Magnus Decentius
351-353 d.C.

Notizie storiche:
Fratello o cugino di Magnenzio, fu da questi, alla morte di Costante, nominato Cesare a Milano nel 351 ed elevato al consolato per l’anno successivo. Magnenzio gli dette il comando della Gallia allo scopo di tenere sotto controllo le tribù germaniche; egli tuttavia fu sconfitto da Chnodomarius, capo degli Alemanni, e da altri barbari. Avendo appreso della morte di Magnenzio in aiuto del quale stava accorrendo, timoroso di cadere nelle mani di Costanzo Cloro, che aveva già sconfitto Magnenzio, ormai circondato dai nemici e senza speranza di fuga, si impiccò a Sens (Francia centrale) nel 353.
 

Caratteristiche:
Peso reale ~3 g; Q~18 mm; h ~1 mm; oricalco; centennionale (peso canonico 3-5 g). Cfr. inv.: 5407 Montenegro o 3934 Sear.

Dritto:
MAG[1] DECENTIUS NOB CAES[2]Testa nuda e busto corazzato a destra. Dietro la testa la lettera G [3]

Rovescio:
VICT DD NN AUG ET CAES[4] Due Vittorie in piedi di fronte reggono una corona d’alloro nella quale si legge VOT V MULT X [5]. In esergo l’indicativo della zecca, AS[6].
 
 


[1] Magnus.
[2] Il titolo di Nobilis Caesar fu conferito per la prima volta a Filippo il giovane (247 d.C.) e successivamente ai principi non associati al governo dell’impero, come pure a coloro ai quali gli imperatori delegavano l’amministrazione degli affari di stato. Lo stile di Nob. C. lo troviamo sulle monete imperiali a partire da Erennio (249), sino a Giuliano II (355).<
[3] Il cui significato non è chiaro (firma del monetiere o identificativo della serie monetale?).
[4] Victoriae Dominorum Nostrorum Augusti et Caesaris.
[5] Votis Quinquennalibus Multis Decennalibus. In occasione dei voti solenni che si formulavano il tre di gennaio per la salute degli imperatori.
[6] Probabilmente da intendersi: A, Arelate (Arles - Francia); S, (Secunda) 2^ officina.
 
 


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