Storia |
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Venezuela
Stato (República de Venezuela) dell'America Meridionale. Superficie:
912.050 km2. Popolazione: 19.406.000 ab. Capitale: Caracas. Lingua: spagnolo.
Religione: in prevalenza cattolica. Unità monetaria: il bolívar.
Confini: è bagnato a nord dal Mare delle Antille, a nord-est dall'Oceano
Atlantico e confina a ovest con la Colombia, a sud col Brasile, a est con
la Guayana. Ordinamento: Repubblica federale di tipo presidenziale. GEOGRAFIA
Al margine nordoccidentale del territorio sono le estreme propaggini settentrionali
del sistema andino, articolate in due catene: la Sierra de Perijá
e la Cordigliera di Mérida (Pico Bolívar, 5007 m). Tra i
due rilievi si apre la vasta depressione di Maracaibo, occupata dall'ampia
laguna omonima. Al centro del Paese si estende una vastissima regione di
basseterre, i llanos dell'Orinoco, ricoperti dalla savana. Tutto il settore
meridionale del Paese è rappresentato da una zona di alteterre,
parte del massiccio della Guayana. Il grande collettore del Venezuela è
il Río Orinoco, che nasce al confine meridionale del Paese e tributa
all'Oceano Atlantico. Il clima è caldo-umido. La popolazione si
concentra sulla fascia costiera o lungo i principali corsi d'acqua. I porti
più attivi sono Maracaibo, Puerto Cabello, La Guaira, Cabimas. Altre
città sono: Mérida, Trujillo, Barquisimeto, Valencia, Ciudad
Bolívar. L'economia venezuelana ha subito, nel corso degli ultimi
decenni, grandi trasformazioni grazie alla valorizzazione delle sue grandi
risorse petrolifere.
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Per
il petrolio greggio, infatti, il Venezuela è uno dei maggiori produttori
mondiali. In passato l'economia era fondata sull'agricoltura di piantagione
(banane, cacao, canna da zucchero e caffè erano i prodotti principali).
A partire dal secondo conflitto mondiale e per opera delle grandi compagnie
statunitensi, è stata invece potenziata al massimo la produzione
del petrolio e del gas naturale. Attivi sono anche i settori della siderurgia
e della metallica, alimentati dalle miniere di El Pao e Cerro Bolívar.
Discreti anche i giacimenti di manganese, zolfo e fosfati. Altre industrie
sono quelle metalmeccaniche, alimentari, tessili, dell'abbigliamento, cartarie,
vetrarie, del cemento, chimiche, del tabacco.
STORIA Scoperto da C. Colombo nel 1498, il Venezuela deve il proprio nome ad Amerigo Vespucci e ad Alonso de Ojeda. Esplorato e colonizzato da numerosi conquistadores spagnoli, il territorio divenne Capitanía General nel 1717 e fu quindi inquadrato nel vicereame della Nuova Granada, che comprendeva la Colombia e l'Ecuador. Il movimento indipendentistico, originatosi nel 1811, si sviluppò nel quadro delle gesta di S. Bolívar e della costituzione della Grande Colombia, che interessò i territori del Venezuela nel 1821. La nuova entità si sciolse nel 1830 e da essa presero vita, come Stati indipendenti, le tre nazioni che la componevano. Seguì un periodo di contrasti tra fazioni interne e quindi di dittature militari, che grazie anche ai proventi dei ricchi giacimenti petroliferi scoperti a inizio del sec. XX, tra il 1908 e il 1935 operarono una profonda modernizzazione delle strutture nazionali. Nel 1948, dopo una parentesi democratica durata tre anni, ascese al potere il generale M. Pérez Jiménez, che vi rimase fino al 23 gennaio 1958, quando venne rovesciato da una nuova rivoluzione popolare. Il 7 dicembre dello stesso anno fu eletto presidente (per la seconda volta) il socialista R. Betancourt, che nel 1961 reintroduceva la legalità istituzionale; negli anni successivi ciò permise l'alternanza al potere dei due partiti socialdemocratico e cristiano-sociale. La fine degli anni Ottanta ha visto un deciso peggioramento della situazione economica del Paese, con gravi disagi per la popolazione e scoppio di tumulti che nel 1989 hanno portato il governo di C. A. Pérez a sospendere la Costituzione per ragioni di ordine pubblico. Accusato di corruzione, nel 1993 Pérez è stato deposto, e in sua vece è stato eletto il generale R. Caldera Rodriguez, sociale-cristiana. Questi si trovava ad affrontare una crisi economica senza precedenti costringendolo nel 1994 a sospendere le libertà individuali per circa un anno allo scopo di limitare la corruzione dilagante. Nonostante tutto la situzione non è apparsa migliorata , ma durante tutto il 1995 si sono avute numerose manifestazioni di disaffezione nei confronti del governo. |
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