Da: Leeloo
Oggetto: IL PADRONE E IL SUO CAVALLO
Data: mercoledì 25 marzo 1998 23.44
Io e Valentina siamo due amiche inseparabili sebbene non ci frequentiamo più da anni, ci lega un lungo periodo trascorso insieme durante l’infanzia fino alla prima adolescenza. Poi come spesso capita la scelta di scuole diverse allontana le persone, così è successo a noi, ma quando ci incontriamo è come se gli anni non fossero passati e il nostro rapporto è sempre spontaneo e allegro come allora. I nostri occhi sorridono con complicità e ci riportano a quegli anni e alle nostre prime esperienze sessuali. Non so chi tra noi due sia stata l’insegnante dell’altra, forse nessuna di noi due lo era, ma la nostra fantasia superava certamente quella delle nostre coetanee. Eravamo spesso a casa da sole e uno dei nostri giochi preferiti era quello del padrone e del suo cavallo. Naturalmente si faceva a turno, una volta ero io il cavallo una volta lo era lei. Il cavallo si distendeva a letto, liberava il sedere da ogni indumento perché doveva sentire la frusta del padrone che lo incitava a correre ed il padrone montava a cavalcioni. Il cavallo non spesso obbediva agli ordini ed allora la punizione consisteva nel calare lentamente nel buco una estremità di una catenella mentre l’altra estremità scivolava su e giù esternamente al nostro sesso. Che sensazione strana provavamo. Poi il padrone incitava nuovamente il cavallo e questo riprendeva a correre, il letto saltava e con una mano ci si toccava fino a provare dei forti brividi che non sapevamo ancora essere un orgasmo.

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