NOMI, TRADUZIONI E ADATTAMENTI
Sin
dalla loro prima apparizione sulle nostre televisioni, gli anime
si sono dovuti scontrare col problema degli adattamenti e con
le censure, non mi dilungherò a parlare di tutte le opere, specialmente
di quelle Mediaset, che meriterebbero un discorso a parte, e
che da sole potrebbero generare un elenco quasi infinito di
tesi su cui perdersi risulterebbe facile, in quanto ogni serie
ha subito modifiche da renderla diversa dall'originale. Tornando
invece al nostro FOCUS ON… pensiamo ad esempio a GOLDRAKE,
chiamato così perché la versione che il dirigente RAI vide era
quella francese, dove il robot nagaiano viene chiamato Goldorak
(curioso come alcune leggende metropolitane dicano che GOLDRAKE
è nato dalla fusione dei nomi "GOLDfinger" e "MandRAKE";
inoltre esiste anche una serie a fumetti per adulti con questo
nome). Certo che se nel 1978 alla RAI avessero chiamato Goldrake
con il suo vero nome "GRENDIZER" (o Grendaiza) e soprattutto
Alcor col suo vero nome, cioè "KOJI KABUTO", molte perplessità,
curiosità e misteri non sarebbero MAI nati. Ad esempio come
la leggenda metropolitana per la quale i giapponesi disegnino
i personaggi tutti uguali, certo GO NAGAI usa Koji in
ben tre serie collegate tra loro, ma che in Italia abbiamo visto
cronologicamente al contrario e con tre doppiaggi e adattamenti
differenti; LEIJI MATSUMOTO ha il suo stile particolare,
e anche lui usa spesso i suoi personaggi in diverse serie come
"ospiti"; MITSURU ADACHI lo fa per "semplificare" l'immedesimazione
da parte dei lettori; infine lo stesso OSAMU TEZUKA,
non a torto considerato il "Walt Disney" giapponese, usa i suoi
personaggi proprio come se fossero attori facendoli spesso ricoprire
ruoli da comparse in altre sue opere.
Altro
anime che ha avuto la sfiga (e personalmente tutta la serie
lo è) è L'APE MAGA', il cui nome e soprattutto il sesso
sono stati cambiati per "adattare" la serie e renderla simile
alla più famosa collega L'APE MAIA. La trama, fortunatamente,
non risulta particolarmente modificata, ma rendere Hutch,
vero nome dell'ape, una "femminuccia" per meglio far presa sui
giovani telespettatori e soprattutto sui genitori ha fatto la
scuola di tanti psicologi. Recentemente la serie è stata ridoppiata
e riadattata da Mediaset, che se da un lato ha reso giustizia
al sesso dell'ape, dall'altra ha diminuito la tensione, il pathos
e la violenza presente nell'anime; violenza che poi riguarda
gli scontri tra Magà e i vari insetti prepotenti che incontra
durante la ricerca della madre.
Ancora,
ma qui forse è un problema di tipo minore - Ahh! I puristi no!!
- riguarda serie come "DORAEMON", "CARLETTO, IL PRINCIPE
DEI MOSTRI", "RANSIE, LA STREGA" "GIGI, LA TROTTOLA", "CALENDARMAN"
e tanti altri, che hanno subito spesso l'italianizzazione dei
nomi, senza però stravolgere il senso della storia, a differenza
di molte serie Mediaset (MARMALADE BOY - PICCOLI PROBLEMI DI
CUORE ne è un esempio). Per italianizzazione intendo l'adattamento
di nomi in italiano o inglese (Carletto, Guglia, Paul, Beppe,
Gigi, tanto per fare un esempio) e la conversione Yen-Lira-Soldo,
come ricorderanno molti dei vecchi fan in queste serie si sente
parlare poco di Yen, ma di Lire o Soldi in generale, dando un
senso di "villaggio globale" degli anime. Infine, come non ricordare
LUPIN, che con la seconda serie ha cambiato grado di
parentela con il nonno Arsene Lupin (le solite leggende metropolitane
dicono probabilmente per non incappare nei diritti di proprietà-eredità
degli eredi di Le Blanc); Lupin quindi viene chiamato da Zenigata
"Arsenico e vecchi merletti", Fujiko, invece, è stata
"francesizzata" in "MARGOT", magari per sensibilizzare
i cugini d'oltralpe.
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