Un travestito? Che schifo, e` tutto silicone. Ma guarda, in alta risoluzione, cosa pensi che dira` mamma, se foto del genere... oh ma guarda, qui sei sdraiato sul sedile davanti, e quello che ci fa li` inginocchiato? Madonna che schifo... e quella povera bestia deve anche star li` a guardare, capisco perche` il veterinario dice che e` depresso...
P: ...IO, IO... (si appoggia al frigo, livido, slaccia il colletto e respira a fatica, maestoso)
F: ...cosa pensi che farebbe mamma se avesse queste foto? Lo so, lo so, a lei non frega piu` un cazzo, pero`...
P: ...
F: ...sai, un divorzio sarebbe costoso, meta` delle tue stock options... senza contare che -non vorrei mai- arrivassero queste in filiale, sarebbe un guaio, un vicedirettore con certi vizi...
P: ... (ormai cianotico)
F: ... non ti preoccupare, a scuola gli amici ne hanno una copia... assicurazione di solvibilita`, la chiamiamo... ovviamente non esce niente, me e` per tutelare il nostro asset... anzi, sai che ti dico? Magari facciamo che il Ducati lo prendo l'anno prossimo, sai, quest'anno mi sa che ci vuole proprio la macchina, che e` anche piu` sicura... non ha i rischi della moto....lo vedi, lo vedi che faccio scelte responsabili? Stavo pensando qualcosa di duraturo, rivalutabile, che so... una Jeep? O magari un Hummer, che non si deprezza e ha sempre mercato...`

A voi, miei piccoli Lettori che, come me, siete virtuosi (io non mi drogo, non bevo, non fumo, non dico parolacce) consiglio di mettersi nel commercio delle magliette usate.
Come quelle studentesse giapponesi che vendono le mutandine usate ai vecchi bavosi per pagarsi gli sfizi.
Noi e` quarant'anni che lo si prende in culo senza la minima soddisfazione; e` il destino della nostra generazione, accettiamo la cosa e proviamo a trarne il meglio.
Non e` produttivo farsi il mazzo per non avere niente - no drug, no sex, no alcohol: bene, e` venuto il momento di monetizzare questi nostri vantaggi competitivi. E, come ben sapete, il Mercato non aspetta.


# Un autunno di cartapesta

Sono tornato dalle meritatissime vacanze.
Sono state vacanze estreme, ho persino comprato i giornali.
E poi li ho letti.
Tutti i giorni.
Ho raccolto la sfida di titoli come "la Russia minaccia il mondo", "India senza pace" e "emergenza gatti neri".
Mi sono sorbito il quotidiano minuto d'odio contro i Cinesi, a pagina sette in cronaca estera.
Le belinate degli inviati all'altro capo del mondo, che non si sono mossi dal loro ufficio (in questo Salgari era geniale).
Le immagini di ambulanti mediorientali spacciati per terroristi Sudanesi, girate alla fiera di Calvairate.
I Cinesi che mangiano i bambini Tibetani dopo averli bolliti vivi.
Righe, colonne, trafiletti, pagine di merdate.
E` un mondo finto. Di cartapesta.

Con i giornali una volta ci facevano la cartapesta, che almeno e` utile a fare le maschere di carnevale.
E poi brucia bene.

Mia nonna coi giornali ci faceva delle palle di carta bagnata, da usare per accendere la stufa.
Teniamolo a mente, quando fara` freddo, quest'autunno.


