LUI CHI È?!

Triangolo

 

 

 

1. Vacanze separate  

 

Hiei (sempre lui) era appena tornato da una lunga permanenza nel Makai che aveva avuto lo scopo di migliorare le sue tecniche di combattimento. Nonostante fosse abituato fin dalla nascita alla vita selvaggia, non vedeva l'ora di tornare alla sua bella casa in città, sua e del suo demone volpe preferito. Dopo un salto oltre il muro del giardino (mai usare i portoni!) , si preparò alla sua solita entrata dalla finestra nella camera da letto che aveva cullato i suoi momenti più tranquilli, ma si accorse che qualcosa non andava: le imposte erano chiuse! Eppure Kurama lo sapeva che sarebbe tornato proprio quel giorno ed era anche a casa, a giudicare dalle luci accese. Così il piccolo (volevo scrivere <grande>, ma poi sembrava ironico) Hiei si vide costretto ad entrare DALLA PORTA!! Suonò il campanello ed una voce gli rispose:

<Chi é?>

<Come chi é?! Stupido, vuoi a...?!> un momento! Quella non era la voce di Kurama!

<Insomma, si può sapere chi è alla porta?!> insistette quella voce

<Lascia stare, è Hiei> intervenne una voce familiare

Kurama aprì finalmente la porta

<Quanto ancora devo aspettare per entrare in casa MIA?!> Hiei si era leggermente arrabbiato (anche se la casa l'aveva pagata Kurama...)

<Mi dispiace, ma, sai, Karasu non ti conosce, quindi...>

Karasu?! Hiei si voltò alla propria destra per osservare meglio il tizio che aveva fatto storie per farlo entrare. Era alto, altissimo, aveva lunghissimi capelli neri lisci, il suo viso era pallido e gli occhi erano viola ed affilati ed era tutto vestito di nero (allegria!).

Hiei lo scrutò sospettoso e dubbioso

<Ma non eri morto tu?!>

<Ma cosa dici?! _intervenne Kurama_ Karasu, ti presento Hiei>

<Ah, l'amico che vive con te sarebbe questo?> commentò il tizio di cui sopra con aria celatamente da superiore

"Amico"?! Kurama lo aveva presentato come AMICO?! Hiei già cominciava ad odiare quello spilungone ed il comportamento insolito di Kurama non lo aiutava. E poi come si permetteva di chiamarlo "questo"?!

<Hiei, ho conosciuto Karasu durante la mia permanenza in montagna e l'ho invitato a trascorrere un po' di tempo da noi; non ti dispiace, vero?!>

<Cosa vuoi che ti risponda?! In fondo siamo amici, no?!> e stava per allontanarsi verso un'altra stanza, quando Kurama lo fermò

<Hiei, per favore, cerca di diventare suo amico> disse Kurama a voce bassa

<È con lui che ti sei divertito, mentre io non c'ero, non è così?!> parlò anche lui a voce bassa, ma il tono era decisamente differente

<Ma cosa...?!>

<Amico, eh?!> e si allontanò.

Quell'estate avevano deciso di trascorrere le vacanze separatamente, visto che avevano interessi differenti: Hiei, dopo giorni e giorni di dolce far niente, aveva pensato di allenarsi intensamente deciso a migliorare il proprio stile e la propria tecnica, oltre ad incrementare la propria forza; Kurama, dopo mesi di lavoro, per non intralciare Hiei, aveva pensato di trascorrere un periodo tranquillo ed una casa tra i boschi della montagna gli era sembrato l'ideale. Sicuri del loro legame, non avevano neanche minimamente pensato a quali avrebbero potuto essere le conseguenze di un periodo di vacanza trascorso in due posti diversi.    

 

 

2. Uno di troppo  

 

<Un po' geloso il tuo amico, eh?!> disse il tizio che Kurama aveva chiamato Karasu

<Non farci caso...>

<Credo che sia innamorato di te>

<Ma no, cosa dici?!>

Hiei, interessato alla discussione, non si era ancora allontanato, ma quelle parole gli erano sembrate già troppo, quindi si decise a ritirarsi in camera da letto.

Dopo qualche ora la porta della camera si aprì ed entrò Karasu in accappatoio con i capelli ancora bagnati. Hiei, che si era addormentato, se lo trovò davanti e solo dopo qualche secondo realizzò che quel giorno lui e Kurama non erano soli.

