Da: Mario M.
Oggetto: Marco e Fabrizio (prima parte)
Data: martedì 17 marzo 1998 1.45
Marco e Fabrizio sono due fratelli di 20 e 18 anni. Vivono alla periferia di Roma e conducono una vita normalissima : studiano, escono con gli amici, fanno sport ecc...L'unica particolarità sta nel fatto che purtroppo il padre li ha lasciati da un paio d'anni per trasferirsi all'estero in compagnia di una ragazzina di 20 anni più giovane di lui lasciandoli da soli con la madre Paola. Paola non ha ancora compiuto 45 anni ed è una splendida donna con un corpo bello sodo e due seni eretti e turgidi da fare invidia a molte ragazze ben piu' giovani. La vita dei tre scorreva tranquilla, ma un giorno accadde qualcosa che avrebbe cambiato per sempre le loro vite.... Marco e Fabrizio erano due bei ragazzi, atletici, con un fisico asciutto e un bel visetto con occhi da furbetti e capelli sempre quasi a zero. Secondo la moda del momento amavano indossare jeans molto attillati che facevano risaltare molto bene il gonfiore prodotto da due organi genitali di tutto rispetto. Le ragazze andavano matte per quei due fratelli e cen 'era più d'una che, nel chiuso della propria cameretta, di notte passava il tempo a masturbarsi sognando dei loro arnesi; per di più amavano frequentare soprattutto ragazze più giovani di loro, sui 14-16 anni, poiché erano quelle che si dimostravano più sensibili al loro fascino di maschi perennemente in calore. Un giorno Marco invitò a casa Stefano, un amico che vedeva di rado poiché abitava piuttosto distante da casa sua. Stefano è un bellissimo ragazzo, molto alto con una muscolatura molto sviluppata, gli occhi azzurri e i capelli biondi. Timido in apparenza era, anche all'insaputa di Marco, uno scopatore d'eccezione che non passava una settimana senza sverginare qualche fanciulla (andava pazzo per le vergini che ricercava incessantemente) e che amava godere in ogni modo possibile. Appena arrivato si trovò difronte Paola ed ancora una volta non si poté impedire di frugare con gli occhi sull'ampia scollatura della madre dell'amico alla ricerca dei suoi durissimi seni. La madre di Marco, gentile come sempre, lo fece accomodare spiegandogli che il figlio stava finendo di fare la doccia e che lo avrebbe raggiunto al più presto. Era un'ottima occasione che Stefano non intendeva farsi sfuggire : si alzò dal divano e raggiunse la madre di Marco che stava preparando la cena ; lei gli voltava le spalle mettendo in mostra un culetto di tutto rispetto e non si era accorta della sua presenza. Stefano rimase un Po a guardarla lasciandosi immaginare cosa sarebbe stato penetrare in quel culetto rotondo, sfondare l'ano della donna con un vigoroso colpo di reni e scoparla come un'animale riempiendola di sbobba bollente.... Questi pensieri fecero immediatamente effetto ed il cazzo di Stefano, una bella stanga di oltre 20 cm, iniziò a diventare di pietra producendo un rigonfiamento enorme sui suoi pantaloni. Nel frattempo Marco continuava la sua doccia ignaro di quanto stava per accadere, anzi, poiché lavandosi si era strofinato un pò troppo il pene ed aveva iniziato ad avere un'erezione, pensava che, forse dopotutto, avrebbe fatto aspettare un altro po' Stefano ed iniziò a masturbarsi scoprendo la cappella arrossata con rapidi e decisi colpi di mano. Paola continuava a cucinare senza accorgersi di nulla, mentre Stefano, lentamente si apriva la patta dei pantaloni ed estraeva la sua mazza ormai completamente eretta e le si avvicinava lentamente. Un momento prima di toccarla si fermò e Paola , sentendosi osservata, si girò di scatto.Subito si trovò di fronte al cazzo di quel ventenne arrapato che vibrava per l'eccitazione e al sorrisetto carico di promesse che le rivolgeva il migliore amico del figlio. Sulle prime lo shock fu tale da impedirle di parlare o di muoversi e Stefano ne approfittò. "Lo so che ti piace