# Il mercato di Ulisse

Un fantasma si aggira per l'Europa.
Ok, ok, brutti bastardi, la frase non è mia, mi avete fatto lo sgamone, sono un furbetto del quartierino [tanto adesso c'è l'indulto], è di qualcuno più famoso di me. Ok?
Un fantasma si aggira per l'Europa, e non è quello putrescente delle vostre testacce di cazzo, ma è un fantasma innominabile di cui non si può pronunciare (o scrivere) il nome, ed ha radici lontane lontane.
Premessa: vi ricordate di Ulisse? Per chi alle scuole dell'obbligo era a farsi le pippe in bagno sui fumetti di Jacula e Spara Playboy, Ulisse era un tipo dell'antichità che si perse le valige durante una crociera low cost, e poi fece un'isola dei famosi su e giù per il Mediterraneo che ci vollero dieci anni per essere nominato e tornarsene a casa. La cosa era cominciata con un'esportazione di democrazia che doveva durare cinque minuti: "a cakewalk" l'aveva definita il Re Coglione dell'epoca nella sua vision del fare impresa, blaterando di armi di distruzione di massa in una città che, incidentalmente, riscuoteva pedaggi dalle parti dei Dardanelli e che quindi aveva le tazze del cesso placcate in oro; durò dieci anni anche lì, come vedete 2500 anni fa i Re Coglioni erano più o meno gli stessi, non si sono evoluti, questo Darwin non l'ha spiegato bene perchè era impegnato a scrivere delle tartarughe delle Galapagos. Comunque.
Ulisse era quello sveglio della compagnia, e aveva mentalizzato che starsene a frollare davanti a una città puzzolente di cessi intasati (per quanto placcati in oro) poteva non essere un buon affare, così dopo dieci anni che stava accampato sottovento ai cessi s'inventò la storia del cavallo di legno e sbloccò la situazione. Un vero problem solver.
Nel suo ciondolare per i villaggi vacanze del Mediterraneo Ulisse si trovò bloccato nella caverna del Ciclope, e siccome aveva la biga aperta con le chiavi nel cruscotto e il GPS nuovo di pacca dovette industriarsi di uscire alla svelta. Accecò il Ciclope con il cacciavite multiuso dei punti millemiglia, e quando quello giustamente irritato gli chiese 'Azzo sei tu, lui rispose Nessuno, e il Ciclope chiamò il 911 come nei film americani e si mise ad urlare Nessuno mi uccide, Nessuno mi uccide, e i poliziotti vennero e lo disfecero di manganellate come Rodney King, che tanto era cieco e non li avrebbe potuti riconoscere. Come avrete capito, i Ciclopi si sono estinti perchè non erano delle cime.
Tutta 'sta manfrina per farvi capire una cosa molto importante (segnate con l'evidenziatore): se una cosa non ha un nome, è difficile indicarla a chi non la conosce. Evidenziate. Ulisse era Nessuno, e Nessuno non può essere inseguito, braccato, ne' tantomeno appeso per le palle fuori dalla grotta dei Ciclopi.
Perchè è, appunto, "nessuno", esiste nella realtà ma non nel linguaggio, quindi l'esperienza di nessuno che ti cava gli occhi con l'ombrello non puoi trasmetterla a chi potrebbe aiutarti.

Adesso cacciate la testa sotto il rubinetto, che sennò vi si surriscalda. Questa era la parte difficile, ora andiamo in discesa.
Coraggio.

Il fantasma che si aggira per l'Europa è furbo come Ulisse: ti spenna col mutuo, ti ha fottuto il TFR, sta scavando in silenzio per portarti via la pensione. Ma siccome il suo nome non è mai pronunciato, ecco che non puoi associare la percezione del prenderlo in culo ad un agente preciso.
Se il Ciclope avesse urlato correte correte, Ulisse mi uccide gli altri Ciclopi sarebbero per lo meno stati consci che un Ulisse era in zona e rappresentava una minaccia. Siccome non erano molto svegli avrebbero afferrato tutto ciò che poteva assomigliare ad un Ulisse (coccodrillo di peluche, cubo di Rubik, la fontana di cioccolato del Bennet), ma statisticamente prima o poi avrebbero ristretto le possibilità a due o tre oggetti non etichettati come non-Ulisse, tra cui proprio l'esemplare di Ulisse origine del casino.
Ma poichè la Tivvù si guardava bene dal nominare Ulisse (e tantomeno descriverlo), i Ciclopi erano concettualmente disarmati

Il fantasma è il Capitalismo, che -Nessuno mi uccide- ci racconta di chiamarsi Mercato, Sistema, Necessità, Situazione, Valori della Democrazia, Concertazione, Governabilità, insomma tutto il santo dizionario dalla A alla Z, ma poi è sempre la solita menazza che ruba ai poveri (molti) per dare ai ricchi (pochi). Come quegli Albanesi che cambiano nome venti volte, e non si riescono mai ad espellere, non fai in tempo a processarli che sono usciti per decorrenza e dissolti nel nulla. Come Ulisse.
Se fate attenzione, molta attenzione, la parola Capitalismo non piace molto ai Giornali.
Quando si compra il greggio a 90 al barile, e lo si tiene al largo aspettando che salga a 120, a farlo è il Capitalismo, ma ci si dice che è il mercato. Quando l'euro sale, e la benzina invece di diminuire resta su è la dinamica dei flussi. Tuo padre se l'è goduta e tu, con lo stesso lavoro, sei con le pezze al culo? Questione di crisi sistemica. Ti hanno rubato il portafogli? No, movimentazione forzosa di liquidità.

