Da: FabioMax
Oggetto: La prima volta
Data: luned́ 16 marzo 1998 13.26
Ero li, in quella stanza illuminata da un fascio di sole pomeridiano che filtrava
attraverso le persiane accostate. L'aria secca e ferma cominciava a darmi fastidio, ma
forse, piu' di tutto, era la situazione in cui mi ero andato a cacciare che mi dava
fastidio. Ero seduto sul letto con le mani che affondavano nelle lenzuola stringendole
quasi volessero strapparle. Ero teso. Non avevo ancora mai fatto sesso con una ragazza,
eppure ora che si avvicinava il momento quasi non volevo piu' perche' tutto sarebbe
successo come non mi sarei mai aspettato. Piu' volte la tentazione di alzarmi ed andar via
mi attraverso' il corpo e la mente, ma ormai ero li vittima dei miei stessi giochi.
Davanti a me Claudia, una ragazza, una donna di 32 anni, bella, sensuale come certe donne
che attirano la mia attenzione, quasi fossero calamite, quando le intravedo fugacemente
nelle vie del centro. Sapeva che per me era la prima volta e per l'occasione aveva
preparato una sorpresa; cosi' mi disse quando ci incontrammo. Venne sola all'appuntamento.
Ci incontrammo nel primo pomeriggio ad un bar. Mi riconobbe immediatamente, anche perche'
a quell'ora il bar era semideserto. Si comporto' subito come se mi conoscesse da tempo: un
ciao, un abbraccio poi un bacio. Appena la vidi rimasi estasiato da tale visione, non
immaginavo di incontrare una donna cosi' bella. Bionda, alta, bellissima. Aveva un
tailleur nero con sotto una maglietta rossa un po' ampia, che lasciava intravedere
benissimo il suo bel seno sorretto da un reggiseno bianco di cui intuivo il disegno. La
maglietta aveva una scollatura generosa che lasciava scoperto il suo collo e si spingeva
fin quasi alla congiunzione dei due seni dove poggiava un bellissimo ciondolo dorato.
Dalla gonna corta sfilavano giu' due gambe bellissime coperte da un paio di calze che le
rendevano ancora piu' belle e sensuali. Lei sembrava volare su quelle gambe tanto erano
agili e perfette, sfinate inoltre da un paio tacchi alti che la elevano ancora di piu'.
mi disse. risposi. Capi' subito che un po' mi vergognavo e che la mia timidezza, fino a
quel momento celata, ora emergeva. Mi invito' a prendere qualcosa da bere, e sebbene non
volessi nulla mi lasciai convincere. Seduti al tavolo cercava chiaccherando di farmi
sentire a mio agio, ma era una situazione fuori dal comune per me. Mi teneva dolcemente la
mano e ogni tanto mi passava l'altra tra i capelli, quasi per pettinarli. Mi diceva che le
piacevo molto e che quella giornata non me la sarei dimenticata facilmente, soprattutto
perche' aveva organizzato un bella sorpresa per la mia "prima volta". Io
sorridevo, chiedendomi cosa avesse organizzato, ma non osando chiederlo a lei. Pian piano
mi adattavo alla situazione del momento, finche' stavamo seduti li' al bar nulla poteva
accadere. Mi disse che Carlo, suo marito, era rimasto a casa ad aspettarci, del resto il
suo giudizio su di me non contava, dovevo piacere a lei e basta, e le piacevo. Per me era
la prima volta che una donna mi diceva che le piacevo molto, che la eccitavo, la cosa mi
dava piacere e mi faceva inevitabilmente sentire sicuro. Mi disse che non era mai andata
con un ragazzo vergine e questo la eccitava ancora di piu'. Passo' poco piu' di mezz'ora
quando mi disse che dovevamo andar via. Mi chiese di aspettare un attimo, che andava a
pagare e a fare una telefonata. Il cuore mi batteva a mille, ero sempre incerto se fuggire