troia ! Lo vedo dai tuoi occhi che sei stufa di ditalini solitari e che non vedi l'ora di farti riempire la Bernarda con questo mio splendido arnese. Ci sono centinaia di ragazze che vorrebbero essere al tuo posto in questo momento quindi approfittane". Nonostante un'inaspettato pizzicore ai capezzoli Paola reagì colpendolo con un ceffone e dicendogli che era un pazzo, che lo avrebbe detto ai suoi genitori e che si rivestisse subito. "Smettila di fare la scena, approfitta ora che quei due coglioni dei tuoi figli non ti vedono per fare quello che sogni da tempo. Ti ho visto come mi guardi i pantaloni ogni volta che vengo qui . Ora ho deciso di darti quello che sogni da tempo" e così dicendo Stefano le infilò una mano tra le gambe arrivando fino alle mutandine attraverso la corta minigonna di Paola. Spaventata lei cercò di urlare ma lui le tappò la bocca con un bacio appassionato infilandole la lingua fino in fondo alla gola. Paola non voleva, era spaventata, cercava di pensare ad una via di fuga, ma il movimento della mano di Stefano sulla sua vagina e la vista di quel cazzo pieno di vigore giovanile e di due palle che sembravano scoppiare per quanto erano gonfie stavano avendo la meglio sulla sua volontà di donna a digiuno di cazzo da parecchio, troppo tempo. Lentamente cominciò a smettere di divincolarsi e a rispondere al bacio con altrettanta passione mentre una macchia sempre più larga di umido si disegnava sui suoi slippini rosa. Non riusciva a trattenersi e, proprio mentre sotto la doccia Marco aumentava il ritmo della sega che si stava facendo, lei iniziò a masturbare Stefano con una foga incredibile. Stefano era uno stallone potente ed abituato al sesso nonostante la sua giovane età e sapeva benissimo come accarezzarla per eccitarla ancora di più e come controllare la tentazione di schizzarle subito addosso lo sperma che gli ribolliva nelle palle. Voleva far godere quella porca, adorava sentirla gemere impotente sotto le sue dita e pregustava il momento in cui l'avrebbe sfondata senza ritegno. Lentamente iniziò a spogliarla impedendole di fare altrettanto con lui e dopo poco la lascio' solo con gli slip ormai fradici addosso. Prese la donna per le spalle e con la sua forza superiore la costrinse ad inginocchiarsi davanti a lui. "No' ti prego, non voglio, Marco potrebbe..." non la lasciò nemmeno finire e le infilo' il cazzo fino in gola. Paola comincio' allora a succhiarglielo come una forsennata, ormai non resisteva più e voleva bere il suo succo quanto prima. Frattanto Marco, sotto la doccia era quasi al culmine si smanettava sognando delle mutandine di una ragazza che aveva sbirciato la sera prima in un pub : la mano correva sull'asta sempre più veloce e lui cominciava a sentirsi mancare le ginocchia mentre l'acqua della doccia gli sfregava la cappella aumentando il suo piacere..." che bello", pensava, "adoro masturbarmi...voglio schizzare come un matto oggi" e così si fermava sempre prima che fosse troppo tardi facendo aumentare a dismisura le dimensioni della sua cappella e della sua eccitazione. Stefano sentiva di essere vicino al culmine e così estrasse il pene gocciolante di saliva dalla bocca di Paola che lo supplicava di non smettere , di farla bere e godere. La prese e la fece sdraiare supina sul tavolo strappandole le mutandine ed iniziando a leccarle il clitoride eretto e le labbra spalancate e fradice...La donna venne quasi subito rantolando ed ansimando per trattenere un grido, ma Stefano non era ancora soddisfatto, la rigirò e le disse "Ora ti sfondo il culo troia..voglio farti pisciare dalla goduria e farti un bel clistere di sperma bollente". Paola era terrorizzata, non l'aveva mai prese li' e le dimensioni del cazzo di Stefano la spaventavano........... CONTINUA....SE VI E' PIACIUTO.... ASPETTO SUGGERIMENTI...

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