Tsukasa Hojo - Shinjuku - CITY HUNTER
Nato dalla magica penna di Tsukasa Hojo nel 1985, City Hunter
ha per protagonista Ryo Saeba, uno "sweeper"
(letteralmente "spazzino") che si occupa dei lavori
più sporchi come killer, guardia del corpo, ed altro
ancora. L'unico metodo per contattarlo è scrivere le
lettere XYZ sulla lavagna della stazione di Shinjuku a Tokyo
e se siete delle belle e formose ragazze accetterà più
che volentieri di lavorare per voi in cambio di... una notte
di passione, a meno che non venga fermato dalla sua collega
Kaori Makimura.
A prima vista (e anche in seguito) Ryo sembra essere un po'
svitato ma, non appena inizi a conoscerlo meglio, ti rendi
conto di che tiratore calmo, abile e stupefacente sia!
Gli incarichi possono spaziare dalla protezione personale allo
spionaggio (Ryo è una grande guardia del corpo, sopratutto
quando c'è di mezzo una affascinante cliente... Direttamente
dagli ordini di Ryo: "Kaori, ricorda che io lavoro SOLO
per le belle DONNE"). Ryo è un tipo... come
dire... semplice e desidera soltanto essere pagato in natura,
perché per lui "l'amore apre tutte le porte".
Insomma, se vogliamo essere più formali (e nel caso in
cui non l'abbiate ancora capito) "City Hunter"
è un mix tra commedia e avventura dalle varie sfaccettature:
in pochi secondi si può passare dall'azione mozzafiato
a momenti di comicità misti a un blando erotismo...
Ryo
è un uomo che sa godersi la vita, soprattutto considerato
il suo lavoro; ogni bella donna che incontra è per lui
un'irresistibile fonte di attrazione, tra le tasche della sua
giacca escono spesso reggiseni e mutandine rubati qua e là
per le strade di Tokyo al posto dei classici fazzoletti; ama
far tardi la notte tra bevute e battute di caccia alle belle
ragazze o nei night di Shinjuku, dove è conosciuto come:
lo Stallone di Shinjuku, probabilmente anche grazie al "suo
amico" più intimo, le cui "uscite" sono
diventate leggendarie. Non gli piace particolarmente lavorare,
e nella vita ha un suo preciso codice d'onore, la cui regola
numero uno è: MAI accettare un cliente maschio. Questo,
e il suo ruffianesco modo di flirtare con le belle clienti che
chiedono il suo aiuto, fa letteralmente imbestialire Kaori,
e giustamente viene soprannominato "Sukebe"
(Arrapato) proprio per la sua innata predisposizione al sesso.
Sì perché a Ryo piacciono tutte le donne esclusione
fatta per la gelosa (e sinceramente bella) Kaori, che in più
di un'occasione sfotte dicendole che assomiglia ad un uomo
facendola andare su tutte le furie e irritandola talmente
tanto da ricevere pesantissime (e non scherzo) martellate
da 100 kg.
Kaori è la sorella del migliore amico di Ryo, Hideyuki
"Maki" Makimura, che morì il giorno
del diciannovesimo compleanno di lei senza poterle rivelare
un grande segreto, e cioè che lei è stata adottata
dal padre di Maki, perché questi come poliziotto aveva
ucciso il suo vero padre in una rapina. Dopo la morte di Maki,
a Kaori non resta altro da fare che ereditare il compito del
fratello al fianco di City Hunter; suo è il compito di
reperire gli eventuali lavori guardando gli annunci alla stazione
di Shinjuku. La ragazza è anche il prezioso lascito di
Maki a Ryo, e per lui proteggerla dai pericoli della loro professione
è un dovere primario. Kaori è più che innamorata
del nostro, e vorrebbe tanto che lui la considerasse una vera
e propria partner professionalmente; ma Ryo nei suoi confronti
mantiene un atteggiamento ambiguo: Kaori è l'esaltata
e gelosa scocciatrice che materializza dal nulla martelli pesanti
diverse tonnellate per scaricarglieli sulla testa proprio quando
lui è in pieno corteggiamento di qualche bella ragazza,
cliente o meno. Kaori è la nevrastenica compagna che
ogni santo giorno gli riporta alla mente la spiacevole circostanza
per cui se vuoi campare devi lavorare; è sempre lei il
suo martirio, il suo cilicio, un vero e proprio mastino da guardia
nonostante l'apparenza gentile e delicata.
