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di Giacomo fig. 1 |
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bibl. Nota (1) |
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(493 - 526). Teodorico, soprannominato "Amale" e di stirpe regale, nacque nel 457, fu allevato come ostaggio alla corte di Costantinopoli e rimandato a sedici anni in patria, che allora comprendeva parte della Pannonia e della Mesia (una stretta fascia di terre delimitata a Nord dal Danubio che si estendeva dal Centro Europa al Mar Nero). Due anni dopo, alla morte di Teodomiro, fu eletto dai Goti come successore e contrasse alleanza con l'imperatore Zenone che lo fece console nel 484 e l'adottò alla maniera dei barbari. Autorizzato da Zenone e alla testa d'un esercito di Goti, partì nel 458 durante l'autunno, varcò le Alpi, battè Odoacre e lo inseguì a Ravenna. Dopo averlo costretto a capitolare, mancò alla parola data e lo fece assassinare, proclamandosi re d'Italia; fu riconosciuto in questo ruolo da Anastasio, dal Papa, oltre che dal Senato e dal popolo romano. Teodorico morì a Ravenna il 30 agosto 526, lasciando una figlia di nome Amalasunta che vuol dire "Vergine degli Amali" e sposata a Euderico, morto prima del suocero.
Tra le monete d'argento o di rame di Teodorico, alcune mostrano l'effigie di Anastasio, tutte le altre di Giustino 1°(2). Tutte hanno sul rovescio il monogrammo di Teodorico sistemato in modi diversi.
Caratteristiche della moneta di fig.
1:
Peso non specificato; Q
11,5 mm.; metallo argento
Dritto: DNIVSTI
NVSPAVG (3)(4).
Testa diademata di Giustino a destra.
Rovescio: Monogramma di Teodorico
all'interno di una corona d'alloro(5).
In alto una croce.
La moneta è catalogata al n° 5 della nota bibliografica 1 e rappresentata in Pl. XVIII - 5. Un campione presente al British Museum aveva un diametro di 10,2 mm.