Da: Dottor Pap
Data: venerd́ 20 marzo 1998 10.42
La cena e' finita, stiamo ancora seduti un po' a tavola, guardandoci negli occhi. Nessuno
dei due parla, quasi a non voler sciupare l'atmosfera che ci circonda. Ci alziamo e ci
avviciniamo l'uno all'altro. I nostri visi si sfiorano, inaliamo i nostri profumi, le
nostre mani si cercano, si trovano. Ci stringiamo in un lungo abbraccio. Senza dire una
parola lasciamo la stanza e saliamo le scale, sempre mano nella mano, sempre in silenzio.
Entriamo in camera e ci sediamo sul letto. Ci baciamo a lungo, le nostre mani scendono sui
nostri corpi, ci accarezziamo. All'improvviso ci blocchiamo. Lei mi guarda a lungo. E'
giunto il momento, entrambi sappiamo che stasera ci ameremo, entrambi sappiamo che stasera
ci doneremo l'uno all'altro. Mi alzo in piedi, lei mi segue e comincia a spogliarmi, mi
toglie la camicia, accarezza il mio petto e lo bacia. Si stringe a me, le sue labbra
salgono verso il mio collo, lo sfiorano, lo accarezzano, lo baciano. Si china, mi toglie i
pantaloni e poi si ferma. E' il mio turno. Con mano tremante sbottono la sua camicetta e
la tolgo. Uno stupendo reggiseno nero di pizzo, fa capolino e incornicia il suo piccolo ma
allo stesso tempo delizioso seno. Le tolgo anche quello e rimango a fissare il suo petto
nudo. La stringo a me, il contatto tra le nostre pelli nude e' elettrizzante, sento il
calore del suo corpo sul mio. Le nostre mani scivolano sulle nostre schiene. Stiamo a
lungo abbracciati, poi ci scambiamo un bacio improvviso, violento, lungo, quasi
animalesco. Le nostre lingue rovistano nella bocca dell'altro, scavano, vanno in
profondita'. Sentiamo il respiro farsi sempre piu' affannoso, i nostri movimenti piu'
audaci, le nostre carezze piu' spinte. Poi all'improvviso riprendiamo il controllo, le
nostre labbre si staccano. Non una parola, non un sussurro, il silenzio regna. Lei si
sfila la gonna e le calze e si distende sul letto. Giochiamo un po' ognuno con il corpo
dell'altro, finche' non riusciamo piu' a trattenerci. L'attesa e' un dolce supplizio, ma
in questo momento e' difficile resistervi, poiche' ognuno sa cosa abbiamo intenzione di
fare, sappiamo che questa volta non ci fermeremo. La guardo. E' bellissima, con quell'aria
da bambina innocente, ma allo stesso tempo maliziosa e piena di deliziosi presagi. Vorrei
gettarmi su di lei, farla mia subito, sento l'eccitazione che cresce dentro di me, la
desidero, e vedo nei suoi occhi il desiderio corrisposto, come se mi supplicasse di farlo,
come se mi implorasse. C'e' anche dell'altro, leggo un po' di timore, forse ansia, sta
tremando anche se non vuole che me ne accorga. Mi giro, prendo la scatoletta che lei
stasera mi ha regalato, sfilo un profilattico e mi volto nuovamento. Sdrammatizzo:
"Cosa vedo !! Una Paperetta in difficolta' !! Niente paura ecco Super Paperotto
l'aiuta Paperette incappucciato" esclamo rivolto al mio membro. Mi guarda, vede il
profilattico. Ride, gioiosa, felice. E' una risata liberatoria, che fuga l'ansia e il
timore. Mi accorgo che e' pronta. Gioco ancora un po' "Forse non e' il caso, sara'
meglio rivestirci e magari lo faremo un'altra volta" le dico. Non sono credibile, io
nudo con il membro in erezione e un profilattico in una mano davanti a lei nuda e distesa
sul letto. "No ti prego non andare" implora, con quelli occhioni supplicanti. La
guardo, non ho assulatamente intenzione di andare. Mi avvicino sempre di piu', le prendo
le gambe con le mani, le scosto lievemente, appoggio delicatamente la punta del glande
sulle sue grandi labbra, la sfioro delicatamente, solleticandogliele. Non ho fretta. Lei
sta ansimando, le sue carezze sono sempre piu' veloci. Io sono sempre li sopra di lei con
il membro appoggiato sulla sua vagina. Ci stiamo parlando, ci stiamo dicendo quanto ci
amiamo, ma le nostre voci sembrano distanti, ci sono solmo i nostri corpi vicini, sempre
di piu' sempre di piu'. Entro dentro di lei con dolcezza. Il mondo sembra allargarsi, come
se ci volesse inglobare. Non siamo piu' nella nostra camera. Siamo soli nel nulla, c'e'
solo la visione dell'altro che ci riempie. E' una sensazione inebriante, perdiamo il
contatto con la realta'. Siamo attaccati l'uno all'altro, ci stringiamo con forza come ad
impedire un nostro distacco. Veniamo ..... ...... Mi alzo di scatto, sono tutto sudato e
sto ansimando. E' buio, sono nella mia camera, da solo. Una sensazione di umido nella zona
pubica mi riporta alla realta'. Cero che a volte i sogni sembrano proprio veri .... Dottor
Pap (che forse ha scritto un post un po' birichino .... ;-) -- ----- Dottor Pap (piu'
innamorato che mai) mailto:paperottolo@hotmail.com Dott_Pap su #isd.channel ICQ# 5703057