Portare a secco
Accade spesso, durante le attività di laboratorio, di dover portare a secco, o concentrare, una soluzione. Nel caso di una soluzione acquosa in genere si riscalda su di un fornelletto per far evaporare in parte o completamente il liquido; la cosa si fa più complessa quando il solvente è un liquido infiammabile, tossico o maleodorante, o magari tutte e tre le cose assieme. In questo caso è opportuno ricorrere al sistema presentato in questa pagina.
Per prima cosa occorre disporre di una POMPA ASPIRANTE come quella presentata nella relativa pagina.
Si pone il liquido in un recipiente di vetro chiuso con un tappo attraverso il quale passano due tubi di vetro, uno andrà alla pompa aspirante e l'altro sarà aperto all'aria.
Mettendo in azione la pompa si determina una diminuzione di pressione che accelera il processo di evaporazione, la circolazione d'aria asporta il vapore che, giunto alla pompa, è eliminato col getto d'acqua, in questo modo non ci sarà dispersione nell'ambiente.
Questo sistema permette di portare rapidamente a secco soluzioni in acetone, etere, cloroformio, tetracloruro di carbonio, esano ed altri idrocarburi. Più lenta è l'evaporazione di soluzioni in alcool, in questo caso è utile immergere il recipiente in un becher contenente acqua tiepida.
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