Galatina | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Galatina è un importante centro del Salento, situato a circa 20 Km. dal capoluogo; del suo comprensorio fanno parte anche le frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara. Molte dispute sono sorte sulle sue origini e a tutt'oggi si possono formulare solo ipotesi. Alcuni studiosi affermano che a fondarla fu Vidomaro, condottiero dei Galli, altri asseriscono che la sua nascita si deve ai Tessali e che il toponimo deriva da Galatena, loro città di provenienza. Qualcuno azzarda il nome di Galata, figlia di Teseo, qualcun' altro quello dell'ateniese Lizio Idomeneo. Nel corso dei secoli, la cittadina è appartenuta a diversi Signori, fu quindi, accorpata alla contea di Soleto e ne seguì per molto tempo le sorti. L'economia cittadina è basata sull'agricoltura che vede una buona produzione d'olio, vino e tabacco. Ben sviluppato è anche l'artigianato che si basa sulla lavorazione del cuoio, del ferro, della ceramica e sul ricamo. L'industria è presente con imponenti cementifici e stabilimenti tipografici. A Galatina vi sono diverse chiese belle, antiche e trasudanti di storia da ogni pietra di cui sono composte; di grande interesse quella di Santa Caterina d'Alessandria che è uno dei pochi, rari esempi di stile gotico di tutto il Salento, fu fatta costruire da Raimondello Orsini del Balzo intorno al 1384 e terminata nel 1391 per volontà del figlio Gian Antonio. Di stile barocco è invece la chiesa di San Pietro e Paolo che sfoggia una maestosa facciata d'ineguagliabile bellezza. Molto nota è anche la chiesetta di San Paolo, dove ogni anno si riuniscono i "tarantati" che qui danzano sulle note di una musica sfrenata ed incalzante, fino all'esaurimento fisico; un fenomeno, questo, tuttora sospeso tra isterismo e antichi rituali di origine magica. Galatina ha dato i natali a molti personaggi illustri, tra questi i pittori Mosè Lillo e Gioacchino Toma, lo scultore Gaetano Martinez e il filosofo Pietro Siciliani. Patroni di Galatina sono i Santi Pietro e Paolo, i loro festeggiamenti si tengono il 27, 28, 29 Giugno. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Entrambi hanno lasciato segni tangibili della loro sosta nel paese. San Paolo, fu ospite di un abitante di Galatina e, grato per l'accoglienza, diede all'uomo ed ai suoi discendenti il potere di guarire tutte le persone che, morse dalla tarantola (piccolo ragnetto dal morso velenoso ma non mortale) a loro si rivolgevano. E' assolutamente documentata, anche la visita a Galatina di S. Pietro apostolo, che qui si fermò reduce dal viaggio in Antiochia nel 42 dopo Cristo. Per ricordare l'avvenimento i Galatinesi gli dedicarono la chiesa Madre e, per un certo periodo, cambiarono anche il nome del paese, chiamandolo San Pietro in Galatina. Nella chiesa Matrice è tuttora conservata la pietra sulla quale il Santo riposò le sue stanche membra. Gli abitanti del paese vengono soprannominati "Cuccuasci" (nel dialetto locale cuccuascia è la civetta), ironizzando sopra una peculiarità del loro carattere, quella cìòè, di essere creduloni. I galatinesi sono chiamati anche "Carzi larghi" (spacconi). Sempre più importanza a livello nazionale assume l'annuale Fiera dell'Artigianato che da qualche anno ha un suo quartiere fieristico. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Vincenzo Marzano
emarzano@hotmail.com
Date Last Modified: 18/09/98
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