via o restare al gioco, ma lei torno' in un attimo, o almeno cosi' mi sembro'. Mi prese
sottobraccio e mi porto' verso casa sua. E.... eccomi qui, nella stanza. Lei era davanti a
me, ancora vestita, si era tolta solo la giacca. La maglietta che aveva lasciava scoperte
le sue braccia bianche e morbide. Mi disse che per la sorpresa dovevo aspettare ancora un
poco. Nella stanza non eravamo soli. Li', in un angolo, vicino alla porta, c'era Carlo
seduto su una poltrona. Vestito. Era un uomo sulla quarantina ne' bello, ne' interessante,
cosa ci trovava mai quella bella donna in quell'uomo cosi' "normale" mi venne da
pensare. Lui ci guardava, mi saluto' con un gesto quando mi accorsi di lui, ma rimase li a
guardarci senza muoversi. Lei comincio' a tranquillizzarmi chinandosi su di me e
sussurrandomi parole dolci all'orecchio. Sentivo il suo alito caldo posarsi sul miei lobi,
sempre piu' vicino, sempre piu' caldo, le orecchie ora mi stavano andando a fuoco, ma le
sue labbra umide arrivarono a palcare il calore. Poi la sua lingua mi carezzo' un lobo,
poi l'altro e un dolce refrigerio percorse il mio corpo. Fino a quel momento ero rimasto
fermo, quasi immobile, ma chiusi gli occhi e lasciai fare a lei, mentre provavo un piacere
bellissimo La sua lingua e le sue labbra percorrevano il mio collo, soffermandosi a
mordicchiare una volta un orecchio una volta l'altro. Sentii le sue mani scendere sul mio
corpo, penetrare nella mia camicia per toglierla. Le sue mani fresche ora toccavano il mio
corpo, la mia schiena, che si inarcava in brevi brividi. Intanto cominciavo ad eccitarmi,
ormai avevo abbandonato ogni freno, ogni idea di fuga lasciando posto al solo piacere che
stavo provando e che avrei provato di li a poco. La sua bocca ora scendeva sul mio petto
baciandolo tutto, sofferermandosi sui miei capezzoli per morderli, quasi per mangiarli.
Cominciai anche io a farmi coraggio e posai le mie mani su quel seno sodo che aveva, le
sollevai la maglietta accarezandole i fianchi salendo su fino a quel reggiseno bianco che
mi eccitava da morire. Sorrise, le facevo un po' di solletico in quel modo. Claudia ora mi
stava baciano li, sul pube, ma ancora indossavo i miei jeans e non sembrava affatto
intenzionata a togliermeli, si divertiva a vedere, a stuzziacare e a mordicchiare il mio
pene duro sotto la stoffa, quasi a farlo soffrire. Ci voleva poco a capire che ormai ero
abbastanza eccitato, e lei fermo' il gioco improvvisamente. Mi disse che tra poco la
sorpresa sarebbe arrivata e che dovevo prepararmi. Comincio' a spogliarmi a levarmi quel
poco che mi era rimasto in dosso, solo i jeans, facendomi rimanere in boxer. Mi vergognavo
un po' della mia erezione che non riuscivo a nascondere. Mi fece dinuovo sedere sul letto
e mi lego' le mani dietro la schiena. Non volevo, ma ormai avevo fatto 30 e potevo e
dovevo fare 31! Poi lei prese a spogliarsi davanti a me in un modo cosi' eccitante che
solo perche' avevo le mani legate non potei masturbarmi. Comincio' lentamente a togliersi
quella maglietta rossa che le avevo stropicciato poco prima venendomi vicino e facendo
dondolare il suo seno a pochissima distanza dal mio viso, non esitai troppo ad avvicinarmi
per leccarglielo, ma lei si ritrasse volendo aumentare la mia eccitazione che ormai quei
boxer non nascondevano piu'. Poi, lentamente si abbasso' la lampo della gonna, e
mettendomi il suo bel culo in faccia mi disse "tiramela giu con i denti!" Non fu
