DIAVOLETTO DI CARTESIO
Il diavoletto di Cartesio (non so dirvi se sia stato inventato dal noto filosofo e matematico francese del XVII secolo, o se sia stato così chiamato in suo onore...) è un semplice dispositivo per dimostrare gli effetti delle variazioni di pressione.
La sua costruzione è molto semplice: occorre procurarsi prima di tutto una pipetta in materiale plastico come quella riprodotta nell'immagine a lato; una volta che l'avrete tagliate la cannuccia di plastica a circa un centimetro dalla parte che viene compressa per l'aspirazione.
Nel pezzo di cannuccia rimasto si praticano due forellini corrispondenti ed attraverso questi si fa passare un filo di rame cui si attacca un piccolo peso (vanno benissimo per questo scopo i dadi per viti).
A questo punto il nostro diavoletto è pronto, bisogna ora procurarsi un recipiente di vetro alto e piuttosto stretto, si riempie d'acqua fino ad un paio di centimetri dall'orlo e vi si mette il diavoletto, comprimendo la parte superiore si aspira una certa quantità d'acqua, bisogna procedere per tentativi sino a che, per effetto del peso attaccato sotto e dell'acqua aspirata il diavoletto si stabilizzerà in una posizione quasi completamente immersa (solo l'estremità superiore sarà fuori dell'acqua).
Per completare il lavoro il recipiente verrà chiuso con un foglio di gomma (ricavabile da una vecchia camera d'aria) che verrà stretto molto bene attorno all'imboccatura in modo da garantire una tenuta ermetica.
Premendo con un dito sul foglio di gomma che chiude l'imboccatura vedremo il diavoletto affondare lentamente fino al fondo del recipiente per poi risalire quando la pressione cessa.
COME FUNZIONA
: quando si preme sulla chiusura di gomma la pressione si trasmette all'acqua contenuta nel recipiente, questa, essendo incomprimibile (non diminuendo cioè di volume per effetto della pressione) comprime l'aria contenuta nel diavoletto la quale, essendo comprimibile, diminuisce il suo volume e lascia entrare all'interno dell'acqua, la spinta di galleggiamento diminuisce ed il diavoletto affonda.
Quando la pressione cessa l'aria all'interno del diavoletto torna al volume originario e caccia l'acqua che era entrata, la spinta di galleggiamento viene ripristinata ed il diavoletto riemerge.
Potendo regolare con molta precisione il peso e la spinta di galleggiamento si realizzano, in base a questo principio, dei barometri in grado di rilevare le variazioni della pressione atmosferica. Potete vedere un breve filmato che mostra il divoletto in azione.
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