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Savoca - festa di Santa Lucia 2001



Chiesa di San Nicolò La processione in onore di Santa Lucia avviene la seconda domenica del mese di agosto, ormai praticamente ogni anno. Come da tradizione parte dalla chiesa dedicata a San Nicolò. Una bambina dell'età di circa sei anni, che impersona la santa viene portata a spalla da un uomo. La bambina tiene lo sguardo assente o chino per non lasciarsi distrarre da tutto quello che la circonda, strige tra le mani un ramo di palma a simbolo del suo martirio e un capo di una lunga corda che all'altro capo è legata al giogo di due buoi. I buoi - [2001-08-12] Le due bestie, addobbate con nastri di vari colori, sono condotte da un bovaro che siede sul loro giogo e procedono lentamente avanti alla santa. Nella processione, la santa è anche preceduta da un folto numero di giudei, nome con cui vengono chiamati dal popolo coloro che rappresentano gli uomini del prefetto romano Pascasio. Questi indossano vesti sgargianti dai colori giallo o porpora e tengono un elmo in testa. I romani (in primo piano) e S. Lucia (sullo sfondo) - [2001-08-12] Aggrappati alla corda inscenano l'atto di tirarla aiutando i buoi nel tentativo di smuovere la santa. Fingendo di tirare con tutte le loro forze, mentre camminano sbandano ora da un lato ora dall'altro, tenendo in movimento la folla degli spettatori, accalcati ai lati della strada nel tentativo di scansarli. Nella foto a fianco vediamo i soldati romani, in primo piano, e sullo sfondo a sinistra la bambina che impersona la santa, durante i festeggiamenti del 2001.
Ma il personaggio che più di tutti anima la scena è 'u diavulazzu, in scena già dal sabato pomeriggio con l'apertura dei solenni festeggiamenti: una sorta di buffone vestito con un abito rosso e in viso una maschera lignea di mirabile fattura, datata del '400, di autore ignoto. Quest'uomo porta una cintura a cui sono legati dei campanacci che mentre si muove avvertono sonoramente della sua presenza; tiene in mano 'u croccu, un lungo bastone di legno con alla sommità cinque punte ricurve all'indietro.
'U diavulazzu - [2001-08-12]'U diavulazzu si muove instancabilmente e senza sosta, ora correndo ora saltellando, lungo la strada della processione avanti e dietro, agitando il bastone per spaventare la folla che assiste alla manifestazione, intrufolandosi tra questa che al suo passaggio fa il vuoto per scansarlo, tornando indietro per tentare la santa con il suo fare da buffone per cercare di distrarla dal suo stato assorto, quindi raggiungendo i giudei per incitarli a tirare con più forza.
La processione, come vediamo nell'ultima foto di questa pagina, si snoda per le vie del paese di Savoca e dura un pomeriggio intero. Si conclude al convento dei cappuccini, quando poco prima di raggiungerlo il bovaro stimola con un pungolo i buoi alla corsa. La Lucia invece rimane ferma sulle spalle dell'uomo che la porta a spalla, perché come narra la storia, non riuscendo a tirare la santa la corda si spezzò. I giudei sorpresi dall'improvvisa rottura della corda che tiravano anch'essi cadono in terra travolti e poi si disperdono disordinatamente tra la folla.

Festeggiamenti S. Lucia - [2001-08-12]


Filippo Spadaro, 12 Agosto 2001.




Pagina aggiornata il 12 agosto 2001. Autore e Programmatore: fspadaro@tin.it
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