Freddie Mercury nasce a Zanzibar il 5 Settembre 1946. Il suo vero nome è Frederick Bulsara, figlio di Bimi e Jer, rispettivamente padre e madre dell'artista.
É il 1959 quando Freddie si trasferisce in Inghilterra assieme ai genitori e alla sorella Kashmira. La sua abitazione si trova nelle immediate vicinanze dell'appartamento della famiglia May. Passeranno ancora alcuni anni, però, prima che Brian e Freddie si conoscano.
Nel 1966 Freddie si iscrive all' Ealing College Of Art e di qui inizia la sua piccola carriera di disegnatore. Piccola carriera che però riesce a trovare un meritato sfogo alcuni anni dopo, su un pugno di copertine degli album dell'ancora inesistente gruppo musicale noto come: Queen.
Nel 1970 Freddie e Brian iniziano a suonare assieme. May suona la chitarra. Freddie, oltre a cantare, suona le tastiere e il pianoforte.
Suonando in gruppi separati fin dall'adolescenza, nel 1973 ecco che Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon esordiscono con un Album che ha volutamente il nome del gruppo: Queen.
Per quasi vent'anni il gruppo rimane unito. Gli album vengono pubblicati con una cadenza quasi annuale, e con la stessa cadenza vengono sovrastate le classifiche di tutto il mondo.
Critica e successo accompagnano il gruppo fino alla notte tra il 24 e il 25 Novembre del 1991, quando la vita di Freddie cessa per una polmonite resa letale dal virus HIV. Televisione e stampa azzardano ipotesi sul presunto contagio già da anni, ma sono i componenti del gruppo e la casa discografica a smentire continuamente. La mattina del 25 Novembre radio e televisione sono i primi a dare l'annuncio della morte del cantante.
É subito notizia, ma alcuni giorni dopo, al funerale, le telecamere sono spente. In pochi assistono alla cerimonia, sono per lo più amici o colleghi.
La morte di Freddie non avviene invano. Fino al 1991 l'AIDS era considerato come la malattia che contagia gli "altri". Non se ne parlava molto. Anche le ricerche andavano a rilento, un po' per il numero ancora relativamente basso di casi, un po' perché i fondi scarseggiavano, ma la scarsa informazione ha fatto più di una vittima. Freddie è la più eclatante.
Da quando il mondo capisce che anche un uomo creduto immortale, un mito e, soprattutto, un uomo ricco può morire di questa malattia, che non si tratta di un virus che si prende semplicemente vivendo in quartieri malfamati o dormendo sotto i ponti assieme ai topi e agli scarafaggi allora inizia il timore. L'uso di contraccettivi, finora utilizzati quasi esclusivamente per il controllo delle nascite, diventa un obbligo per chiunque, omosessuali o etero. Per i tossicodipendenti, inoltre, è un rischio di enormi dimensioni l'utilizzo di siringhe non sterilizzate ed è subito grande la campagna di sensibilizzazione e l'installazione di distributori automatici per le strade.
La speranza è l'ultima a morire. Freddie muore lottando. Lo dimostra la sua dimora in Inghilterra, trasformata in clinica e presa d'assalto ogni giorno da medici e infermieri. Fino alla fine il segreto è tra le mura di quella casa. Ne esce di colpo, quando ormai è tutto finito.