Kiss in the Park

 

Hiei girovagava senza meta per le strade della città, quel pomeriggio non aveva davvero alcunché da fare... Di solito ad una certa ora si adagiava sul ramo di un albero sulla strada che portava dal Liceo Meioo a casa Minamino e restava lì finché Kurama o, come lo chiamavano gli umani, Minaminokun non usciva da scuola per tornare a casa. Ma quel giorno Kurama non tornava a casa, almeno non per quella strada, giacché si era offerto cavallerescamente di accompagnare a casa una compagna di classe. Non che la cosa desse fastidio a Hiei, anzi, lo lasciava completamente indifferente, ma quel giorno non sapeva proprio come trascorrere il tempo...

Come d'improvviso si accorse che al suo fianco, sul lato sinistro del marciapiede, c'era un muretto con una cancellata... all'interno Hiei poté notare un'area in cui cespugli ed alberi crescevano rigogliosi, come se l'intervento umano si fosse fermato fuori da quel cancello. Avrebbe voluto saltare all'interno, ma l'entrata era così vicina che si decise per una volta a comportarsi come un comune cittadino umano.

_Ehi, tu, ragazzino!_ una voce d'uomo scosse il demone che distrattamente si apprestava a sorpassare il cancello

_?_

_Lo sai che i minorenni non possono entrare qui?! Va' a giocare in un altro parco!_

_Tsk!_ Hiei fu tentato dall'idea di eliminare il fastidioso ostacolo, ma poi pensò che in questo modo avrebbe attirato troppo l'attenzione e che avrebbe avuto delle noie

Voltò le spalle e fece per andarsene, ma poi rivolse lo sguardo al guardiano

_E dov'è che sarebbe quest'altro parco??_

L'uomo gl'indicò la via e così, dando ascolto al suo buon senso, Hiei raggiunse quello che, a dire dell'umano, era un parco più adatto a lui.

Ma quello che era lì ad attenderlo non corrispondeva affatto a quello che avrebbe voluto trovare: il giardinetto pubblico, oltre a ridicoli oggetti quali scivoli ed altalene, ospitava una vegetazione davvero troppo rada perché potesse interessare al demone dai tre occhi, che stava cominciando a perdere la pazienza.

Così Hiei in tre salti si ritrovò al punto di partenza e con un quarto salto superò il cancello che divideva le strade di città dal parco cui era realmente interessato. Tutto questo fu notato appena dagli esseri umani che camminavano per la città, quanto al guardiano del parco, non se ne accorse neanche.

Hiei passeggiava nella penombra del parco, cercando un albero su cui adagiarsi, quando gli parve di sentire dei fruscii e delle voci... Convinto che non potesse trattarsi di qualche demone quanto di qualche animale selvatico, continuò a camminare. Ma, più si addentrava nel parco, più quelle voci e quei fruscii gli sembravano insistenti: li sentiva sovrapporsi numerosi, provenienti da ogni angolo del parco, chissà quali cespugli, chissà quali chiome d'albero ospitavano i rumorosi animali. Ad un certo punto la passeggiata del giovane demone fu turbata da una visione: due persone, senza dubbio due esseri umani, in piedi vicino ad un albero, si stringevano reciprocamente tra le braccia, mentre... ma cosa stavano facendo?! perché le loro teste erano così vicine? per quale motivo le loro facce erano attaccate tra di loro? Hiei non sapeva cosa fare: continuare indifferentemente a cercare il suo albero? restare a guardare? I due umani non si staccavano e ad un certo punto cominciarono a diventare monotoni, così Hiei si decise a continuare per la sua strada, tuttavia quello che aveva appena visto lo aveva lasciato perplesso. La cosa cominciò ad incuriosirlo ed a turbarlo, quando più avanti, su una panchina, vide due persone sedute che facevano una cosa analoga... e più avanti ancora altre due persone ed ancora più avanti altre due... A questo punto il demone cominciò a capire perché quell'uomo lo aveva fermato all'ingresso. Decise in ogni modo di non dar peso alla cosa e, trovato un albero che gli sembrava adatto, ci saltò sopra e si sistemò su un grosso ramo. Mentre stava per appisolarsi, sentì ancora un fruscio e delle voci, ma non gli dette troppa importanza; o almeno cercò di non dargliene, fino a quando quei rumori non si fecero troppo fastidiosi: guardando verso il basso, Hiei vide che ai piedi del suo albero due persone, distese e strette l'una tra le braccia dell'altra, facevano quella cosa stana che aveva visto fare alle altre coppie (per la cronaca, si stavano sbaciucchiando appassionatamente).

Seccato, Hiei prese la via dell'uscita e, arrivato al cancello, con un balzo fu fuori. Voltando per l'ultima volta lo sguardo verso il guardiano che intanto non si era accorto dell'accaduto, gli rivolse un mezzo sorriso che voleva dire "Avevi ragione tu!".

