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FOCUS ON...

GO NAGAI: MAZINGER GENESI

Mazinga Z Mazinga Z, su carta e in celluloide
Parliamo ora del manga di Mazinga, o meglio, dei manga. Sì, perché, come forse saprete, esistono diverse versioni. La prima fu quella che iniziò sul numero del 12 settembre 1972 su "Shonen Jump" della Shueisha, lo stesso settimanale che aveva lanciato Nagai con Harenchi gakuen. Così com'era successo per Devilman, il fumetto iniziò prima che fosse definita la trama ella serie TV, cosicché le due versioni finirono per mostrare numerose differenze: oltre a quelle già citate nei FOCUS precedenti, le maggiori riguardano senz'altro i personaggi di Hell e di Juzo Kabuto. Quest'ultimo nel manga è uno scienziato arricchitosi grazie alle numerose invenzioni da lui brevettate (come il professor Hosuke Kano in Exaxxion) e dal volto deturpato a causa di un incidente. Questo strano personaggio costruisce Mazinga principalmente per passione, spendendovi tutte le sue immense fortune. Non conosce Hell e muore non per mano di Ashura, ma a causa di un terremoto. Nel contempo si narra che Hell abbia scoperto i giganteschi robot meccanici di Micene sepolti nelle viscere dell'isola di Bados da solo, e non nel corso di una spedizione di cui faceva perte anche Kabuto (vedi serie TV e manga di Ota). Il suo obiettivo non è più distruggere Mazinga Z, ma impossessarsi di lui e dei segreti della superlega Z e dell'energia fotonica.

Mazinga ZMentre in TV e nella versione di Ota l'accanimento di Hell contro il Giappone è giustificato dal suo odio contro Kabuto, nel fumetto di Nagai non si capisce perché egli decida di attaccare proprio Tokyo... (tipico di tutte le serie giapponesi degli anni 70, Tokyo caput mundi smile NdCl@). Inoltre tra Hell e Mazinga si inserisce un terzo avversario, lo scienziato tedesco Heinrich Schtroheim, che combatte solo per dimostrare la propria superiorità sia sul genio di Kabuto che su quello di Hell (in TV fa un breve apparizione nell'episodio 61). Infine nel manga di Nagai appare un comprimario soppresso dalla TV, il commissario Ankokuji, manesco rappresentante della legge. Il Mazinga Z di "Shonen Jump", merita senz'altro di essere considerato uno dei capolavori di Go Nagai: Vero Mito™, se non si fosse interrotto a metà per un motivo pressoché assurdo: la Shueisha invidiosa del successo televisivo, considerò il personaggio un po' troppo inadatto alle tinte della sua rivista e lo scaricò. La Kodansha ne rivelò immediatamente i diritti e iniziò a pubblicarlo su "TV Magazine", rivista destinata a bambini di età tra i 4 e i 7 anni, che presentava riduzioni modestissime dei vari personaggi televisivi. Purtroppo l'effetto del passaggio di linea editoriale si fece sentire ben presto sul manga di Nagai, che diventò più infantile e banale; in più in quel periodo, dichiara lo stesso autore, Nagai era più interessato alla serializzazione di Devilman che non Mazinga.

Mazinga Z Per accontentare i piccoli lettori, Nagai ideò perfino un piccolo esercito di robot comprimari, tra i quali Venus Alfa, pilotata da Sayaka (in TV apparirà Dianan A, mentre Venus sarà il robot di Jun nel Grande Mazinga), che lo aiuta a conquistare la vittoria finale su Hell. Nagai, per accontentare i suoi piccoli fan, finì col cedere su un punto su cui era sempre stato intransigente: Mazinga Z, continuava ad affermare, deve essere rappresentato come un massiccio robot d'accaio del peso di svariate tonnellate (20 t per l'esattezza NdCl@ smile ), perciò non può assolutamente volare! Tuttavia le pressioni dei fans e del redattori della Kodansha furono così forti da spingere Nagai a ideare il Jet Scrander, ossia le ali di Mazinga Z (viste anche nello special televisivo Mazinga Z contro Devilman, primo team-up tra due eroi degli eroi nagaiani più famosi). A differenza della TV e del manga di Ota, nel suo fumetto non comparvero né il Duca Gorgon né il Generale Nero né il Grande Mazinga. Anzi: poco stimolato dal fatto di scrivere storie per un pubico infantile, creò un breve e men che mediocre Grande Mazinga e addirittura interruppe il fumetto di Goldrake/Grendizer dopo un centinaio di tavole, ideando un finale dove Mazinga Z, il Grande Mazinga e Goldrake fanno una sorta di prova di forza tra loro. Ma adesso tutto è cambiato, perché il Go Nagai: Vero Mito™ ha dato il via recentemente al restyling del robot con Mazinkaiser, dove tutto il progetto originario del Maestro è stato ripreso e l'atmosfera dark tipica delle sue opere è intrinseca.

Mazinga ZSpinte dal successo, la Kodansha e altre case editrici commissionarono alla Dynamic diverse versioni: su "Tanoshii yochien" (L'allegro asilo) apparve quella sceneggiata da Susumu Takahisa e disegnata da Tomotaka Iwazawa; su "Otomodochi" (Il tuo amico) apparve la versione scritta e disegnata da Gosaku Ota (l'unica giunta anche nel nostro Paese); su "Tanoshii yochien bessatsu" (Almanacco dell'allegro asilo) quella disegnata da Mitsuru Ikuta; Ken Ishikawa si occupò invece degli episodi speciali Il Grande Mazinga contro Getta Robot e Goldrake contro il Grande Mazinga; Shigeru Matsumoto si occupò di Mazinga Z contro il Grande Generale Nero e La grande guerra del disco volante (la prima versione di Goldrake); Gosaku Ota si trovò ivece la versione mensile di "Shonen Jump" e quindi "Boken'o" (Il re dell'avventura, Akita shoten), periodico tra le tinte più mature tra quelli citati fin'ora.

 

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