PUNK E CADAVERI ECCELLENTI

"Questo è il nostro sangue. Analizzatelo e forse capirete quali sono i nostri bisogni". questa frase è stata una delle risposte date dal movimento dei punk anarchici milanesi all'iniziativa del meeting convegno organizzato dal comune di Milano e dal centro studi e ricerche su devianza ed emarginazione. Questa iniziativa deve essere, nell'intenzione degli organizzatori, un momento spettacolare della vita cittadina, in cui si sarebbero messe a confronto le varie realtà giovanili degli anni 80 e discussi i risultati della ricerca sull' argomento commissionata proprio dalla regione Lombardia.
La contestazione è cominciata quasi subito, alla conferenza stampa di mercoledì 4 aprile che prevedeva, film, videotape, dibattiti, tavole rotonde, concerti, ecc. a supporto dell'iniziativa.
Un numero consistente di punk si è presentato alla sala Affreschi della provincia di Milano: " Noi non vogliamo essere cavie da esperimenti ",  " diversi, asociali fra cui noi, i fenomeni punk, mescolati ad altri sedicenti gruppi con i quali non abbiamo nulla da spartire", " gli individui o gruppi in questione vengono divisi, risucchiati, analizzati, con un metodo tutto dalla parte del potere, e alla fine trasformati in spettacolo e vendutio regalati alla famelica curiosità del pubblico" sono alcuni stralci di un loro volantino diffuso all'occasione. La contestazione continuava poi nel corso della prima tavola rotonda per sfociare in un'occupazione sabato sera, improvvisata in non violenta;  occupazione che è continuata domenica con video e concerti, aprendo una grossa discussione negli ambiti giovanili milanesi e suscitando una notevole risonanza sulla stampa.
Un sistema politico capitalista e le metropoli possono essere governate solo a condizione che i il potere politico, economico e religioso, siano in grado di poter controllare, conoscere, analizzare, sotto tutti gli aspetti, i vari comportamenti sociali, i loro valori e i loro bisogni, pena la perdita di capacità di prevenire i conflitti sociali e la perdita di potere stesso.
Questo il senso e lo scopo del seminario, della ricerca condotta da vari sociologhi, per conto del comune di Milano. Ogni realtà, ogni epoca o generazione  vede sorgere al suo interno vari comportamenti, valori che si pongono direttamente in contrasto con la realtà presente. Questi contrasti o rotture nascono dal bisogno profondo di ognuno di essere libero, di poter determinare la propria vita, le proprie scelte e di poter decidere di adottare come validi solo quei valori che fanno riferimento ai nostri desideri ed aspirazioni, in base a le proprie conoscenze ed esperienze.
in una realtà metropolitana, come quella milanese, le possibilità di trasformazione, di cambiamento, sono costanti e veloci: le contraddizioni più acute e laceranti; la perdita di socialità, di appartenenza alla famiglia, alla parentela e alla lavoro é reale.
La rivolta delle nuove generazioni punk non appartiene alla devianza, perché questa é tutta iscritta nel sistema attuale e può  rivestirne in parte un aspetto ( come per ognuno di noi).
I punk, come molti altri raggruppamenti di, rappresentano la continuazione di quella grande utopia dell'impossibile, dell'uscire dalle regole del gioco, dalla massificazione, dalla codificazione ed alienazione che sono le regole del sistema stesso. Il sangue offerto ai vari specialisti appartiene ad un rituale, alla forma  sacrificale che ha accompagnato la storia dell'uomo  nella sua lotta contro il dominio.
Alleghiamo di seguito il  volantino diffuso nel corso della contestazione-occupazione:


