Da: Alex
Oggetto: [ M/F + M ] Il Toro ed Onan
*1*
Data: sabato 21 marzo 1998 19.12
Davide era veramente stanco. La signora Arcelli lo aveva incrociato per le scale e lo
aveva salutato, ma la sua risposta era stata così distaccata e sforzata, che la signora
sospettò che fosse già tutto accaduto: <> <> <> <> <> Davide si sorprese non
tanto per il fatto che la signora Arcelli gli avesse dato del tu, visto che per lui era
come una seconda mamma, quanto piuttosto per il tono ansioso con cui l'anziana donna aveva
pronunciato quelle parole. <> disse Davide con un pò di sforzo. <> Davide non rispose
più alla signora Arcelli. Con un groppo in gola, prese le chiavi, entrò e richiuse con
delicatezza la porta alle sue spalle : il pianto sommesso della signora per le scale fu
come una coltellata al cuore. <>sussurrò. C'era buio in casa. Posò la giacca sul
divanetto all'ingresso, accennò un paio di passi verso il soggiorno e poi si fermò di
colpo : cominciò a fissare, immobile, il vuoto, così come fanno i cani quando devono
percepire la provenienza di un rumore. Veniva da sopra. Un sospiro, forse. Fece per salire
i gradini che portano nella mansarda, in camera da letto. Primo gradino. Il letto cigolava
ritmicamente. <> pensò, senza concludere la frase. Nel buio delle scale dai gradini
piastrellati in ciliegio e che profumavano di cera d'api, sentì un altro sospiro: <>,
diceva la voce. Davide si bloccò. Tremava : non aveva il coraggio di continuare verso
quello spettacolo. Pensò ai capelli di Loriana, al suo profumo, a com'era bella quel
giorno in chiesa, a sua madre. <<.....mmm....siii.....che....che bastone...oohhh...>> <<....lo senti.....eh....lo senti....>>disse un'altra voce. Davide si sedette sugli
scalini : doveva capire chi era che si stava sbattendo sua moglie. Era un mezzo per
mantenere la calma, perchè doveva restare calmo. <<....di...più...di...più...ah..sì...>>. Il letto cominciò a cigolare
sempre più frequentemente. <<....ohhh....come sei bagnata...siiii....fino in gola te lo spingo....così....cosìììììì....>> <<....ah....siiii.....siiiii.....ti sento....mi farai venire.....oh Dio....mmm...no...non uscirlo..>> <<...lo sapevo...che volevi....trenta centimetri....tutti dentro....>> Che fosse stupido restare lì ad ascoltare ? Se
si fosse fatto vedere forse avrebbero finito e lei, chissà, si sarebbe sentita in
colpa... <> Il cigolìo, intanto, aveva raggiunto un ritmo frenetico. <<....ahh....ahhh...ahhhh....>> <<.....sto venendo.....>> <<....sì....inondami....>> <<....mettitti così che ti spacco....>>
<<....aahhhhhh......mi....fai...ah...ahh...male..>> <<....ohhhhhh.....ohhhhh......ecco....eccomi...>> <<.....siiiii......siiiiii......ahhhhh....un mulo.....sei....ohhh..>> Sembrava che stesse crollando la mansarda. Davide percepiva i colpi e le
spinte che quella bestia stava sfoggiando su sua moglie : il poggiatesta del letto
sbatteva contro il muro con una violenza via via crescente. <> Quasi inconsapevolmente
Davide portò una mano al bassoventre.Si stava eccitando. <> Abbassò la cerniera dei
pantaloni, tirò fuori il suo membro da uomo normalissimo e cominciò, quasi per riflesso,
a masturbarsi. Intanto al piano di sopra : << .......che sei troia......devi pregarmi.....di smettere.....>> <<......ahhhhh.....godo.....sono.....siiiii......puttana......>> <<.......ecco......ecco......arrivo.....ecco.....dentrooooohhh....ohhhhhh... ohhhh>> <<.....siiiiiiii.......la sentoooohhhh.....la sentoooooh.....ahhhhhh....>> Anche Davide stava provando
sensazioni mai raggiunte prima. Mentre in mansarda c'era un toro che sfondava il sesso di
sua moglie, lui, Davide, immaginava tutta la scena dabbasso : il sudore, le posizioni, il
membro di dimensioni mai viste che seviziava l'orifizio della sua consorte, la stessa
donna che la sua povera mamma riteneva una santa, e che invece chissà quante volte si era
fatta sbattere. Ma era bellissimo. Ormai li stava raggiungendo. Con un urlo disumano i tre
protagonisti della nostra storia sfiorarono il paradiso proibito dei sensi : il fuoco
della carne aveva bruciato tre corpi contemporaneamente. D'improvviso Davide, disteso
sulle scale e ricoperto di seme, percepì un silenzio attonito. <>, sussurrò una voce
dalla mansarda. Davide si sollevò di scatto, e, ancora con il membro in mano, si nascose
dietro le tende del salotto. Sentì dei piedi nudi che si precipitavano lungo le scale.
Loriana, nuda, madida di sudore ed ansimante, accese la luce fioca di un paralume che si
trovava sul comodino liberty del salotto e si guardò intorno. <>, gridò. Dopodichè,
con passo lento, scese anche lui, il bastardo. Era uno sconosciuto, alto, sulla trentina e
con una verga impressionante. Prese Loriana per i capelli, la fece mettere a quattro
zampe, sguainò il membro e la penetrò lungo l'ano : di colpo, senza pietà. La donna
urlò di dolore. <<.....zitta....cagna.....che godi....>> <<......no.....così non mi piace......ahi....>> ( continua ) Alex K - se volete mandarmi messaggi, togliete KK
dal mio indirizzo E-mail
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