Assieme al tipico ghigno di Johnny Rotten, l'immagine dei primi Ramones-quella con i quattro finti fratelli in jeans sdruciti, T-shirt, scarpe da tennis e giubbotti di pelle- costituiscono la più venerata delle icone punk, così come il ruolo rivestito da Blitzkrieg Bop, Pinhead o Sheena Is A Punk Rocker non è di minore importanza rispetto a Anarchy in the Uk o No Feelings. A differenza dei Sex Pistols, la cui carriera è stata tanto clamorosa quanto breve, il gruppo americano ha però saputo rendere costante e duraturo il suo successo, superando qualche problema di organico attorno ai due unici elementi stabili(il cantante Jeffrey Hyman e il chitarrista John Cummings, in arte Joey e Johnny) e giungendo all'inevitabile separazione solo dopo più di vent'anni trascorsi per buona parte in tour (quasi 2300 concerti!!!!!!!) e quattordici album di studio. Un traguardo certo non pronosticabile per una band il cui repertorio iniziale comprendeva solo canzoni da tre accordi e due minuti di durata media, scaturite da una bizzarra ma innovativa commistione di pop, rock 'n' roll di scuola '60, surf, imperizia nell'uso degli strumenti e ribellismo giovanile dalle decise inclinazioni ludiche.
Pur affinando la tecnica e pur concependo anche brani più curati nelle architetture e negli arrangiamenti, i Ramones non hanno mai tradito la propria filosofia di fondo, rimanendo fedeli al trinomio energia-melodia-divertimento messo in pratica fin dai loro primi passi in quel di Forest Hill, NewYork, e quindi sul celebre palco del CBGB's. Ecco dunque che il quartetto così consacratosi, diventa un punto di riferimento per svariate generazioni e un modello stilistico imitato più o meno fedelmente da migliaia di musicisti di area punk e hardcore.
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