1° volantino
Quanti zombi assisteranno alla parata preparata dai cadaveri eccellenti?
Una settimana di mostre, films, dibattiti (soldi spesi) per arrivare a cosa? Questa ennesima truffa organizzata dall’assessorato provinciale ai servizi socioculturali con la partecipazione di un gruppo di studio commissionato  dal Centro Studi e Ricerche sulla Devianza ed Emarginazione, si inseriscono nell’ormai interminabile filone demenziale che degli idioti visionari quali giornalisti, psicoanalisti, sociologhi ecc. si ostinano a chiamare studio sulle bande giovanili (?). E quella che chiamiamo truffa vorremmo specificare che e’ addirittura a doppio senso.
Da una parte gli eterni truffati, le cavie da esperimento, i diversi, asociali fra cui noi, i fenomeni punk, mescolati ad altri sedicenti gruppi coi quali non abbiamo nulla da spartire. Dall’altro gli spettatori che nella loro ingenua incoscienza si bevono un mare di cazzate trasmesse loro come verità o quanto meno informazione.
Un meccanismo questo troppo usuale in questa società di merda . Gli individui o gruppi in questione vengono divisi, risucchiati, analizzati, con un metodo tutto della parte del potere, e alla fine trasformati in spettacolo e venduti e relegati alla famelica curiosità del pubblico. Noi tutto questo lo abbiamo già visto in una storia che è dietro di noi, sappiamo che chi si vende è ben accetto mentre chi è irriducibile è criminalizzato.
Siamo anche coscienti di aver creato un nuovo stile, che epurato dai reali elementi di liberazione può diventare una moda, di aver creato una cultura, contro quella imposta, ma non troppo diversa e dirompente perché gli aguzzini lascino che si diffonda fuori dal loro controllo.
Ma noi sappiamo anche che non abbiamo bisogno della loro fottuta assistenza, siamo in grado di comunicare autonomamente anche se con tutti i problemi reali che loro non hammo (perché hanno possibilità e soldi) e che noi invece abbiamo.
Ma quando la nostra comunicazione libertaria comincia a dare troppo fastidio costruiscono, producono ostacoli che si pongono davanti a noi come sbarre di una prigione, quando usciamo dagli schemi da loro fissati ...
*      *
Ma quale banda? Ma quale spettacolarità?? Siamo noi, i punks e creature simili, anarchici che nei termini e nei tempi che noi riconosciamo come nostri, controinformiamo sulle nostre attività e diffondiamo il nostro messggio di liberazione totale invitando ad unirsi in gruppi autogestiti antagonisti allo stato del grigiore.
I Punk/Attivi Virusiani

2° volantino

LA NOTTE DELL’ANARCHIA (la prima e non l’ultima)
Sabato sera abbiamo occupato il teatro di Porta Romana. Questa è una provocazione; da una parte in opposizione al convegno/buffonata sulle bande spettacolari giovanili e dall’altra parte un invito a tutti a prendere posizione sul problema degli spazi negati ai giovani di Milano.
L’occupazione è stata improvvisata e non violenta e subito si è instaurato un ottimo rapporto con i lavoratori del teatro..
Da questa azione spontanea è nata una situazione divertente e di crescita.
Durante la notte sono stati proiettati video (Raggae, Contro la guerra in Libano, Situazione Berlinese, Carcere di Voghera) alternati ad interventi dei presenti su qualsiasi argomento, a musica e tutto questo mantenendo un contatto diretto con Radio Popolare ... Alla faccia di chi dice che senza organizzazione niente è possibile. Noi infatti crediamo alla possibilità di riprendersi la propria vita e di autogestire i  propri bisogni ....
Per fare questo:
ABBIAMO BISOGNO DI SPAZI
E tanto è grande in noi tale necessità che siamo disposti a prenderceli!!! Se ci verranno negati.
Oggi domenica 8 aprile il teatro occupato di Porta Romana è ancora autogestito da tutti i giovani che vogliono intervenire. E propone: videotape di nostra produzione - Una assemblea il pomeriggio e a partire dalle ore 16  - un concerto con molti gruppi musicali che partecipano attivamente all’occupazione.
Gli occupanti del teatro: Virus collettivo punx anarchici (punk attivi/virusiani) - quelli di "FAME"- AMEN darkzine - S.D.M San Giuliano - T.V.O.R. - P.I.S. - Marginopoli - Valvola di Vercelli - la notturana di Radio Popolare - Comitato di Lotta  di Via Savona - Individualità della Giugla di Bari e delle Tribu Liberate di Bergamo - e moltissimi altri.
Ringraziamo tutti quelli solidali  con noi in questa lotta di liberazione
 
 


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