Nicolas Eymerich - Inquisitore e scrittore domenicano, nato a Gerona (Spagna) nel 1320 ca. morto ivi, il 4 gennaio 1399. Religioso nella sua patria il 4 agosto 1334, successe nel 1357 a Niccolò Rossell come inquisitore generale d'Aragona. Per il suo zelo ebbe molto a soffrire, finché fu esiliato. Accompagnò Gregorio IX a Roma, dove si fermò per due anni (1376-78).
Sorto lo scisma, per la difficoltà di discernere il vero pontefice, parteggiò per Clemente VII e poi per Benedetto XIII. Nel 1378 ritornò in Aragona ma, avversato dai lullisti, si dovette rifugiare ad Avignone presso il Pontefice. Qui si dedicò a scrivere, finchè nel 1397, ormai vecchio, potè ritornare in patria.
Inquisitore intrepido e intransigente difensore della verità, dedicò particolarmente le sue energie a combattere gli errori di R. Lullo, la cui dottrina raccolse in articoli e condannò come sospetta di eresia. Scrisse varie opere di carattere agiografico, dogmatico, esegetico, filosofico e polemico, che si conservano ancora tutte manoscritte. Di lui fu edita solo la Vita de B. Dalmazio Moneri, suo maestro di noviziato e la sua opera più importante: Directorium inquisitorum (Barcellona 1503).
E' un manuale per gli inquisitori che Eymerich scrisse, o almeno terminò di scrivere, ad Avignone nel 1376. L'opera fu molto divulgata ed ebbe in seguito varie edizioni. Fr. Pena, nel 1578, a Roma ne curò una seconda edizione, aggiungendovi un vasto commento; in un'altra edizione, nel 1587, vi premise anche un cenno alla vita dell'autore. In seguito fu edita ancora a Venezia 1591, Roma 1597, Venezia 1607.

(Dall' Enciclopedia Cattolica Vol. V - 1950)


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