facile perche' era abbastanza stretta, e perche' mentre cercavo di farla scedere il mio
naso strusciava contro le sue natiche d'oro, il suo odore mi riempiva le narici e gli
occhi non vedevano altro che la sua carne. Le mie labbra strusciando sulla sua pelle
percepivano la sua eccitazione che andava aumentando sempre piu'. Passate le anche la
gonna cadde a terra da sola. Ora davanti a me si apriva uno spettacolo eccezionale, avevo
il suo culo e la sua fica a pochi centimetri di distanza. Infatti era rimasta con le sole
calze autoreggenti le scarpe, niente slip. Avevo tutto a pochi centimetri e mi sentivo
irrimediabilmente attratto da quello spettacolo, e mentre lei metteva a disposizione il
suo posteriore mi invito' a baciarla dove piu' mi piaceva. Avrei voluto abbracciarla,
toccare quelle parti con le mie mani, ma erano legate dietro di me e potevo solo avanzare
con le mie labbra e la mia lingua. Leccai da dietro le cosce fino a salire verso il suo
buchetto per baciarlo dolcemente, inumidirlo con la mia saliva, tentando di penetrarlo con
la lingua, ma non era cosa facile. Il suo odore era fortissimo ora, sentivo che si stava
eccitando molto, anche perche' cominciava a muovere molto il suo bacino accompagnando i
movimenti della mia bocca. D'improvviso Carlo si alzo' per uscire dalla stanza. Cavolo! mi
ero completamente dimenticato di lui, non immaginavo affatto che sarei riuscito a fare
tutto quello con uno spettatore, eppure lui era stato li a guardarci. Perche' era
uscito??? Dove era andato?? Cominciai ad avere qualche timore, la sorpresa doveva essere
vicina. Claudia intanto si era girata sedendosi a calvalcioni su di me mi guardo' negli
occhi avvertendomi che la sorpresa era arrivata. Mentre aspettavamo, sentivo il calore
della sua fica sul mio cazzo dove si era seduta e dove si stava strofinando ora.
Avvolgendomi in un abbraccio porto' il mio viso tra i suoi seni, ora liberi dal reggiseno,
lasciando che glieli baciassi a non finire. Sentivo benissimo i suoi peli ispidi
strusciarmi sulla cappella ormai di fuoco e cio' stava per provocare il primo orgasmo, ma
lei era talmente brava da intuire quando era necessario fermarsi per darmi riposo. Aveva
la fica bagnatissima e lo capii da quell'umido che in un istante attraverso' i miei boxer
quando lei si poggio' su di me. Mi stringeva forte a se'. Poi d'un tratto mi spinse giu'
sul letto, e comincio' ad avanzare verso di me rimanendo sempre a cavalcioni, per
impedirmi di muovermi. Del resto potevo fare ben poco con le mani legate e con lei sopra
di me! Avanzava e man mano che saliva verso il mio viso sentivo la sua fica calda bagnarmi
prima l'inguine, poi la pancia poi il petto. Ora era ferma su di me, leggermente poggiata
sul mio petto, sentivo scendere sul mio collo tutti i suoi umori, vedevo i suoi peli
chiari a pochi centimetri dalla mia bocca e la mia lingua gia' cercava di assaporarli. Mi
diceva che avevo un corpo stupendo e che quel pomeriggio non lo avrebbe mai dimenticato,
ma nemmeno io lo avrei mai dimenticato. Troppo preso nell'osservare la sua fica, non mi
accorsi di chi era entrato nella stanza, vidi solo due ombre, di cui una era Carlo che
aveva ripreso posto sulla sua poltrona. E l'altra chi era?? Avevo un leggero timore,
ma..... Sentii delle mani togliermi i boxer, ormai ero rimasto completamente nudo e
nell'impossibilita' di movermi, vittima di quel "gioco". Claudia si volto' un
attimo indietro, poi dinuovo verso di me e avvicino' la sua fica alla mia bocca.