<Che ci fai qui, piccolo?>

Hiei lo guardava seccato

<Ehi, non ti sarai mica messo in testa di dormire tra me e Kurama?!>

il piccolo demone scese dal letto e guardò il tizio

<Questo è il mio letto>

<Dai, non pretenderai che Kurama ed io dormiamo nel letto singolo?!!!>

<...> Hiei lo odiava sempre di più

<Mi dispiace per te, ma Kurachan è mio!>

"Kurachan"?! Ma come osava?! Neanche lui lo chiamava così!!

I due si guardavano con aria di sfida, il cosiddetto Karasu con sguardo sicuro, Hiei super incavolato per la prepotenza di quel bell'ospite che quella volpe stupida gli aveva fatto trovare in casa.

Kurama entrò nella stanza

<La cena è pronta>

<Se il tuo amico uscisse, potrei rivestirmi!> disse il Karasu con la solita aria da superiore

<Dai, Hiei, lascia che Karasu si prepari>

Hiei guardò Kurama, era nero! Ma poi si decise ad uscire, seguito dal demone volpe.

<Ma come puoi tenertelo in casa?!>

<Hiei, per favore, ti ho chiesto di...>

<Non ti riconosco, ti sei fatto incantare da quel depravato che ha cercato di ucciderti solo perché gli piacevi!!>

<Ma cosa dici?!>

<Cosa dico?! Ricordi l'Ankoku Bujutsukai o forse è passato troppo tempo da allora?!>

<Ma, Hiei, lui non è... Il Karasu a cui ti riferisci è morto, non ricordi?!>

<E allora chi sarebbe?! Non è la prima volta che diamo uno per morto e poi ce lo ritroviamo davanti, no?!>

<È impossibile che sia lui, lo escludo. Inoltre Karasu, il nostro ospite, non è quel tipo di persona>

<Fa' come ti pare, non è affare mio!>

<... ma nel mio letto quello non ci dorme!> aggiunse

<Dormirò io nel letto degli ospiti>

<Perché?!> Hiei aveva cambiato tono, stavolta era sorpreso, non si aspettava quella decisione

<Karasu si è già sistemato in camera da letto, sarebbe scortese...>

<Kurama, quella è la nostra stanza, il nostro letto! E poi cos'è quella storia dell'amico?! Non sono più il tuo "topolino tutto nero"?!> a quest'ultima frase Hiei arrossì impercettibilmente ed abbassò lo sguardo

Kurama lo guardò con aria tra il dubbioso e lo stupito, poi sorrise

<Ma non ti arrabbiavi sempre, quando ti chiamavo così?!>

<Lasciamo stare...> teneva ancora lo sguardo distolto dalla volpe, poi la guardò

<... ma sei strano>

<Credevo che non volessi che gli altri sapessero...>

<Però stavolta conviene a te, o sbaglio?!> la frase gli era sembrata ipocrita, quindi rispose con cattiveria

<...O forse sei tu che non vuoi che si sappia solo quando ti conviene?!> Kurama non fu da meno

Hiei gli rivolse uno sguardo pieno di rabbia, poi si voltò per allontanarsi

<Hiei!>

ma lui non lo ascoltava e continuò a camminare

<Ti chiedo scusa...>

il demonietto nero si fermò

<Ti prego, perdonami, Hiei, l'ho detto senza pensarci>

Hiei finalmente si voltò

<O. K., lo sopporto, ma solo per un paio di giorni!> disse sorridendo

<... e solo se...> stava aggiungendo a voce bassa, quando Kurama lo avvicinò a sé

Kurama guardò Hiei negli occhi e lui ricambiò lo sguardo; stavano entrambi per chiudere gli occhi, mentre la distanza tra loro diminuiva, quando Kurama si allontano d'improvviso

dal corridoio sbucò l'ospite, stavolta completamente vestito

<Sei pronto, Karasu?>

Hiei, che prima si era calmato, sentì nuovamente la rabbia divorarlo dall'interno, ma neanche lui sapeva se doveva odiare quell'invasore o la persona di cui si era finora fidato, ma che forse stava cominciando a deluderlo: non riusciva a capire se Kurama fingesse perché davvero voleva che il loro legame non di semplice amicizia restasse un segreto da custodire in due o se stesse facendo il doppio gioco, o se quell'individuo era riuscito a portargli via il cuore di quella volpe forse più ingenua di quanto lui pensasse. Ma poteva essere davvero ingenuo un demone secolare come quella volpe?! In ogni caso il cuore di Kurama gli apparteneva e non se lo sarebbe lasciato portare via così facilmente! A meno che Kurama non stesse davvero approfittando della sua fiducia.    