Man
mano che ci si avvicina al trentacinquesimo e conclusivo volumetto
di "City Hunter", il rapporto che lega i due protagonisti
si fa sempre più chiaro, è evidente per che Ryo
l'unica donna con cui sia possibile un'unione per tutta la vita
sia solo Kaori, anche perché la ragazza ha generosamente
rinunciato a vivere una vita tranquilla come avrebbe preferito
il fratello pur di condividere tutte le difficoltà, i
rischi e la precarietà che la professione di Ryo comporta.
E' a sua volta lo stesso protagonista che capisce di amare Kaori,
e si dichiara a lei in una serie di tavole tra le più
emozionanti di tutta la serie, proprio nell'ultimo volumetto,
dopo numerosi battibecchi, amnesie e colpi di scena che tengono
il lettore saldamente ancorato alle vicende dei due Sweepers
noti ormai come City Hunter, sì perché è
proprio lo stesso Ryo che concede l'onore a Kaori di essere
la sua partner professionale per sempre.
Le avventure che vivono Ryo e Kaori, spesso aiutati da valenti
comprimari quali: Umibozu conosciuto anche come
Falcon, ex mercenario e comproprietario del bar Cat's
Eye insieme alla bella Miki; Saeko Nogami,
tenente della Prefettura di Tokyo, ex collega di Maki e in debito
di diverse "bottarelle" con Ryo che riesce ad evitare
molto sottilmente; la sorella Reika, investigatrice
privata innamorata anch'essa del protagonista, Kyotsu
"Vecchio" Juyu, l'uomo che nel fumetto provvede
a rifornire di armi e di munizioni e che ha "iniziato"
Ryo all'arte del "Mokkori", sono imperniate
di un'enorme vena di dinamismo e una tonalità thriller
che impediscono all'azione di insistere eccessivamente sul rapporto
tra i due protagonisti. L a continua immissione di personaggi
secondari nel manga fa da linfa vitale, ed è proprio
questo che permette al manga di continuare ininterrottamente
per 7 anni senza mai stancare il lettore.
Come
in Cat's Eye, così anche in City Hunter la miscela
di elementi diversi è sempre molto variegata e sapiente.
Quello che rende City Hunter così piacevole da leggere
è proprio la carica di umanità che sprigiona dai
personaggi, la facilità per il lettore di calarsi nei
loro panni ed immedesimarsi nei loro stati d'animo, la vena
auto ironica di cui l'autore è dotato. Cosicché
succede sorprendere Ryo al gabinetto o assistere ad ameni battibecchi
tra lui e Kaori, liti durante le quali lei accusa lui di essere
un eroe depotenziato perché al momento del pericolo staziona
sulla tazza del WC, e lui accusa lei di essere una donna stitica.
Non si contano le memorabili erezioni del "migliore amico"
di Ryo che riesce a sollevare 100 kg o a bucare vetri anti proiettili.
Graficamente parlando Hojo è un autore completo ed esplosivo,
sa mixare perfettamente lo stile realistico con quello caricaturale
tipicamente deformato dei manga.
Composto
di trentacinque volumetti originali e quarantadue in italiano.
Di City Hunter esistono ben quattro serie televisive, le prime
due trasmesse in televisione sul circuito Europa7, la
terza e la quarta in videocassetta editate dalla Dynamic
Italia. Delle quattro serie migliori risultano a livello
di dialoghi la terza e la quarta, in quanto non censurata e
con i nomi originali dei protagonisti. Recentemente Yamato
Video ha editato i quattro film e i due special televisivi
con lo stesso staff di doppiatori della serie televisiva mantenendo
per fortuna i nomi originali. Purtroppo, però, nessuna
serie e nessun film rendono veramente giustizia alle qualità
grafiche e alla brillante sceneggiatura del manga; molti personaggi
risultano appiattiti, alcuni coprotagonisti del manga non vengono
neanche menzionati e l'azione ha più spazio rispetto
alle parti romantiche del manga. Esistono, inoltre, due romanzi
con avventure inedite dello sweeper più famoso del mondo;
editati dalla Kappa Edizioni. Attualmente in Giappone,
Tsukasa Hojo sta pubblicando il sequel: "Angel Heart".
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