Contemporaneamente sentii il mio cazzo inumidirsi d'improvviso, un calore invaderlo in
modo strano, poi un bacio e una lingua cominciava ad assaporarlo. Qualcuno o qualcuna mi
stava succhiando il cazzo ormai duro. Me ne fregai di sapere chi fosse, uomo o donna in
quel momento non mi poteva importare, avevo in faccia la fica di una bellissima donna. Io
ero solo la mia lingua e le mie labbra, il resto del mio corpo non contava nulla, attratto
solo dal piacere di assaporare Caludia, che mi inondava di piacere. Stupendooo!!! Venni
quasi subito, inondando del mio sperma la bocca che mi succhiava. Sentivo che tutto quello
che veniva fuori era risucchiato da quella bocca che non lasciava andar via nemmeno una
goccia del mio sperma. Leccava il mio pene come un gelato pulendolo dei miei uomori e
lasciando uno strato di saliva calda. Sentivo le mani di Claudia e altre due mani toccare
il mio corpo, era una sensazione fantastica!!! Anche se ero gia' venuto provavo un piacere
incredibile nel vedere Caludia che si muoveva sempre piu' su di me e il suo viso esprimere
il piacere stava provando godendo moltissimo. La sentivo mugolare, si muoveva sempre piu',
stava per arrivare all'orgasmo, e questo mi eccito' nuovamente. Il mio cazzo si stava
dinuovo indurendo tra quelle labbra che mi stavano sconvolgendo di piacere. Quando lo
sentii unovamente dritto dissi , lei si alzo' per avvicinarsi al mio membro ormai duro,
dritto e bagnatissimo di saliva. Quando Claudia si scosto' vidi una ragazza mora, che era
li, in mezzo alle mie gambe mentre continuava a succhiare il mio pene che ora era dritto
come un palo, era nuda, magra, sembrava bella, aveva delle lunghe mani che mi
accarezzavano le gambe, il ventre e massaggiavano il mio pene. Mi sembrava un sogno, non
capivo piu' nulla. Io due donne, e uno spettatore!!! Assurdo!!! Girai uno sguardo a Carlo
che nel frattempo si era eccitato e si stava masturbando velocemente guardando la scena,
sembrava non avere alcuna intenzione di partecipare (meno male!!) Ero in totale balia di
quelle due donne che mi toccavano e baciavano ovunque senza lasciarmi capire chi delle due
fosse, Claudia si alzo' sul mio cazzo, pronta a riceverlo dentro di lei. Vidi e sentii le
mani dell'altra che dirigevano il mio membro all'interno della fica di Claudia. Calda,
umida, bellissima. Il mio cazzo scivolo' in un istante dentro di lei, con un suo gemito
improvviso. L'altra, che si chiamava Antonella, leccava proprio li, dove la sua fica
avvolgeva il mio pene, mentre con le mani accarezzava le mie palle. Grattava con quelle
sue mani lunghe il mio scroto procurandomi un piacere incredibile, e mentre Claudia si
muoveva sempre piu' velocemente su e giu su di me, sentii che Antonella si avvicinava al
mio buchetto. Cominciava a girarci intorno finche' ... non provo' a penetrarmi
leggermente. Provai una breve contrazione, poi cedetti al piacere, lasciai che mi
penetrasse un altro poco, poi la vidi estrarre il dito e leccarlo con immenso piacere.
Antonella si avvicino' a me, e mi mise il suo culo in faccia. Era piccolo e sodo, e mi
invito' a leccarglielo mentre lei si legava a Claudia in un amplesso stupendo baciandola.
Non ce la facevo piu', stavo scoppiando, non capivo piu' nulla. Avevo le mani legate,
Claudia (che non vedevo) mi stava scopando mentre si baciava con Antonella, ed io baciavo
e leccavo il buchetto di Antonella. La stanza si riempi di mugolii, non distinguevo i miei
dai loro, si sentiva distinta solo la voce di Carlo che apprezzava lo spettacolo con dei
Non resistetti a lungo in quel triangolo tremendo, venni dentro Claudia che accolse tutto
il mio sperma con gemiti di piacere incredibili, mentre anche Antonella mugolava baciando
freneticamente Claudia. Quel che successe dopo non lo ricordo bene, perche' ero tanto
spossato che caddi in un breve ma intenso sonno. Quando mi risvegliai nudo in quel letto
avevo un lenzuolo che mi copriva, vicino a me c'era il cordone che mi aveva tenuto legate
le mani. Mi voltai verso la finestra, ormai era pomeriggio inoltrato ed io dovevo andar
via. Tentai di alzarmi, ma ero veramente distrutto. Rimasi seduto sul bordo del letto per
un poco, ma poi raccolsi le ultime forze e mi alzai per rivestirmi, raccogliendo i miei
vestiti sparsi per la stanza. Una volta pronto uscii dalla stanza per andare, in casa era
rimasta solo Claudia, appena uscita dalla doccia. Aveva un aspetto anche lei un po'
provato, ma sembrava soddisfatta e felice. La salutai, e lei strizzandomi l'occhio si
avvicino' a me e dopo avermi sussurrato all'orecchio , mi diede un lungo bacio nel quale
la sua lingua mi invase totalmente. Poi andai via.
