ALLUMINIO

Abbiamo già visto, negli articoli sull'alluminotermia, che l'alluminio, in polvere sottile, è in grado di bruciare con notevole produzione di calore e di luce. L'esperienza che proponiamo in questa pagina è una ulteriore conferma della capacità di questo metallo di bruciare in modo spettacolare quando è mescolato in opportuna proporzione con un agente ossidante energico quale il clorato di sodio (NaClO3) o di potassio (KClO3).
ATTENZIONE!!! Questa esperienza è potenzialmente pericolosa, chi desiderasse tentarla tenga presente le seguenti precauzioni: Usare un quantitativo molto piccolo di materiale (attenersi alle indicazioni seguenti), Agire lontano da materiali infiammabili, Mantenere una ragionevole distanza dal punto in cui avviene la reazione. Attenzione anche all'effetto abbagliante della combustione.

Preparazione dell'esperimento: in un mortaio si mescolino accuratamente 1,2g di clorato di sodio con 0,3g di alluminio in polvere sottile (si usi possibilmente una mascherina antipolvere per evitare di inalare la polvere di alluminio).
Si versi la miscela in un piatto di metallo,
si abbia cura di sistemarlo ben lontano da materiali infiammabili!
Per l'accensione si possono usare un paio di fiammiferi accesi sistemati su una bacchetta lunga almeno un metro in modo da poter restare ad una sufficiente distanza dalla reazione. Dopo qualche secondo di contatto con il fuoco dei fiammiferi la miscela prenderà fuoco e brucerà con estrema velocità producendo una luce abbagliante e lanciando intorno scintille infuocate (potete osservare il fenomeno nel filmato). La reazione che si verifica è la seguente:

Al + NaClO3àAlO3 + NaCl

Cioè il clorato di sodio, sostanza comburente, cede il suo ossigeno all'alluminio che brucia con molta energia formando ossido di alluminio. Come sottoprodotto della reazione dal clorato di sodio si forma cloruro di sodio, il comune sale da cucina.

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