Maglie | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Maglie, grosso centro del Salento, è posta al centro del nodo stradale che collega i numerosi paesi del Capo ed è perciò considerato capoluogo in pectore del basso Salento. La principale attività economica del paese è l'agricoltura, che ha, fra l'altro, creato un notevole indotto di piccole e medie industùc dedite alla trasformazione dei prodotti. Sono presenti altresì diverse imprese artigianali che occupano maestranze locali; rinomatissima quella dei merletti a "punta d'ago" e dei ricami, per la quale, Maglie si è meritato il titolo di "Burano del Salento". Sono presenti anche diversi mobilifici, alcune aziende di confezioni, artigiani che lavorano il ferro battuto, altri che producono bellissimi cestelli di giunco. Ha una piccola frazione: Morigino. Maglie nacque attorno al IX secolo dall'unificazione di tre casali vicini; San Basilio, Sant'Eligio, San Vito; più tardi, i greci, che n'erano diventati padroni, costruirono tre torri a difesa degli abitanti. La sicurezza che queste offrivano, permise il popolamento e l'urbanizzazione della zona. Durante il dominio dei Normanni diventò parte integrante della Contea di Lecce; nel 1190 Tancredi d'Altavilla la diede, come feudo, ad Evangelista Lubello Successivamente passò ai Maresgallo, ai Carrera, ai Prati di Arnesano ed infine ai Capece. Da rimarcare che, alle fortune ed allo sviluppo di Maglie hanno contribuito essenzialmente quattro donne: Concetta Annesi Girolama e Francesca Capece, Michela Tamborrino; Quest'ultima fu l'istitutrice della grand'opera dell'Ospedale. Maglie è una cittadina caratterizzata da un dedalo di stradine su cui si affacciano portici, portali, palazzi e chiesette di grande valore artistico. Degno di menzione è il settecentesco Palazzo Capece, in piazza Municipio. Molto belle sono la Chiesa di San Nicola, col suo alto campanile simile a quello di Lecce e la piccola Chiesa della Madonna delle Grazie che presenta un portale in stile barocco. Da visitare, il Museo Paleontologico dove sono raccolti e classificati fossili di animali preistorici. Vasta attività culturale svolge il Gruppo Speleologico, i cui: componenti hanno scoperto la grotta di Porto Badisco. Gli abitanti di Maglie sono chiamati "passari" (passeri) sinonimo di semplicioni. I magliesi erano tormentati proprio da uccelli, che nidificavano nella zona e rappresentavano un costante pericolo per i raccolti per questo motivo cercavano di studiare sempre nuovi metodi d difesa, ma invano. I ripetuti insuccessi avevano dato la motivaziono per il sarcastico nomignolo. Patrono di Maglie è Se Nicola, i cui festeggiamenti si tengono il 9 maggio. San Nicola è soprattutto il protettore delle ragazze in cerca d. marito; lo conferma anche Dante nel XX canto del Purgatorio Sicuramente moltissime zitelle si saranno maritate per intercessione del Santo, ma niente è mai trapelato su questo, proprio per lascontata e naturale riservatezza delle donzelle. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sul territorio di Maglie vi
sono diverse testimonianze megalitiche risalenti all'età
del bronzo: Il Dolmen Canali, sito sulla strada per Collepasso in contrada Monteroni. E' formato da quattro lastre monolitiche alte cm. 100 che sostengono una lastra di copertura, oggi, purtroppo, rotta. Il Dolmen Chianca; si trova sulla via per Scorrano. E formato da tre lastre di cm. 50 su cui poggia una lastra di copertura rotta di m. 2,50x3,80. Il Menhir Calamauri. Si trova sulla SS. 16 andando verso Melpignano, in prossimità dei binari della ferrovia locale; è alto cm. 380 ed ha una base di cm. 25x50, è fortemente inclinato ma ben conservato. Il Menhir Crocemuzza, si trova in contrada Villa Franite, è alto cm. 300, ha una base di cm. 35x45, è ben conservato e presenta diverse incisioni a forma di croce. Il Menhir Spruno, situato in prossimità della tratta ferroviaria Bagnolo-Maglie, è alto 3 metri ed ha una base di cm. 25x50. |
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Vincenzo Marzano
emarzano@hotmail.com
Date Last Modified: 18/09/98
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