 

 

3. Sfida aperta  

 

Karasu indossava un paio di pantaloni più o meno stretti e portava la camicia un po' aperta come per darsi un'aria sexy, ma Kurama parve non farci caso, mentre Hiei pensò che era solo un esibizionista.

La cena si svolse regolarmente, anche se Kurama sentì che qualcosa non andava (finora era stato troppo ottimista...) e cercò di comportarsi in modo naturale nel tentativo di non peggiorare la situazione.

<Abbiamo trascorso delle belle giornate lì, vero?! Per non parlare delle nottate...> Karasu cominciò

Kurama finse di non capire e sorrise

<Abbiamo trascorso delle belle nottate qui, non è vero?!> Hiei era arrabbiato e non voleva essere da meno, senza rendersi conto di quello che diceva

Kurama si sentì in imbarazzo, adesso si esagerava!

<Dai, Hiei, non scherzare!> disse arrossendo leggermente

<Scherzare, eh?!> Hiei, preso il suo piatto, si alzò dalla sedia (non voleva certo rinunciare alla cena per colpa di quell'intruso!)

A Kurama non aveva fatto piacere che Hiei parlasse con tanta leggerezza di cose così personali, ma capì che il giovane demone non doveva sentirsi troppo a suo agio con uno sconosciuto che si mostrava tanto in confidenza con la persona a cui voleva bene

<Ti chiedo scusa, Karasu> disse e si alzò per seguire Hiei

<Hiei...> si rivolse al compagno, una volta varcata la soglia della cucina

<Non sopporterò oltre!>

<Hiei, devi fidarti di me>

<Che storia è quella delle nottate?!>

<Devi fidarti di me!>

<Siamo stati lontani per tanto tempo e tutto quello che desideravo al mio ritorno era stare ancora una volta con te, ma tu... Se stanotte quello dorme nel nostro letto, non mi vedrai più!>

<Te l'ho detto, Karasu dormirà nel nostro letto...> Kurama parlava con tono calmo

Hiei lo fissò stupito

<... mentre ritengo opportuno che tu dorma in quello per gli ospiti...>

Hiei continuava a fissarlo, la sua rabbia aveva lasciato il posto alla delusione ed allo sconforto

<... con me>

Hiei aveva ancora lo sguardo fisso su Kurama, era ancora meravigliato, ma era come se qualcosa di pesante l'avesse abbandonato

<Non sapevo che il piccolo avesse bisogno di dormire con te! Ti chiedo scusa, devo averti messo in difficoltà!> intervenne Karasu

Kurama si voltò a guardarlo, Hiei avrebbe voluto rispondergli, ma non lo fece

Karasu si avvicinò a Kurama e gli sussurrò

<Quando si addormenta... Starete stretti in un letto singolo, invece nell'altro c'è giusto il posto per due persone... già sai...>

<Grazie, Karasu, sei gentile! Hiei, Karasu ha detto che ci lascerà il letto matrimoniale, vero Karasu?!>

Karasu restò di sasso, ma cosa aveva capito?! Il letto matrimoniale non voleva certo lasciarlo per far dormire Kurama con quella specie di moccioso!! Naturalmente Kurama aveva finto di essere tanto ingenuo per evitare di fare QUEL tipo di discorso con Karasu: più di una volta aveva dimostrato di non essere interessato, ma Karasu aveva finto di non capire ed ogni volta in un modo o nell'altro tornava sullo stesso argomento.

La notte trascorse tranquillamente, ma Karasu era deciso a non darsi per vinto: aveva seguito Kurama fino in città e, con o senza quel moccioso, l'avrebbe fatto suo!

