ABU SIMBEL
Si trova 280 km a sud di Assuan e 210 km a sud del Tropico del Cancro, in territorio nubiano.
Il nome potrebbe derivare da quello di un villaggio sommerso o da un padre che ha fondato un monastero ( abu in arabo significa padre).
Vi si possono ammirare i templi di Ramses II e di Nefertari sua moglie.
I templi sorgevano sulla sponda occidentale del Nilo ed erano scavati nella roccia. La sabbia del deserto li ricoprì, nel 1813 lo svizzero Alloding ne rilevò la presenza, ma fu un italiano, il padovano Belzoni, a riportarli alla luce nel 1817.
Dopo la costruzione della diga di Assuan rischiavano di venire sommersi dalle acque del Lago Nasser. All'inizio si pensava di isolarli con un cassone di acciaio, ma, intervenuta l'UNESCO, si decise di segarli e ricostruirli 64 m più in alto, secondo il progetto svedese. Prima però si coprì di sabbia la facciata per proteggerla dall'innalzamento delle acque, si costruirono rampe all'interno per proteggere pareti e colonne dalla caduta delle pietre e si spianò la roccia che li sormontava.
I lavori iniziarono nel 1963 e terminarono nel 1968, nell'anno seguente si costruì al di sopra dei templi una cupola di cemento armato, alta 37 m e con un diametro di 71 m, per mantenere intatto l'aspetto originario e per garantire stabilità alla costruzione.
Cinque paesi hanno partecipato all'impresa: Italia, Germania, Francia, Svezia ed Egitto; la spesa di quarantun mila dollari è stata sostenuta per un terzo dall'Egitto, per un terzo dagli altri quattro paesi e per un terzo dagli USA, che hanno ricevuto in regalo dall'Egitto il tempio nubiano di Dardum, segato e rimontato in USA.
Ramses II ha lasciato molte testimonianze della sua presenza in Nubia e questi templi sono certamente i più famosi.
I nubiani, ad ogni cambio di dinastia, cercavano di ottenere l'autonomia dall'Egitto, perciò ogni faraone, appena salito al trono, organizzava una campagna militare contro ila Nubia per riaffermare la sua autorità.
Ramses aveva molte ragioni per costruire templi in Nubia: