Il pifferaio magico
C'era una volta un giovane musicista che
si guadagnava da vivere suonando il piffero.
Purtroppo non aveva molto successo in quanto era assolutamente, completamente
ed irrimediabilmente incapace di suonare qualsiasi strumento e meno che tutti
il piffero.
Del resto non era capace di fare alcunche', e si era rivelato tanto inabile
in qualsiasi tipo di lavoro manuale, quanto impedito nel cercare di svolgere qualsiasi
compito che richiedesse un minimo di impegno intellettivo.
Quando fu addirittura scartato dal corpo dei Carabinieri, l'unica soluzione
che gli restava per sopravvivere era quella di provare comunque a fare il suonatore
ambulante.
Persino gli animali inorridivano nel sentire gli spaventosi lamenti emessi
dal suo piffero! Tutti! Tranne i ratti!
Queste simpatiche bestiole infatti sembravano gradire il talento del giovane
ed accorrevano a frotte ad assistere ai suoi spettacoli.
Questo comunque non giovava al povero pifferaio, facendo scappare a gambe
levate anche i poveri sordi che riuscivano a stargli nei dintorni quando suonava.
Un giorno ebbe un'ispirazione che era destinata a cambiargli la vita.
Ando' in piazza ed incomincio' a suonare ininterrottamente per ore ed ore
ed in citta' incominciarono ad accorrere frotte di topi, ratti e pantegane, tanto
che dopo un po' la gente incomincio' a preoccuparsi.
"Vattene ! Basta ! Non se ne puo' piu' ! Chiamate le guardie ! ... "
Era proprio quello che il pifferaio voleva: smise per un attimo di suonare
e fece la sua richiesta:
"Se volete che me ne vada con tutti i topi, dovete sganciare centomila talleri
(che al cambio attuale valgono circa venti milioni) in banconote da piccolo taglio
non segnate !"
Le autorita' si riunirono d'urgenza per decidere il da farsi, mentre la
quantita' di topi stava diventando impressionante: una marea di bestiacce grigie,
nere e marroni col pelo ispido che emetteva un fetore nauseabondo si era ormai
raccolta in tutte le strade del paese.
I gatti dei dintorni, dopo un primo attimo di entusiasmo, si accorsero di
essere decisamente in svantaggio e fuggirono a gambe levate.
Alla fine il pifferaio ottenne cio' che voleva e se ne ando', seguito dai
suoi piccoli fans (altro che Renato Zero), divenendo in breve tempo ricco e famoso.
Morale: impara l'arte e mettila da parte.