La fortuna è che, nel loro piccolo, anche i Ciclopi ogni tanto s'incazzano.


# I guantoni di Godzilla
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Le radiazioni nucleari sono dannose?

Le radiazioni nucleari potrebbero essere meno dannose di quanto si è ritenuto finora. A sostenere la rivoluzionaria ipotesi è il Gsf Research Center for Health and the Environment, il più grande istituto di ricerca europeo sulla protezione contro le radiazioni, con sede nei pressi di Monaco, ma anche sempre più numerosi studi internazionali. Secondo il quotidiano tedesco "Spiegel", che riporta la notizia, i ricercatori stanno analizzando i dati clinici di decine di migliaia di persone sottoposte a radiazioni nucleari conseguenti a esplosioni di bombe (come a Hiroshima e Nagasaki) e di impianti atomici (come a Chernobyl). E, secondo i primi risultati, pare che anche se si è trattato di catastrofi, le loro conseguenze sulla salute umana sono state "distorte e esagerate".

da "Il Sole 24 ore", 27 Novembre 2007 ----------------------------------------------------------------------

Lo so che non ci credete ma qui c'è l'articolo, salvato per futura memoria quando saremo di nuovo tutti in chemio con due piedi nella fossa. O, se le cose vanno bene, in Place de la Révolution a lavorare a maglia (rullo di tamburi in sottofondo), con lo Spettabile Autore di questa merda messo a pecorina di fronte al popolo, legato stretto stretto sotto la ghigliottina.

Dunque dunque dunque. Questo articolo -che non è firmato- è di Novembre 2007, quindi la menazza delle centrali nucleari è già da mo' che la stanno ruminando, bastava solo il momento buono per tirarla fuori, magari un altro blackout come a Settembre 2003 quando, secondo l'i-nop-pu-gna-bi-le versione ufficiale, un albero brigatista e no-ggglobbal ci aveva tenuti al buio per tre giorni.
Ora, checchè ne dica Il Sole 24 Ore, la chemio non ha un cazzo di cui divertirci, fidatevi, e quando la fai te la fai tu e non il Ministero delle Attività Produttive. Come tutte le cose veramente importanti della vita è una cosa democratica, perchè chi è venuto a trovarmi a Candiolo si ricorda come ero ridotto, ma se vi vedete il Briatore ultima versione potete constatare che anche lui non ne è uscito molto bene (eh, eh, eh...)

Godzilla è contento perchè lui viene fuori dal mare proprio grazie alle radiazioni, e se ci sono più radiazioni (che non fanno male!) può uscire dalle acque e andarsene un po' in montagna a fare mountain-bike, che il mare sarà anche bello ma dopo quarant'anni della solita spiaggia (per quest'anno / non cambiare / stessa spiaggia stesso maaareee...) si è scocciato e vuole cambiare aria. Ve lo giuro sulla testa dei vostri figli, l'ho visto Domenica davanti a Fiorio con un cono stracciatella / cioccomenta grande più di lui, che frullava le ali garrulo come una cinciallegra e sfogliava coi manoni unghiuti la guida alle ciclopiste della Val Gardena.

Lo dicevo io che questo è l'anno di Godzilla, e speriamo di fermarci qua, che la Marcegaglia e Frattini non decidano di tirarci fuori anche Gaos e Biollante, per adesso basta Godzilla che già di suo quando fa la pennica mi occupa tutto il parcheggio sotto casa, e la gente del condominio poi s'incazza con me.

