Il brutto anatroccolo
C'era una volta una famiglia di anatre che
viveva in una fattoria. Era il giorno tanto atteso della schiusura delle uova
e papa' e mamma anatra erano ansiosissimi.
Dopo una lunga covata ecco che ad uno ad uno uscirono dalle uova sette piccoli,
bellissimi anatroccoli, ma ... un uovo stava faticando a schiudersi!
I due genitori si diedero piu' volte il cambio nella cova, provarono anche
con una termocoperta e con il forno a microonde.
Poi, dopo un'attesa che parve interminabile, ecco che l'uovo si apri' e
vomito' fuori l'anatroccolo piu' brutto che si fosse mai visto, tanto che papa'
anatra guardo' mamma anatra e le disse:
"Puttana!"
Una scenata! Lui urlava, lei piangeva; alcuni vicini, accorsi per assistere
al lieto evento inorridirono, altri fecero commenti molto pesanti, altri ancora
risero!
Il povero brutto anatroccolo penso':
"Cominciamo bene!"
Nonostante tutto la mamma e' sempre la mamma, quindi l'anatra decise di
allevare anche lo sgorbio e lo porto' con se' con tutti gli altri anatroccoli
per insegnare loro tutte le cose che ne avrebbero fatto anatre grandi e forti
come papa'.
Purtroppo, alla prima lezione di nuoto, il brutto anatroccolo diede di nuovo
spettacolo, tuffandosi in acqua e rischiando immediatamente di annegare.
Fu salvato per miracolo ma ormai aveva perso il rispetto dei fratellini,
che incominciarono a prenderlo per il sedere, a non farlo giocare con loro ed
alla fine gli regalarono un umiliante salvagente a forma di papero.
A quel punto la mamma stessa gli consiglio' di cambiare aria almeno per
un po' ed il brutto anatroccolo si avvio' mestamente nel bosco.
Qui visse in mezzo ai pericoli, lotto' duramente contro le avversita' della
natura, crebbe e maturo'.
Un bel giorno, specchiandosi in una pozza d'acqua dove stava per bere, si
accorse che in realta' lui non era un anatra.
"Sono diventato un cigno !" esclamo'.
E corse, corse a perdifiato, finche' non ritrovo' la sua fattoria.
"Mamma, mamma ! Guarda, sono diventato un cigno !"
La mamma riconobbe subito il brutto anatroccolo:
"Sei sempre stato stupido, ma adesso hai superato te stesso! Non vedi che
sei un tacchino ?"
"Un tacchino ?"
"Si', e anche bello grasso !" disse una voce alle sue spalle.
Il brutto anatroccolo senti' due robuste mani afferrarlo per il collo.
"Addio, figlio mio ! E buon Natale!"
Morale: a Natale sono tutti piu' buoni!