Sono insieme contento e triste di essere qui... a volte è quasi meglio viaggiare che arrivare

Robert M. Pirsig, "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"

 
Dove andiamo?
Non so, ma bisogna andare

Jack Kerouac, "Sulla strada"

 

Possedere una bicicletta e lasciarla languire in cantina è come possedere la lampada di Aladino senza strofinarla

Didier Tronchet, "Piccolo trattato di Ciclosofia"
 
Il piacere della bicicletta è lo stesso della libertà, forse meglio di una liberazione, andarsene ovunque, ad ogni momento, arrestandosi alla prima velleità di un capriccio… siamo soli senza nemmeno il contatto con la terra, che le nostre ruote sfiorano appena, quasi in balia del vento, contro il quale lottiamo come un uccello. Non è il viaggio o la sua economia nel compierlo che ci soddisfa, ma la facoltà appunto d'interromperlo e di mutarlo, quella poesia istintiva di una improvvisazione spensierata, mentre una forza orgogliosa ci gonfia il cuore di sentirci così liberi
Alfredo Oriani
in occasione di un suo viaggio in bicicletta nel 1918 tra l´Emilia e la Toscana.
Quando cavalco attraverso un villaggio, lo supero velocemente, ma se vado a piedi vedo di più e gli amici mi chiamano nelle loro capanne.
Arrivare velocemente a una meta è raramente un vero guadagno.
L'uomo bianco vuole arrivare sempre in fretta.
La maggior parte delle sue macchine serve unicamente allo scopo di raggiungere velocemente un posto...
E così attraversa correndo la sua vita, senza pace, disimpara il piacere di camminare e vagabondare, di muoversi contento verso la meta che ci viene incontro e che non cerchiamo.
Dai Discorsi del Capo Tuiavii di Tiavea delle Isole Samoa ai fratelli polinesiani, dopo il ritorno da un suo viaggio in Europa effettuato durante gli anni venti.
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