Il giorno seguente Kurama si svegliò presto come al solito e preparò la colazione per tutti. Più tardi anche Karasu si svegliò

<Che ne dici di uscire un po' insieme?>

<Vorrei aspettare che Hiei si svegliasse>

<Anche se è piccolo, mi è sembrato abbastanza indipendente, non credo che la tua presenza gli sia così necessaria, in fondo sarebbe solo una breve passeggiata>

Kurama accettò e lasciò a Hiei un foglio su cui con dei disegni super deformed gli spiegava che era uscito e che sarebbe tornato almeno per il pranzo. Karasu rimase stupito da tanta innocenza, ma preferì non fare commenti, prendendosi però la libertà di aggiungere un bel cuoricino nella scena in cui il suo deformed passeggiava al fianco di quello di Kurama.

Karasu e Kurama camminarono un po' fino a raggiungere un posto in cui non c'era molta gente. Karasu fece scivolare lentamente un braccio sotto i folti e soffici capelli di Kurama e gli mise una mano sulla spalla sinistra

<Tieni molto a quel piccolino, vero?! Non è un po' troppo giovane?!>

<A dire la verità, Hiei è giovane, ma meno di quanto tu creda>

<Ah, e così è un ragazzino con l'aspetto di un bambino!>

<Non proprio...> Kurama non si aspettava di dover fare un discorso del genere, Karasu diceva delle cose ridicole per lui che conosceva Hiei così bene, sembrava quasi che lo stesse prendendo in giro, ma capì che Karasu credeva davvero che Hiei fosse solo un ragazzino

Raggiunta una panchina, si sedettero, Karasu il più vicino possibile a Kurama

<In ogni caso, sono sicuro che è innamorato di te! Sarà un amore infantile, ma è così geloso, mi fa tenerezza!>

<Non dire sciocchezze!> Kurama sorrideva, ma in realtà non apprezzava molto quello che stava dicendo Karasu

<Parliamo di cose serie...> Karasu fissò Kurama negli occhi

<Il riso! Il riso è finito, dobbiamo andare a comprarlo, prima che arrivi l'ora di pranzo!> Kurama si alzò e cominciò ad allontanarsi

<Dai, andiamo> disse rivolto a Karasu che non era troppo contento.

A casa Kurama notò che Hiei gli teneva il muso. Prima non riuscì a spiegarsene il motivo, poi pensò che era per la sua passeggiata con Karasu

<Non può comportarsi così, non ho fatto qualcosa di male e gli ho anche lasciato un messaggio per avvisarlo! A meno che...>

<Hiei, hai trovato il mio messaggio?>

<Certo!> Hiei gli rivolse un sorriso tutt'altro che dolce

<Vorrei parlarti>

<Non credo ci sia qualcosa di così importante da dire>

<Io credo che ci sia> rispose con un tono serio

<Scusaci, Karasu>

<Fate pure> rispose l'ospite sorridendo nascostamente

Nel corridoio i due si trovarono faccia a faccia

<Hiei, cosa c'è?>

<Fun! Niente!>

<Hiei, ti ho detto che devi fidarti di me, non puoi arrabbiarti solo per una insignificante passeggiata! Se tra noi non c'è fiducia...>

rimasero entrambi in silenzio

<Sto aspettando!> Hiei sorrise con aria di sfida

<Hiei... Credi che io sia così poco serio?! Se pensi questo, vuol dire che non mi apprezzi. Se tra noi non c'è stima, come può esserci... >

<Cosa?> Hiei non aveva cambiato espressione

<Devi credermi, io non potrei tradirti! Sei troppo prezioso per me! ...Credimi, Hiei!>

<Ci penserò!> Hiei avrebbe voluto continuare su quel tono, ma l'espressione sul viso di Kurama gli era sembrata sincera ... ma allora perché quel messaggio che sembrava parlare di una passeggiata romantica con quell'individuo?! Forse il cuoricino era solo decorativo, eppure era piazzato così bene tra le due testoline nel disegno...

Dopo pranzo Hiei decise di uscire, non aveva molta voglia di stare con Kurama, vista la situazione. Kurama lo vide e lo guardò preoccupato, ma Hiei lo salutò con un rassicurante

<Ci vediamo stasera!>

Kurama, tranquillizzato, gli rispose con un sorriso dolce.

<Siamo soli!> Karasu si avvicinò al suo ospite (questo qui ha solo una cosa in quella zucca bacata!)