 

La sera, Kurama, o lo studente modello Minamino, stava studiando alla sua scrivania, quando improvvisamente Hiei si presentò sul davanzale della finestra alla sua destra. Sembrava pensieroso, tuttavia non si decideva a parlare, così Kurama prese l'iniziativa:

_È accaduto qualcosa?_

_No, niente..._

Kurama, non convinto da quella risposta, cercò di essere più specifico, cominciando con l'unica cosa che, almeno per quanto ne sapesse lui, non era andata come tutti gli altri giorni:

_Ti ha dato fastidio il fatto che oggi abbia preferito accompagnare la mia compagna?_

_Ma no, che dici!_

_E allora?_

_Deve per forza esserci qualcosa?!_

_Non necessariamente. Ma mi sembrava..._

_Be', ti sbagliavi!_

_Va bene, scusami!_ ovviamente quell'affermazione non aveva convinto Kurama

Hiei rimase in silenzio per un po', poi

_Oggi sono andato in un posto, un piccolo bosco recintato..._

Kurama avrebbe voluto spiegargli che quel posto doveva essere un parco pubblico, ma preferì non interromperlo

_C'era un tizio che non voleva farmi entrare..._ continuò Hiei _ma io sono entrato ugualmente... e ho visto delle cose strane_

Hiei fece una pausa, come per rimettere a posto le idee

_Niente, niente!_ concluse poi

_Se non vuoi dirmelo, dovevano essere delle cose veramente strane!_

_Ma no! Erano avvinghiati tra loro ed avevano le facce attaccate per la bocca! ...Ora che ci penso, facevano veramente schifo!_

_E così questa cosa strana ti ha disgustato!_

_... No... Era strana... Cos'era? Perché la facevano quegli umani? Devi farla anche tu come umano? E Yuusuke la fa?_

_Credo sia quello che chiamano "bacio"... Yuusuke è ancora molto giovane, ma un giorno sicuramente con Keikochan... e forse anche Kuwabarakun con... be', con la sua donna!_ non poteva certo dire "con Yukina", se non voleva far infuriare Hiei!

_E a che serve?_

_A niente, ma lo fanno per dimostrare i propri sentimenti. Ad esempio la mia madre umana lo faceva con me quando il corpo di Minamino Shuuichi era ancora quello di un bambino, anche se non lo faceva in quel modo che tu trovi disgustoso: si limitava a baciarmi dolcemente sulla guancia._

Hiei lo guardava interessato ma sospettoso

_Che cose strane s'inventano gli umani!_

_Sì, ma avranno i loro buoni motivi per farlo!_ rispose Kurama con indifferenza

_... Buoni motivi..._ pensò Hiei

_Se una donna umana te lo chiedesse, tu lo faresti?_ domandò poi

_Non saprei neanche come fare!_

_Neanch'io!_

_Ma sembra che agli umani piaccia..._

_Che c'è di bello nel fare quella cosa strana?!_

_Non so cosa risponderti!_

_Perché domani non chiedi a quella femmina di spiegartelo?_

_Non credo sia opportuno: per gli umani è una cosa seria!_

_Mah, tanto per sapere perché lo fanno!_

_Intendi dire per quale motivo, non per quale causa, giusto?_

_La causa sono i sentimenti, hai detto_

_Sì, l'amore o l'affetto_

I due amici restarono un attimo in silenzio

_Se vuoi sapere quale è il motivo, puoi dare un bacio affettuoso a Yukina, sicuramente lei lo apprezzerà!_ propose poi Kurama

_Stai scherzando, vero?!_ Hiei non apprezzò

_Naturalmente non parlo seriamente, ma in questo modo avresti avuto l'occasione di confessarle che sei il fratello che lei cerca disperatamente!_

_Tsk!_

_Non se ne parla, eh?!_

_Domani vieni con me!_ Hiei tornò sull'argomento dimenticando il suggerimento assurdo di Kurama

_??_

_Andiamo ad osservare per capire!_

_Non dirmi che vuoi fare il guardone!_

_Voglio sapere perché lo fanno!_

_Non ci sarebbe bisogno di aspettare domani, sembra che la notte favorisca queste cose!_

_Allora andiamo adesso!_

_E come lo spiego a mia madre?!_

_Non glielo spieghi, vieni e basta! Non hai una di quelle piante strane che usi quando ti servono?_

_Non ne ho una che possa sostituirmi_

_Allora dille che esci e vieni con me, ti aspetto al portone!_

Kurama non ebbe neanche il tempo di ribattere che Hiei era già sparito. Così, rassegnato, non trovando una scusa plausibile, disse alla madre che usciva a fare una passeggiata e, quando lei gli chiese il motivo, le rispose che doveva incontrare una persona.

Hiei lo aspettava all'uscita del giardino che circondava la casa. I due demoni attraversarono velocemente il quartiere, finché non raggiunsero la zona indicata da Hiei.

Entrati nel parco senza problemi, cominciarono a camminare. Come aveva sospettato Kurama, il parco era pieno di coppiette che si sbaciucchiavano! Ovvio, quello in cui era entrato Hiei quel pomeriggio, e quello in cui si trovavano adesso i due demoni, era il parco dell'amore! (L'ho visto in un episodio di "Kimagure Orange Road"! N. d. A.)

I due non erano affatto imbarazzati e guardavano sott'occhio incuriositi da quanto li circondava

_Sembra che provino piacere!_ disse Kurama sottovoce

_Piacere?_

_Così sembra_

_Allora lo fanno perché gli piace farlo!_

_A quanto pare..._

_Chissà cosa provano?!_

_Anche noi dovremo farlo un giorno, quando una femmina ce lo chiederà, secondo te?_

_Cosa vuoi che ne sappia?!_

_In quel caso faremmo una figuraccia, visto che siamo tanto inesperti!_

_Allora non lo faremo!_

_Adesso parli così, ma, quando ti troverai nella situazione...?_

_..._

 

 

 

(continua)

 

by KazuYuuKei

silveryooko@hotmail.com

20/12/2001, 19/02/2002

 

 

 

 

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