Da: ssola
Oggetto: San Valentino
Data: lunedì 16 marzo 1998 23.05
Io voglio molto bene a mia moglie Linda anche se sessualmente la vorrei un po' piu' porca,
nel senso che scopiamo in modo tradizionale, mentre io avrei voglia di sodomizzarla e di
sborrarle in faccia quando mi fa' uno dei suoi meravigliosi pompini, ma mi sono sempre
accontentato perche' l'amo. La vigilia di s. valentino, quando la sera sono tornato da
lavoro, ho visto sul tavolo della cucina un biglietto con su scritto: sono dalla mamma.
Sorrisi, perche' sapevo che era andata a comprarmi il regalo per il giorno dopo, posai il
biglietto sul tavolo e sono andato a farmi una doccia. Quando fini' di lavarmi ho sentito
suonare alla porta, mi sono messo l'accappatoio e sono andato ad aprire. Era Loretta, una
ragazza che io molte volte ho fantasticato di scopare, vicina di casa e allieva di mia
moglie, docente in matematica. Cercavo Linda, mi disse, dovevo dirle una cosa importante,
io risposi che era uscita, ma che se voleva poteva attenderla e lei accetto'. Ti faccio un
drink, le dissi, e andai a prepararlo. Subito notai in lei uno sguardo insolito e con
curiosita' le ho chiesto cosa la turbava. Sai, tu non mi hai mai fatto capire se io ti
piaccio o no, forse i miei seni sono piccoli? Con decisione si alzo' la maglietta, me li
mostro' e comincio' a toccarli, poi, senza smettere di fissarmi, comincio' a toccarseli
con una mano mentre l'altra scese giu' fino alle mutandine, dentro la fica che penetro'
con un dito. Ti voglio, mi imploro'. Era come se stessi sognando e volevo saltarle
addosso, ma ho resistito e le ho detto di andare a casa perche' non avrei tradito mia
moglie. Ok, disse, ho capito, Linda puoi uscire, avevi ragione, e a sorpresa, mentre
Loretta si stava ricomponendo, vidi spuntare mia moglie che dirigendosi verso di me mi
ringrazio'. Ti amo e ti ricompenserò regalandoti una cosa che hai desiderato tanto. Era
stato uno scherzo, la interruppe Loretta, ma almeno ti sei eccitato alla mia esibizione?
Guarda, rispose Linda, e aprendomi l'accappatoio! o le mostro' il mio cazzo che diventato
enorme stava per scoppiare. Adesso, e' venuto il momento di aprire il regalo, e
prendendomi per mano ci avvicinammo a Loretta. Ecco il tuo regalo, vuoi che lo apriamo
insieme? In pochi attimi eravamo tutti nudi, mi fecero sdraiare sul letto e si avventarono
sul mio cazzo e mentre una lo succhiava, l'altra mi leccava le palle. Era piacevolissimo.
Poi, staccatesi dalla mia asta, si misero a fare un bel 69 leccandosi le loro fichette.
Avevo davanti la fica di Loretta e la penetrai scopandola per un bel po', poi cambiarono
posto ed io penetrai mia moglie. Ad un tratto mi venne voglia di incularla, usci' i mio
cazzo dalla sua fica e lo posai su suo culo. Immediatamente lei si alzo' dicendo che non
voleva ed io rimasi deluso, ma fortunatamente si intromise Loretta, che mettendosi a
pecorina, mi supplico' di sfondarla, cosa che io feci con veemenza. Ero ormai
eccitatissimo e stavo per venire e mia moglie che o ha capito, tiro' fuori il mio cazzo!
dal culo di Loretta e se lo mise in bocca dove io ho sborrato copiosamente. Anche Loretta
si avvicino' e bevve la sua parte di sborra e poi da buone amiche insieme si misero a
pulire il mio cazzo con le loro lingue. Contento, mi disse mia moglie, dopo il regalo
anche la sorpresa, ci eravamo stufate di lesbicare durante le lezioni di matematica,
aggiunse Loretta, erano cosi' noiose. Rimasi come stordito da quella verita' e con rabbia
presi Linda, la buttai sul letto e con foca la inculai, incurante delle sue grida, che
poco dopo lasciarono il posto alle incitazioni le quali mi eccitarono a tal punto che le
sborrai nel culo. E' stato bellissimo, mi disse alla fine mia moglie, ti prometto che lo
faremo ancora e se vuole potra' partecipare anche Loretta, vero? aggiunse, rivolgendosi
alla sua allieva. Loretta ci guardo' con dolcezza, sorrise e disse: vado a fare il caffe'.