Da: FabioMax Oggetto: La prima volta Data: marted́ 17 marzo 1998 12.33 Ero li, in
quella stanza illuminata da un fascio di sole pomeridiano che filtrava attraverso le
persiane accostate. L'aria secca e ferma cominciava a darmi fastidio, ma forse, piu' di
tutto, era la situazione in cui mi ero andato a cacciare che mi dava fastidio. Ero seduto
sul letto con le mani che affondavano nelle lenzuola stringendole quasi volessero
strapparle. Ero teso. Non avevo ancora mai fatto sesso con una ragazza, eppure ora che si
avvicinava il momento quasi non volevo piu' perche' tutto sarebbe successo come non mi
sarei mai aspettato. Piu' volte la tentazione di alzarmi ed andar via mi attraverso' il
corpo e la mente, ma ormai ero li vittima dei miei stessi giochi. Davanti a me Claudia,
una ragazza, una donna di 32 anni, bella, sensuale come certe donne che attirano la mia
attenzione, quasi fossero calamite, quando le intravedo fugacemente nelle vie del centro.
Sapeva che per me era la prima volta e per l'occasione aveva preparato una sorpresa; cosi'
mi disse quando ci incontrammo. Venne sola all'appuntamento. Ci incontrammo nel primo
pomeriggio ad un bar. Mi riconobbe immediatamente, anche perche' a quell'ora il bar era
semideserto. Si comporto' subito come se mi conoscesse da tempo: un ciao, un abbraccio poi
un bacio. Appena la vidi rimasi estasiato da tale visione, non immaginavo di incontrare
una donna cosi' bella. Bionda, alta, bellissima. Aveva un tailleur nero con sotto una
maglietta rossa un po' ampia, che lasciava intravedere benissimo il suo bel seno sorretto
da un reggiseno bianco di cui intuivo il disegno. La maglietta aveva una scollatura
generosa che lasciava scoperto il suo collo e si spingeva fin quasi alla congiunzione dei
due seni dove poggiava un bellissimo ciondolo dorato. Dalla gonna corta sfilavano giu' due
gambe bellissime coperte da un paio di calze che le rendevano ancora piu' belle e
sensuali. Lei sembrava volare su quelle gambe tanto erano agili e perfette, sfinate
inoltre da un paio tacchi alti che la elevano ancora di piu'. mi disse. risposi. Capi'
subito che un po' mi vergognavo e che la mia timidezza, fino a quel momento celata, ora
emergeva. Mi invito' a prendere qualcosa da bere, e sebbene non volessi nulla mi lasciai
convincere. Seduti al tavolo cercava chiaccherando di farmi sentire a mio agio, ma era una
situazione fuori dal comune per me. Mi teneva dolcemente la mano e ogni tanto mi passava
l'altra tra i capelli, quasi per pettinarli. Mi diceva che le piacevo molto e che quella
giornata non me la sarei dimenticata facilmente, soprattutto perche' aveva organizzato un
bella sorpresa per la mia "prima volta". Io sorridevo, chiedendomi cosa avesse
organizzato, ma non osando chiederlo a lei. Pian piano mi adattavo alla situazione del
momento, finche' stavamo seduti li' al bar nulla poteva accadere. Mi disse che Carlo, suo
marito, era rimasto a casa ad aspettarci, del resto il suo giudizio su di me non contava,
dovevo piacere a lei e basta, e le piacevo. Per me era la prima volta che una donna mi
diceva che le piacevo molto, che la eccitavo, la cosa mi dava piacere e mi faceva
inevitabilmente sentire sicuro. Mi disse che non era mai andata con un ragazzo vergine e
questo la eccitava ancora di piu'. Passo' poco piu' di mezz'ora quando mi disse che
dovevamo andar via. Mi chiese di aspettare un attimo, che andava a pagare e a fare una
telefonata. Il cuore mi batteva a mille, ero sempre incerto se fuggire via o restare al
gioco, ma lei torno' in un attimo, o almeno cosi' mi sembro'. Mi prese sottobraccio e mi
porto' verso casa sua. E.... eccomi qui, nella stanza. Lei era davanti a me, ancora
vestita, si era tolta solo la giacca. La maglietta che aveva lasciava scoperte le sue
braccia bianche e morbide. Mi disse che per la sorpresa dovevo aspettare ancora un poco.
