Sciogliere il rame

I metalli semi preziosi, rame, argento e mercurio, non vengono, almeno a temperatura ambiente, attaccati dagli acidi ordinari come l'acido solforico e l'acido cloridrico, sono invece attaccati dagli acidi ossidanti come l'acido nitrico in una reazione che si verifica in due fasi: prima si forma l'ossido del metallo e poi questo reagisce con l'acido per dare il corrispondente sale.

Attenzione: se avete a disposizione dell'acido nitrico e volete impiegarlo per sciogliere il rame o uno degli altri metalli sopra indicati, abbiate cura di operare all'aperto o in un ambiente con un buon ricambio d'aria, infatti, nel corso della reazione di ossidazione si sviluppa un gas, ipoazotide o anidride nitroso nitrica, dall'intenso colore arancione, fortemente irritante per le vie respiratorie.

Ancora attenzione: se desiderate effettuare l'esperienza descritta in questa pagina agite in un luogo aperto, il forte odore di cloro che si genera risulta irritante.

Per sciogliere il rame senza utilizzare l'acido nitrico è necessario il seguente materiale:

In una bacinella di vetro o plastica, non di metallo, si mette un grammo di clorato di potassio, si aggiungono 100 cc di acqua calda e si agita sino ad ottenere la soluzione del sale, si immerge nel liquido l'oggetto di rame (o d'argento...) che si desidera sciogliere e poi si versano 10 cc di acido cloridrico.

Un piccolo pezzo di rame si scioglierà in pochi minuti mentre la soluzione, prima incolore, acquisterà colore blu per la formazione di cloruro di rame. Naturalmente se il pezzo di metallo che si vuol far sciogliere è più grande occorrerà aumentare le dosi, mantenendo più o meno inalterate le proporzioni tra i reagenti.

Cosa succede:

Il clorato di potassio, in soluzione acida, libera acido clorico che determina la formazione sulla superficie del rame di uno strato di ossido, questo viene sciolto dall'acido cloridrico con la formazione di cloruro di rame che passa in soluzione.

La reazione come già detto funziona anche con l'argento, in questo caso la soluzione diviene dapprima lattiginosa per la formazione di cloruro d'argento insolubile, alla presenza della luce il cloruro d'argento si decompone rapidamente dando origine ad una sospensione di argento metallico di colore nero.

Se volete provare... qualcuno ha avanzato l'ipotesi che la soluzione di clorato di potassio e acido cloridrico possa corrodere anche l'oro, per ovvi motivi non abbiamo provato, se qualcuno di voi ha un po' d'oro che gli cresce e decide di fare la prova ci faccia sapere i risultati.

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