Nella mia collezione di piccoli orrori quotidiani ho anche -poteva mancare? Fate NO con la testolina!- i filmati "Duck and cover" anni '50 e '60, quelli che proiettavano nelle scuole yankee per rincogl educare i bimbi prima che inventassero Mamma Tivvù. In questi filmati c'era Bert la Tartaruga, che spiegava come sopravvivere al fungo atomico dei Comunisti Cattivi spiattellandosi per terra. Inoltre ci si decontaminava dal fallout con le spugnature di acqua e sapone (in realtà sei già bell'e che morto, ma dirlo è brutto), e non c'era -come sempre- nulla di cui preoccuparsi. Di questi filmati ci sono gustose citazioni in Porky's e in alcuni episodi di South Park (a qualcuno ho già girato la chiavetta USB con le versioni a bassa risoluzione, per info chiedete).

Quindi le radiazioni non fanno male. Lo dice il Sole 24 Ore.
Il cancro non fa male. Tanto c'è la chemio, che è uno spasso.
Le radiazioni non fanno male. Mangiare tutto quello che c'è nel piatto.
Le radiazioni non fanno male. AHMMM, PAPPA BUONA!

-Ma allora- pensa l'Omino-con-lo-zainetto che mi fa compagnia ogni tanto, quello che dentro lo zainetto ha la mazza di ferro piombato da tre tonnellate-anche di gambe rotte non si muore. Per cui prendiamo questo simpatico signore, e come in Misery non deve morire, gli fracassiamo le gambe a martellate, che tanto l'ortopedia ha fatto miracoli-.
Sono pienamente d'accordo, caro Omino della Mazza, sai che io è dall'autotrapianto con le staminali che sono seduto al parco, sulla solita panchina, e aspetto di vederti arrivare all'ora della merenda. Anzi, sai che ti dico? Che io e te insieme si va dal Signore che scrive che le radiazioni non fanno male, e gli si ficca nel gargarozzo un po' di quella roba di scarto delle centrali nucleari, sai, non tanta, sennò sciòpa subito e ci si perde il divertimento, e poi si va a trovarlo quando fa il Cisplatino e il Metotrexate, e mentre è lì con la testa nel catino che si vomita l'anima lo si prende per il culo, al di là del vetro. Daidaidai, lo facciamo?
E se poi osa lamentarsi, gliene diamo un sacco, tutti e tre, viene anche Godzilla che è già contento all'idea, l'altra sera ha rivisto Rocky in DVD ed era tutto gasato, agitava i manoni e la coda come se fosse sul ring con Ivandrago Iotispiezzoindue.

NON FA MALE, NON FA MALE!
...ADRIANAAAA...


# Otto milioni di baracchini

Ve lo ricordate quell'altro là di Predappio, che sul balcone di Piazza Venezia si era fatto il flash degli ottomilionidibaionette?
Per fare otto milioni di baionette ci aveva messo vent'anni, perchè se già ci metti sei mesi per avere i pomidori, da che li semini a che ci vedi qualcosa, con quest'altra menazza qua che è complicata di anni ce ne vogliono venti. E fai che semini, ci fai fare la scuola dell'obbligo, ce li rincoglionisci per benino con la retorica e la tivvù e il televoto salvezza, e dopo 20 anni hai un po' di carne da cannone per esportare la democrazia e fotterti i paesi vicini. Ma devi partire in tempo, proprio come per i pomidori.
Bene, tutto questo gran parlare di scelte per la vita e altruismo e serenità e famigliole che pascolano a colazione coi fiocchi d'avena, e l'aborto qui e l'aborto là, mi fa pensare che -tra altri vent'anni, ma passano in fretta- ci sarà di nuovo bisogno di otto milioni di baionette.
Questa volta da opporre ai Cinesi, agli Africani, a chiunque non ci piaccia (ce lo dirà la tivvù che non ci deve piacere) perchè ha un taglio di capelli strano, adora un pupazzo appeso al muro e -solo incidentalmente- abita sopra un mare di petrolio, di rame, o altre cose che non gli dovrebbero appartenere. Tenete d'occhio, per info, le notizie frammentarie sulle cose orrende che fanno gli Aborigeni in Australia: mangiano i bambini, stuprano i koala, e solo incidentalmente poggiano il culo su uno scatolone pieno di ogni ben di dio minerario: dureranno poco, ci potete scommettere, la mano invisibile del Mercato provvederà a farli fuori (magari con l'epidemia giusta).
Dunque.
Siccome di fotterci i paesi vicini non se ne parla, magari gli ottomilionidibaracchini serviranno per il mercato interno, o ottomilioni di utilitarie da far fuori, e ottomilioni di dosi di vaccino contro la forfora, e otto milioni di Sofficini ogni giorno, e otto milioni del cazzo che volete.