Nella stanza non eravamo soli. Li', in un angolo, vicino alla porta, c'era Carlo seduto su
una poltrona. Vestito. Era un uomo sulla quarantina ne' bello, ne' interessante, cosa ci
trovava mai quella bella donna in quell'uomo cosi' "normale" mi venne da
pensare. Lui ci guardava, mi saluto' con un gesto quando mi accorsi di lui, ma rimase li a
guardarci senza muoversi. Lei comincio' a tranquillizzarmi chinandosi su di me e
sussurrandomi parole dolci all'orecchio. Sentivo il suo alito caldo posarsi sul miei lobi,
sempre piu' vicino, sempre piu' caldo, le orecchie ora mi stavano andando a fuoco, ma le
sue labbra umide arrivarono a palcare il calore. Poi la sua lingua mi carezzo' un lobo,
poi l'altro e un dolce refrigerio percorse il mio corpo. Fino a quel momento ero rimasto
fermo, quasi immobile, ma chiusi gli occhi e lasciai fare a lei, mentre provavo un piacere
bellissimo La sua lingua e le sue labbra percorrevano il mio collo, soffermandosi a
mordicchiare una volta un orecchio una volta l'altro. Sentii le sue mani scendere sul mio
corpo, penetrare nella mia camicia per toglierla. Le sue mani fresche ora toccavano il mio
corpo, la mia schiena, che si inarcava in brevi brividi. Intanto cominciavo ad eccitarmi,
ormai avevo abbandonato ogni freno, ogni idea di fuga lasciando posto al solo piacere che
stavo provando e che avrei provato di li a poco. La sua bocca ora scendeva sul mio petto
baciandolo tutto, sofferermandosi sui miei capezzoli per morderli, quasi per mangiarli.
Cominciai anche io a farmi coraggio e posai le mie mani su quel seno sodo che aveva, le
sollevai la maglietta accarezandole i fianchi salendo su fino a quel reggiseno bianco che
mi eccitava da morire. Sorrise, le facevo un po' di solletico in quel modo. Claudia ora mi
stava baciano li, sul pube, ma ancora indossavo i miei jeans e non sembrava affatto
intenzionata a togliermeli, si divertiva a vedere, a stuzziacare e a mordicchiare il mio
pene duro sotto la stoffa, quasi a farlo soffrire. Ci voleva poco a capire che ormai ero
abbastanza eccitato, e lei fermo' il gioco improvvisamente. Mi disse che tra poco la
sorpresa sarebbe arrivata e che dovevo prepararmi. Comincio' a spogliarmi a levarmi quel
poco che mi era rimasto in dosso, solo i jeans, facendomi rimanere in boxer. Mi vergognavo
un po' della mia erezione che non riuscivo a nascondere. Mi fece dinuovo sedere sul letto
e mi lego' le mani dietro la schiena. Non volevo, ma ormai avevo fatto 30 e potevo e
dovevo fare 31! Poi lei prese a spogliarsi davanti a me in un modo cosi' eccitante che
solo perche' avevo le mani legate non potei masturbarmi. Comincio' lentamente a togliersi
quella maglietta rossa che le avevo stropicciato poco prima venendomi vicino e facendo
dondolare il suo seno a pochissima distanza dal mio viso, non esitai troppo ad avvicinarmi
per leccarglielo, ma lei si ritrasse volendo aumentare la mia eccitazione che ormai quei
boxer non nascondevano piu'. Poi, lentamente si abbasso' la lampo della gonna, e
mettendomi il suo bel culo in faccia mi disse "tiramela giu con i denti!" Non fu
facile perche' era abbastanza stretta, e perche' mentre cercavo di farla scedere il mio
naso strusciava contro le sue natiche d'oro, il suo odore mi riempiva le narici e gli
