Da: Damiani
Oggetto: La Cucina.
Data: giovedì 5 marzo 1998 19.28
Era una strana giornata. C'era il sole ma Brian non era felice come al solito, si sentiva
oppresso da tutto ciò che lo circondava...la scuola soprattutto. Ma adesso era pomeriggio
e non doveva pensarci...ci avrebbe pensato domani... Decise così di andare a casa di
Jessica, sua amica di circa 3 anni più giovani di lui. Suono' il campanello e venne a
rispondergli proprio lei, la Visione, il suo Amore. Si senti' subito ricaricato... Lei lo
fece entrare. Andarono in cucina, sul tavolo i libri ed i quaderni di scuola di Jessica :
doveva ancora finire i compiti. Si sedettero. Jessica : "Siediti, mentre finisco i
compiti!". Brian : "Ok, non so per quanto resistero', pero' vedro' cosa posso
fare..." Un sorrisino si dipinse sul viso di Jessica. Jessica : "Lo so a cosa
pensi, ma ora aspetti!". Brian : "Si', ok, ma non dirlo più ti prego".
Senza dire altro lei si mise a fare i compiti. Aveva solo 14 anni ma era molto carina, i
capelli color del grano dorato dal sole, occhi verdi intensi, corpo perfetto. Piu' Brian
ci pensava e piu' si sentiva mancare. In piu' ogni tanto Jessica, mentre svolgeva i
compiti, si accarezzava i capelli, le labbra e si attorcigliava intorno ad un dito il
piccolo ciondolino appeso alla collana, tutto questo in tono provocante nei confronti di
Brian. Brian : "Ok, sei bellissima, ma ti prego smettila di torturarmi..." Lei
allora si alzo', era vestita normalmente con una camicetta bianca a maniche corte e jeans
neri. Si avvicino' a Brian. Gli accarezzo' i capelli e lo bacio'. Brian ebbe la prima
fitta di piacere mentre con la mente era molto piu' avanti. Jessica : "Per evitare
che mi disturbi ti leghero' alla sedia!". Detto questo lo lego' alla sedia per le
caviglie, per i polsi e lo imbavaglio'. Ricomincio' a fare i compiti. Brian si chiese come
facesse ad essere cosi' costante nel suo dovere. Ad un tratto Jessica si alzo' e mise via
tutto cio' che aveva di scolastico li' intorno. Le si sedette sopra le ginocchia, gli
tolse il bavaglio e comincio' a baciarlo appassionatamente. Poi, lentamente comincio' ad
allontanarsi finchè la lingua di Brian non ci arrivo' piu'. Lei allora gli tolse la
camicia e la maglietta e comincio' a sfiorargli i capezzoli prima con il soffio e poi con
la lingua. Brian comincio' a provare un forte piacere e inizio' a sospirare. Allora lei
accese una candela e per il momento la mise nel candelabro li vicino. Poi prese una
bottiglia di un aperitivo e comincio a far bere Brian
Leffetto dopo
pochi secondi fu limmediato irrigidimento del cazzo di Brian
Gli aperse la
cerniera dei jeans e vide le mutande di Brian e sotto l inconfondile sagoma del
sesso. Allora prese la candela e gli fece cadere una goccia di cera sulle mutande, Brian
emise un urlo di dolore, cosa che fece eccitare enormemente Jessica che si senti
indurire i capezzoli. Allora si tolse camicetta e reggiseno e comincio a toccarsi i
seni, ogni tanto leccandosi le dita e ricominciando. Poi si avvicino al membro di
Brian, lo tiro fuori dalle mutande, era durissimo, scoperse il glande e
comincio a leccarglielo, poi se lo infilo tutto in bocca. Quando si accorse che
Brian stava per venire si infilo il cazzo tra i seni. Brian intanto godeva, sentiva
la lingua di Jessica che faceva un buon lavoro, e pensava che nonostante leta
era molto esperta, quando vide il suo membro tra i seni di Jessica, scoppio e
inondo il ventre della sua ragazza. Poi lei si rivesti e libero Brian.
Allora Brian soddisfatto chiese : Ma tu non ne hai voglia? Jessica :
Si, ma una cosa alla volta
domani vedremo
. Cosi dicendo
lo accompagno alla porta, lui non diceva niente per paura di rompere
quellincantesimo, quellatmosfera che aveva vissuto e che avrebbe rivissuto
lindomani
Con questo pensiero si avvio verso casa