# L'anno di Godzilla

Questo è l'anno di Godzilla, me lo sento. Se cacciate la testa dentro la tazza del cesso lo sentite ruggire, da qualche parte nelle fogne di Niù Iòrk.
Se non siete a New York anche Trofarello va bene lo stesso, ce l'avrete pure un cesso, no? Merde!
Se ficcate la testa nel Confessionale Bianco, sentite il ruggito di Godzilla dall'altra parte della tubatura, come da bambini quando sentivamo il mare nelle conchiglie. Avete capito?
No?
Non ne dubitavo. Siete degli sputi umani.

Godzilla ruggisce anche perchè tra un mese si vota, ma siccome lui ha i manoni enormi e non riesce a tenere la scheda elettorale e la matita copiativa che sono piccine, agitando la coda ci ricorda che ci sono altri modi di votare, e per davvero:

  • con i quattrini quando abbiamo deciso che il TFR stava lì dov'era, e non-si-muoveva-da-lì nonostante la tivvù dicesse che era bello, buono e santo e dinamico fare i fondi niù economi, che adesso che la borsa è in caduta libera da Agosto voglio proprio vedere le semestrali di cassa molto niù economi, che c'è da farsi matte risate con l'indice Dàu Ggiòns e anche il Nàsdac che sulla pagina di Yahoo sono sempre -2% fisso, tutti i giorni isole comprese come diceva Guido Angeli ai tempi di Aiazzone; faccio notare che, dopo aver deciso in massa che il TFR se ne stava eccetera eccetera, giornali e tivvù non hanno scritto una riga su questa presa di posizione collettiva, dopo averci martellati fino allo scadere della mezzanotte del 30 Giugno 2007 con minacce, blandizie e nequizie - dal giorno dopo il TFR non sembrava essere mai esistito, il che vuol dire che abbiamo colpito nel segno
  • con i piedi cioè telare e trovarsi un posto da qualche altra parte, la Thailandia come Corrado o Parigi o gli altopiani del Madagascar, dovunque non ti possano raggiungere i depliant natalizi del Bennet con 'ste cazzo di fontane di cioccolato, che pensi seriamente di sequestrare Babbo Natale e affogarlo nel cioccolato fuso, e ti trattieni solo perchè sai che il povero cristo con la barba sintetica che sta lì a cottimo non è il vero Babbo Natale ma un figurante -lo sanno tutti che Babbo Natale sta in Groenlandia, perchè la Groenlandia è un paradiso fiscale, ed è lui che ha messo in giro la voce che Babbo Natale non esiste perchè c'ha un arretrato con l'Agenzia delle Entrate che Valentino Rossi gli fa una ricca sega-, ok, sto divagando, parlare di Babbo Natale sotto Pasqua è quantomeno prematuro, non vorrei che Gesù Cristo s'incazza perchè gli rovino lo share della resurrezione e poi il Vaticano mi fa causa - chiedo scusa, dichiaro che Babbo Natale non esiste, davvero, posso avere l'indulto pasquale?
  • con l'utero cioè cessare la produzione di figli, cosa che -per ragioni economiche- sta venendo abbastanza spontaneo; i bambini, per quanto adorabili da piccoli, non son altro che larve, dopo un'incubazione più o meno lunga si schiudono e generano un insetto automunito che replica il format produci/ consuma/ crepa, fino a che un incidente sul lavoro venga a strapparlo al vacuo sogno di raggiungere la pensione (non prima che abbia deposto altre larve frignolanti, acceso un mutuo e comprato un carapace nuovo). Quindi, la prossima volta che la tipa del terzo piano esce dall'androne con i due gemelli nel passeggino, invece di menarvela a fare la faccina buffa da scimmia drogata per far ridere i piccini, chiudete gli occhi e fate questo esercizio di visualizzazione Zen: immaginatevi i due pargoli che si trasformano in scarafaggi, con le zampine nere che escono dalla tutina della Chicco, e poi fateli piroettare fuori dal passeggino al ritmo di una samba brasiliana.
    Fatto? Ok, passate le fregole riproduttive? Bene, infilatevi nel primo bar e ordinate un martini doppio.
    Ve lo siete proprio meritato.