occhi non vedevano altro che la sua carne. Le mie labbra strusciando sulla sua pelle
percepivano la sua eccitazione che andava aumentando sempre piu'. Passate le anche la
gonna cadde a terra da sola. Ora davanti a me si apriva uno spettacolo eccezionale, avevo
il suo culo e la sua fica a pochi centimetri di distanza. Infatti era rimasta con le sole
calze autoreggenti le scarpe, niente slip. Avevo tutto a pochi centimetri e mi sentivo
irrimediabilmente attratto da quello spettacolo, e mentre lei metteva a disposizione il
suo posteriore mi invito' a baciarla dove piu' mi piaceva. Avrei voluto abbracciarla,
toccare quelle parti con le mie mani, ma erano legate dietro di me e potevo solo avanzare
con le mie labbra e la mia lingua. Leccai da dietro le cosce fino a salire verso il suo
buchetto per baciarlo dolcemente, inumidirlo con la mia saliva, tentando di penetrarlo con
la lingua, ma non era cosa facile. Il suo odore era fortissimo ora, sentivo che si stava
eccitando molto, anche perche' cominciava a muovere molto il suo bacino accompagnando i
movimenti della mia bocca. D'improvviso Carlo si alzo' per uscire dalla stanza. Cavolo! mi
ero completamente dimenticato di lui, non immaginavo affatto che sarei riuscito a fare
tutto quello con uno spettatore, eppure lui era stato li a guardarci. Perche' era
uscito??? Dove era andato?? Cominciai ad avere qualche timore, la sorpresa doveva essere
vicina. Claudia intanto si era girata sedendosi a calvalcioni su di me mi guardo' negli
occhi avvertendomi che la sorpresa era arrivata. Mentre aspettavamo, sentivo il calore
della sua fica sul mio cazzo dove si era seduta e dove si stava strofinando ora.
Avvolgendomi in un abbraccio porto' il mio viso tra i suoi seni, ora liberi dal reggiseno,
lasciando che glieli baciassi a non finire. Sentivo benissimo i suoi peli ispidi
strusciarmi sulla cappella ormai di fuoco e cio' stava per provocare il primo orgasmo, ma
lei era talmente brava da intuire quando era necessario fermarsi per darmi riposo. Aveva
la fica bagnatissima e lo capii da quell'umido che in un istante attraverso' i miei boxer
quando lei si poggio' su di me. Mi stringeva forte a se'. Poi d'un tratto mi spinse giu'
sul letto, e comincio' ad avanzare verso di me rimanendo sempre a cavalcioni, per
impedirmi di muovermi. Del resto potevo fare ben poco con le mani legate e con lei sopra
di me! Avanzava e man mano che saliva verso il mio viso sentivo la sua fica calda bagnarmi
prima l'inguine, poi la pancia poi il petto. Ora era ferma su di me, leggermente poggiata
sul mio petto, sentivo scendere sul mio collo tutti i suoi umori, vedevo i suoi peli
chiari a pochi centimetri dalla mia bocca e la mia lingua gia' cercava di assaporarli. Mi
diceva che avevo un corpo stupendo e che quel pomeriggio non lo avrebbe mai dimenticato,
ma nemmeno io lo avrei mai dimenticato. Troppo preso nell'osservare la sua fica, non mi
accorsi di chi era entrato nella stanza, vidi solo due ombre, di cui una era Carlo che
aveva ripreso posto sulla sua poltrona. E l'altra chi era?? Avevo un leggero timore,
ma..... Sentii delle mani togliermi i boxer, ormai ero rimasto completamente nudo e
nell'impossibilita' di movermi, vittima di quel "gioco". Claudia si volto' un
attimo indietro, poi dinuovo verso di me e avvicino' la sua fica alla mia bocca.
