The REAL Poetry!


The songs of Luigi Salerno are a form of poetry, a set of words and music that, with his peculiar voice, involve the listener in a world of relaxing atmospheres. Here there are four examples:

Prendimi

Il carro del mio tempo

Rosso Regina

Girano le palle



ROSSO REGINA
(Words and Music: Luigi Salerno)

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Rosso Regina

La regina del bar rosso lei ha sempre il fuoco addosso ed il pazzo è bell'entrato, la regina l'ha guardato, con lo sguardo fulminato.
Per favore signorina un caffè mezza bustina, qualche soldo per il flipper scaricar adrenalina la mia mente che è contorta da una statica realtà.
Tra sudore, fumo e inganni lo deridono i tiranni che son lì dalla mattina, sanno tutto, impicci e imbrogli, fan girar le carte e gli anni ed il pazzo per cantar.

        Io pazzo non sono ma sono un bell'uomo, quante dame ai miei piedi, quante sono le lady;
io pazzo non sono, rifiuto il mio tempo e mi butto stravolto, batto sereno e rifioro col tempo.
Ma pazzo vi giuro non sono davvero, vabbé un po' distratto ma mica per questo dovrei essere matto; io pazzo non sono ma sono un brav'uomo, conosco a memoria le vie del paese le regole appese all'entrata del bar.

Mia regina del bar rosso, io ti salto addosso al dorso e ti prendo la patassa, la mia mente si sconquassa mi traballa come un vecchio.
Benvestita tra i riflessi lei si muove a fianchi e gesti, con la gonna sempre corta ed il pizzo dei merletti passi corti, fianchi larghi.
E continuano i presenti, lo salutan tutti quanti, una pacca sulla spalla, una spinta un tira e molla come fosse una zampogna e lui ingrugnito nel cantar.

Io pazzo non sono ma sono un bell'uomo, quante dame ai miei piedi, quante sono le lady;
io pazzo non sono, rifiuto il mio tempo e mi butto stravolto, batto sereno e rifioro col tempo.
Ma pazzo vi giuro non sono davvero, vabbé un po' distratto ma mica per questo dovrei essere matto; io pazzo non sono ma sono un brav'uomo, conosco a memoria le vie del paese le regole appese all'entrata del bar.

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IL CARRO DEL MIO TEMPO
(Words and Music: Luigi Salerno)

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Il carro del mio tempo

Intanto il tempo muore, muore la speranza di poterti stringere più forte;
il vento trascina la sera.
Si attaccano agli ombrelli le povere fioraie, si spegne il mio sorriso; col viale è giorno ormai.
Ma il carro del mio tempo è prigioniero di ricordi e sentimenti, non ho più scuse, sai, per incontrarti sola con quegli sguardi tristi non dovrò più pensarti.

E dire che volevo amarti solamente ma amare per davvero non è da tutti i giorni;
ma a te cos'è che importa, ora che hai vinto tu non dovrò più pensarti, sono io che vado giù.

E intanto è inverno fuori è freddo non ci sono fiori a regalar colori, gli incontri son dentro i locali.
Si inventano gli allori cercando di non far capire che son delusioni;
il vento continua a trainare.
Ma il carro del mio tempo va piano però c'è: non dovrò più pensarti e penserò più a me

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GIRANO LE PALLE
(Words and Music: Luigi Salerno)

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Girano le palle

Girano le stelle girano anche quelle
girano le palle girano veloci
Tutto il mondo gira, come sulla giostra;
sparo prima io così continuo la mia mossa.

Girano le voci, delle voci strane, sulla morte certa, della vita meno.
Girano le ruote del mio motorino che mono* sulla ruota,
questa volta ce l'ho fatta.

        Gira qui che conosco un posticino
        possiamo star vicino, io e te, mano nella mano.
        Girano così queste giornate vuote
        gli spiedi, i giochi dei criceti; girano i segreti delle donne.

Gira la fortuna, io non l'ho mai vista, giran le lancette per segnare il tempo;
gira la sottana dentro un ballo svelto e girano i miei occhi perché sotto ho visto tutto.

Girano gli amici; girano per strada
chissà dove vanno, forse verso il mare,
dove l'acqua è fresca si può respirare;
e tra le mani sabbia, almeno un sogno da inseguire.

        Gira qui che conosco un posticino
        possiamo star vicino, io e te, mano nella mano.
        Girano così queste giornate vuote
        gli spiedi, i giochi dei criceti; girano i segreti delle donne.

Girano i pensieri girano scontrosi
girano le carte, sfidano la sorte;
gira la ragione e ce l'hanno tutti,
chi avrà sbagliato certo non si prenderà la colpa.

        Gira qui che conosco un posticino
        possiamo star vicino, io e te, mano nella mano.
        Girano così queste giornate vuote
        gli spiedi, i giochi dei criceti; girano i segreti delle donne.
        Ma gira qui che conosco un posticino, vedrai,
        possiamo bere vino e poi qui non c'è casino.
        Girano così gli accordi in sol minore
        e sì gli amanti al buio come evasi.
        Girano le palle più veloci.

* mono = impennare, far andare il motorino con la ruota anteriore alzata.

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PRENDIMI
(Words and Music: Luigi Salerno)

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Prendimi

Guardami son io, io vorrei però, non riesco a dirtelo;
quando vuoi son qui, pronto a vivere, anima piccola.

Come potrei mai esser come vuoi
tu non parli e non mi guardi mai.

Prendimi
Nascondimi nei tuoi pensieri limpidi
pronto a diventar ciò che desideri
sono contento quando tu mi ascolti sai.
Cercami
dentro una passione senza limiti
passa come un attimo di vita che...
hai già vissuto e non ricordi bene e poi...
...Dimentichi
è risaputo che colui che è instabile
perde la sua guerra ed è più facile
per chi non ama vincere.        

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