  • # Noi Supereroi

    Era il titolo di una trasmissione tivvu` della mia infanzia, andava in onda nel tardo pomeriggio estivo e aveva personaggi famosi, come Superman, meno famosi, come Aquaman, e gli esordienti (quelli che adesso chiamano i gggiovani) come Goldrake.
    Proprio come a Sanremo.

    Si chiamava noi supereroi.

    Adesso c'e` di nuovo bisogno di supereroi.
    E infatti ecco che, sui giornali, la parola eroe torna a comparire.
    Per ora e` un occhieggiare qua e la`, senza grande visibilita`, tanto per annusare l'aria, come un piccolo roditore che esca dal letargo e si soffermi all'ingresso della tana, a cogliere coi sensi assonnati la novita` della primavera.
    E il concetto di eroe viene fatto uscire dal letargo, zitto zitto.
    Fuori impazzano gia` i tre facoceri Passione, Emozione, Sogno, dando di cozzo la` nel grande prato verde/ dove nascono speranze/ che si chiamano imbecilli/ come vooooi!
    E sono mesi che grufolano gioiosi, avete notato? In ogni pubblicita`, in ogni slogan, in ogni presentazione o rivista aziendale del cazzo, c'e` uno dei tre che si rotola nel fango tutto allegro.

    Passione, emozione e sogno sono parole che, senza che ve ne accorgiate, annebbiano la parte razionale del cervello evocando comportamenti irrazionali (non-razionali) - la razionalita` e` una di quelle cose preziose che, fin dai tempi dei dinosauri, fa la differenza tra chi mangia e chi viene mangiato, e voi parpagnacchi non siete un'eccezione.
    Passione, Emozione e Sogno sono i tre pachidermi incaricati di rendervi emozionali, irrazionali, financo un po' stupidi (sai che sforzo!), in modo da essere malleabili e plasmabili. Siccome ora siete belli bolliti, si puo` passare alla fase successiva: il roditore Eroe e` ancora piccolo ma promette di crescere bene, con dentini aguzzi rodera` il vostro istinto di conservazione e vi persuadera` suadente che morire da eroe, in nome della Patria / della Produttivita` / della Lotta alla Forfora e` sempre stata la vostra massima aspirazione.

    Hanno cominciato con i film epici come 300, per cominciare a seminare nelle vostre teste di cazzo il germe velenoso del concetto di eroe. Nel film, un manipolo di fessi palestrati si fa spianare a randellate dai Cattivi (ovviamente brutti, grigi e deformi) mentre, nella patria lontana, la Confindustria gli svuota i granai e vende le loro figlie su ebay. Poi, per riprendersi dal rischio di fare impresa, gli Industriali fanno su le magliette con il logo dei 300 Eroi da vendere ai concerti, e si accordano coi Cattivi per fare fifty fifty (pagamento alle Cayman), mentre i 300 gonzi sono stesi per terra a nutrire i corvi.

    Il mio primo eroe l'ho incontrato nel sussidiario delle medie (giuro!), ed era, nel mondo di melassa pelosa dell'indottrinamento scolastico, il buon padre di famiglia; contrapposto al bullo in motocicletta dei casermoni popolari il buon uomo, tutto dedito al lavoro in fabbrica, trovava la forza di alzarsi all'alba per andare a ruscare come una bestia, e avere in premio la possibilita` di scoglionarsi a morte con la messa della domenica mattina.
    Mi spiace non averlo piu`, quel sussidiario. Adesso che ho i denti del giudizio sarebbe davvero utile, per capire certe cose. Comunque.
    La parola eroe fa visualizzare giovani barbari coi capelli lunghi (addominali alla Bred Pit), che guardano verso il sole al tramonto. La realta` invece corrisponde a un poveraccio con le gambe spappolate che, negli ultimi dieci secondi della sua vita, dopo aver perso il controllo degli sfinteri, realizza di essere stato fottuto alla grande.

    Per questo c'e` di nuovo bisogno di supereroi. Per riuscire a mettercelo nel culo, senza che ce ne accorgiamo, ci vuole davvero un supereroe della madonna.


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