Contemporaneamente sentii il mio cazzo inumidirsi d'improvviso, un calore invaderlo in
modo strano, poi un bacio e una lingua cominciava ad assaporarlo. Qualcuno o qualcuna mi
stava succhiando il cazzo ormai duro. Me ne fregai di sapere chi fosse, uomo o donna in
quel momento non mi poteva importare, avevo in faccia la fica di una bellissima donna. Io
ero solo la mia lingua e le mie labbra, il resto del mio corpo non contava nulla, attratto
solo dal piacere di assaporare Caludia, che mi inondava di piacere. Stupendooo!!! Venni
quasi subito, inondando del mio sperma la bocca che mi succhiava. Sentivo che tutto quello
che veniva fuori era risucchiato da quella bocca che non lasciava andar via nemmeno una
goccia del mio sperma. Leccava il mio pene come un gelato pulendolo dei miei uomori e
lasciando uno strato di saliva calda. Sentivo le mani di Claudia e altre due mani toccare
il mio corpo, era una sensazione fantastica!!! Anche se ero gia' venuto provavo un piacere
incredibile nel vedere Caludia che si muoveva sempre piu' su di me e il suo viso esprimere
il piacere stava provando godendo moltissimo. La sentivo mugolare, si muoveva sempre piu',
stava per arrivare all'orgasmo, e questo mi eccito' nuovamente. Il mio cazzo si stava
dinuovo indurendo tra quelle labbra che mi stavano sconvolgendo di piacere. Quando lo
sentii unovamente dritto dissi , lei si alzo' per avvicinarsi al mio membro ormai duro,
dritto e bagnatissimo di saliva. Quando Claudia si scosto' vidi una ragazza mora, che era
li, in mezzo alle mie gambe mentre continuava a succhiare il mio pene che ora era dritto
come un palo, era nuda, magra, sembrava bella, aveva delle lunghe mani che mi
accarezzavano le gambe, il ventre e massaggiavano il mio pene. Mi sembrava un sogno, non
capivo piu' nulla. Io due donne, e uno spettatore!!! Assurdo!!! Girai uno sguardo a Carlo
che nel frattempo si era eccitato e si stava masturbando velocemente guardando la scena,
sembrava non avere alcuna intenzione di partecipare (meno male!!) Ero in totale balia di
quelle due donne che mi toccavano e baciavano ovunque senza lasciarmi capire chi delle due
fosse, Claudia si alzo' sul mio cazzo, pronta a riceverlo dentro di lei. Vidi e sentii le
mani dell'altra che dirigevano il mio membro all'interno della fica di Claudia. Calda,
umida, bellissima. Il mio cazzo scivolo' in un istante dentro di lei, con un suo gemito
improvviso. L'altra, che si chiamava Antonella, leccava proprio li, dove la sua fica
avvolgeva il mio pene, mentre con le mani accarezzava le mie palle. Grattava con quelle
sue mani lunghe il mio scroto procurandomi un piacere incredibile, e mentre Claudia si
muoveva sempre piu' velocemente su e giu su di me, sentii che Antonella si avvicinava al
mio buchetto. Cominciava a girarci intorno finche' ... non provo' a penetrarmi
leggermente. Provai una breve contrazione, poi cedetti al piacere, lasciai che mi
penetrasse un altro poco, poi la vidi estrarre il dito e leccarlo con immenso piacere.
Antonella si avvicino' a me, e mi mise il suo culo in faccia. Era piccolo e sodo, e mi
invito' a leccarglielo mentre lei si legava a Claudia in un amplesso stupendo baciandola.
Non ce la facevo piu', stavo scoppiando, non capivo piu' nulla. Avevo le mani legate,
Claudia (che non vedevo) mi stava scopando mentre si baciava con Antonella, ed io baciavo
e leccavo il buchetto di Antonella. La stanza si riempi di mugolii, non distinguevo i miei
dai loro, si sentiva distinta solo la voce di Carlo che apprezzava lo spettacolo con dei
Non resistetti a lungo in quel triangolo tremendo, venni dentro Claudia che accolse tutto
il mio sperma con gemiti di piacere incredibili, mentre anche Antonella mugolava baciando
freneticamente Claudia. Quel che successe dopo non lo ricordo bene, perche' ero tanto
spossato che caddi in un breve ma intenso sonno. Quando mi risvegliai nudo in quel letto
avevo un lenzuolo che mi copriva, vicino a me c'era il cordone che mi aveva tenuto legate
le mani. Mi voltai verso la finestra, ormai era pomeriggio inoltrato ed io dovevo andar
via. Tentai di alzarmi, ma ero veramente distrutto. Rimasi seduto sul bordo del letto per
un poco, ma poi raccolsi le ultime forze e mi alzai per rivestirmi, raccogliendo i miei
vestiti sparsi per la stanza. Una volta pronto uscii dalla stanza per andare, in casa era
rimasta solo Claudia, appena uscita dalla doccia. Aveva un aspetto anche lei un po'
provato, ma sembrava soddisfatta e felice. La salutai, e lei strizzandomi l'occhio si
avvicino' a me e dopo avermi sussurrato all'orecchio , mi diede un lungo bacio nel quale
la sua lingua mi invase totalmente. Poi andai via.
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