Diatomee
Le diatomee o bacillariofite sono alghe unicellulari caratterizzate dall'avere un rivestimento costituito da silice idrata, molto duro e resistente, spesso finemente scolpito, la forma può essere a simmetria centrale, in tal caso si parla di diatomee centriche, tipicamente marine, o allungata, in questo secondo caso si parla di pennate, presenti sia nelle acque marine sia nelle acque dolci.
Nonostante le diatomee siano unicellulari alcune specie formano filamenti costituiti da cellule unite ma indipendenti le une dalle altre.
Varie forme di diatomee si trovano nelle acque di stagni, fontane, laghi, fiumi e torrenti, spesso formano uno strato bruno su pietre sommerse o bagnate da spruzzi d'acqua. Si trovano inoltre sul terreno umido e sulle superfici umide di muschi ed epatiche.
I gusci di diatomee marine accumulandosi in grandi quantità danno origine alla cosiddetta farina fossile impiegata come fine abrasivo.
Attenzione: la classificazione delle diatomee rappresentate nelle immagini non è sicura al 100%, se rilevate errori e siete in grado di correggerli scriveteci!
Synedra Capitata, diatomea comune in acque ricche di sostanze nutritive, lunga da 125 a 500 mm. Foto ripresa a 100 ingrandimenti.
Fragilaria Capucina, diatomea coloniale, le singole cellule si uniscono a palizzata formando filamenti costituiti da centinaia di unità. Comune nelle acque stagnanti e nelle acque dei laghi. Lunghezza delle singole cellule 25-100 mm. Foto ripresa a 400 ingrandimenti.
Amphipleura pellucida, comune sul fondo dei fossi e lungo i litorali di laghi e corsi d'acqua. Lunghezza 80-140 mm. Foto a 200 ingrandimenti.
Cymbella helvetica, diatomea a forma di barca, ben visibile nella foto la struttura a costolature del guscio. Comune nelle acque stagnanti. Lunghezza 40-160 mm. Foto a 400 ingrandimenti.
Amphora Ovalis, diatomea ad anfora, comune tra i detriti o su sostegni fissi, 20 - 140 mm (200 ingrandimenti)
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