GO NAGAI:
MAZINGER, ANALISI DEL MITO
MAZINGER Z: La storia di un mito
Uscito nel 1972, la serie ha avuto un enorme successo, tanto
da indurre la Toei Animation a produrre una serie TV di ben
92 episodi, tutti di 20 minuti e a colori, prodotti fino al
1974. Successivamente ci sono stati episodi speciali, innovazioni
della serie (Grande Mazinga, Goldrake), ma la serie originale
continua ad essere un mito nel genere e la sua influenza si
sente ancora. In molti cartoni c'è stato il culmine dell'ossessione
nipponica per con i robot giganti, manifestate già in serie
televisive con attori con una forte impronta comica (come Giant
Robot che viene comandato vocalmente da un bambino).
L'autore, Go Nagai, ha sviluppato il concetto inserendo
un pilota umano nella testa dell'automa e facendolo scontrare
con altri robot giganti, comandati a distanza. Se si prova ad
entrare nella logica dell'autore, si può dedurre che le costanti
vittorie di Mazinga Z si devono in buona parte ai riflessi di
un pilota umano, costituendo una vera metafora integrazionista.
Nell'etimologia della parola Mazinga che può essere pronunciata
come Ma-shin-ga e quindi scritta Ma-Jin-ga in
giapponese, si mescolano le parole 'Dio' e 'Demonio',
implicando che la macchina può agire come entrambi, dipende
solo dalla volontà del pilota. Questa riflessione, quasi filosofica,
è una delle poche cose che porta il Dr. Kabuto, inventore di
Mazinga, a dire a suo nipote Koji (mentre è agonizzante)
vittima di un attentato mortale nel primo episodio: "Ora
hai Mazinga, potrai essere un Dio o un Diavolo, dipende da te",
e poi muore.
Koji che in quel momento ha 15 o 16 anni opta per essere un
Dio, o meglio dalla parte della giustizia e questo ne fa una
delle caratteristiche più forti della serie, tipica della produzione
animata nipponica: la originalità nello sviluppo dei personaggi.
Alla fine della serie, Nagai porterà Koji all'osannazione della
divinità, fino a che non lo fa diventare un adolescente superficiale,
macchinista e onnipotente, troppo cosciente della sua importanza
come salvatore dell'umanità.
Alla conquista del mondo:
All'inizio della serie il male appare incarnato nel Dr. Hell
(o semplicemente Inferno) che organizza una spedizione archeologica
con il Dr. Kabuto per scoprire i resti della civiltà
mikenea, di caratteristiche più o meno greche con una avanzata
e sconosciuta tecnologia robotica. Prima di questa scoperta
il Dr. Hell con un espediente si impossessa del luogo e con
lo scopo di impossessarsi della tecnologia e conquistare il
mondo. Il Dr. Kabuto scappa e, tornato in Giappone, costruisce
Mazinga per contrastare la forza del suo collega, contando
su due elementi di invenzione propria: l'energia fotonica
(o fotoatomica) e una lega metallica indistruttibile, patriotticamente
battezzata Japanium.
Il Dr. Hell si serve di una intera corte di nobili che sono,
in ordine:
Il Barone Ashura, metà uomo e metà donna, che parla in
stereo tanto che ci si chiede l'origine di simile ingegno. Lo
segue un esercito mascherato con l'uniforme di guerrieri antichi,
in realtà sono esseri cibernetici, le famose "Maschere di
ferro". Questi soldati sono abbastanza stupidi, ma con uno
spirito nobile: in un episodio un Maschera di ferro viene catturato
da un nemico, scappa, sale su un palo d'alta tensione e muore
cantando: "Viva il Dr. Hell".
Il conte Blocken, un militare prussiano che va in giro
con la testa decapitata sotto il braccio, comanda un esercito
cibernetico uniformato come i tedeschi. Il loro simbolo è la
croce di ferro, simile ad alcune decorazioni tedesche.
E' importante sottolineare che entrambi i personaggi si rivolgano
ai loro militari al singolare ("Maschera di ferro", "Croce di
ferro"), a prescindere dal numero. Questo è dovuto al fatto
che il Singolare rafforza l'idea di totalità, la concezione
di esercito come corpo esecutivo di ordine senza individualità
e senza scissioni (come voleva Marlon Brando in Apocalisse now).
Il Duca Gorgon, personaggio misterioso il cui busto è
innestato in una tigre. Gorgon si presenta liberamente al Dr.
Hell, a differenza dei suoi principali luogotenenti, i quali
come viene spiegato successivamente sono "frutto" dell'ingegno
di Hell. Verso la fine della serie si scopre che il duca è in
realtà un emissario di un essere chiamato "Imperatore delle
Tenebre", un essere infernale che si scoprirà essere… legato
al Re di Vega della serie di Goldrake (Grendizer).
Il Marchese Pigman, un incrocio tra un guerriero Masai
e un Pigmeo, con strani poteri ipnotici. Non è durato molto
nella serie e i suoi poteri non sono stati mai del tutto chiari
però aveva un risata caratteristica e molto fastidiosa.
Mazinga & co.
Koji a sua volta può contare su di un gruppo di amici quando
deve affrontare le truppe di Hell nelle battaglie e che lo contiene
nei momenti di delirio di onnipotenza:
il prof. Yumi, assistente del Dr Kabuto e direttore del
laboratorio di energia fotonica, principale ostacolo per chiunque
sia interessato a conquistare il mondo. Ai suoi ordini ci sono
gli scienziati Nosori, Sewachi, e Mori Mori,
responsabili delle riparazioni e modifiche apportate al robot
durante la serie.
Sayaka, figlia del prof. Yumi e pilota di Afrodite
A, un robot dalla forma femminile che ricorda la leggendaria
Maria del film Mètropolis. In principio Afrodite
A era stata creata per compiti pacifici, però i continui attacchi
del Dr Hell obbligano a modificarla con una delle migliori trovate
più famose di tutta la serie e della storia dell'animazione
nipponica: i missili pettorali (quasi illimitati NdCl@).
Il fatto che la povera Afrodite A non serva a niente e che Mazinga
debba sempre riscattarla e che i suoi seni siano l'unica cosa
che serve è stato interpretato in un unico modo: Go Nagai è
un maniaco e (in molte sue opere) si può riconoscere questo
suo atteggiamento. Verso la fine della serie un robot di Gorgon
distrugge Afrodite A, tranne alcuni episodi in cui Sayaka sembra
essere molto traumatizzata dalla perdita, viene costruita Diana
A, un po' più utile della precedente e più simile a Mazinga
nella forma.
Shiro, fratello di Koji. Comparirà anche in Great Mazinger,
dove Koji lo lascia alle cure del redivivo padre: Kenzo Kabuto.
Boss, Mucha e Nuke, tre giovani compagni di scuola di
Koji, appassionati di motociclette. Boss, soprattutto diventa,
con il proseguo della serie una vera e propria "spalla comica",
e il suo robot arriva ad un ruolo da co-protagonista, comparendo
nella serie Great Mazinger.
Jitomi, giovane parente di Boss che entra nell'Istituto
di investigazione come domestica, ma subito dimostra che più
che pulire e cuciare sa combattere meglio di un membro del protagonista.
[segue...]
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