<Hai qualche progetto particolare?> aggiunse con aria maliziosa

<Vuoi che ti accompagni a visitare la città?>

<L'ho già vista quando siamo arrivati...>

<Ti piace giocare a scacchi?> Kurama non aveva davvero idea di cosa fare; quando non era fuori per lavoro, gli bastava essere vicino a Hiei, era tutto così tranquillo, non facevano qualcosa in particolare, ma c'era intorno a loro quell'aria rassicurante che bastava a farli stare bene, di solito lui leggeva un libro, mentre il piccolo demone gli dormiva accanto, ma questo bastava.

Karasu fu davvero deluso della proposta di Kurama, era davvero un tipo così noioso?! Lui era stato attratto dalla sua bellezza, da quell'aria dolce ed innocente, ma non aveva pensato che potesse essere uno di quelli che hanno un hobby tranquillo, amano studiare ed incrementano in continuazione la propria cultura.

<Be'... non sono molto bravo... Hai qualche libro? Oppure... potremmo...> anche lui non aveva idea di cosa fare, o meglio, ce l'aveva ben chiara la sua idea, ma gli sembrava troppo presto per metterla in atto: visto che Kurama era un tipo così candido, doveva prima conquistare la sua fiducia.

Intanto Hiei era adagiato sul ramo di un albero nel parco. Non sapeva cosa pensare del modo in cui si erano messe le cose: Kurama adattava il suo comportamento ad ogni situazione, come fanno tutti, ma adesso gli sembrava così diverso dal solito... perché si comportava così?! Che si sentisse anche lui a disagio per quell'ospite? Forse quel tizio lo aveva seguito con lo scopo di sedurlo senza che Kurama lo invitasse e quella povera volpe non aveva potuto far altro che sopportare nell'attesa che sloggiasse. Forse allora Kurama non voleva che sapesse del loro affetto reciproco semplicemente perché non voleva rendere partecipe un estraneo dei loro affari personali... Era davvero così?! Ma allora lui col suo comportamento non stava facendo altro che dare altri problemi al suo compagno!

<No, Hiei, non pensare alla cosa più semplice: se ti sta ingannando, non puoi fargliela passare così facilmente!> si disse il demone

Ma poi pensò che in questo modo l'avrebbe data vinta a quel... a quel Karasu! Questo non andava bene, Hiei non poteva farsi battere da quello stupido esibizionista! Decise così di tornare a casa, per mettere le cose in chiaro su chi dei due avrebbe avuto la meglio, deciso ovviamente a non darla vinta allo spilungone che aveva commesso l'errore di essere troppo sicuro si sé. In fondo anche lui piaceva a Kurama, di questo era sicuro, bastava quindi solo che prevalesse su quel tizio.

Mentre tornava a casa, saltando di albero in albero e di palo in palo, pensava a come avrebbe dovuto comportarsi: se Kurama si trovava in quella situazione non per volontà propria, avrebbe sopportato con lui, ma, se invece la volpe voleva fare il doppio gioco, lo avrebbe riconquistato per dimostrargli la propria superiorità e poi l'avrebbe abbandonato.

Arrivato nei pressi della casa, notò che la finestra della camera da letto era aperta, così in pochi salti la raggiunse come se fosse stato una cavalletta ninja (rende l'idea?).

Giunto sul davanzale, vide l'ultima cosa che avrebbe voluto vedere in quel momento: Kurama ed il tizio, adagiati sul letto (Kurama un po' costretto dal peso seppur leggero del tizio ed il tizio, più che sul letto, adagiato sulla volpe), si baciavano!!    

 

 

4. Traditore!!  

 

Hiei per un attimo restò pietrificato, Kurama, accortosi della presenza del compagno, si liberò dell'intruso

<Hiei... !>

<Kurama!! Traditore!!>

e con un lungo balzo si allontanò.

Kurama non provò neanche a fermarlo, si sentiva colpevole nonostante fosse stato forzato da Karasu.

<Dove eravamo rimasti... ?> insinuò l'intruso

Kurama lo guardò con odio

<Sarai contento ora!>

<Non molto più di prima, so di avere più possibilità di quel piccoletto! Dai, non perdiamo tempo... !>

gli occhi della volpe gli rivolsero il più minaccioso e freddo degli sguardi

<Sparisci!>

<Dai, calmati, Kurachan...>

ma Kurama non cambiò espressione

<Dai, Kurachan... !>

<Ti ho sopportato finora perché pensavo che non fossi pericoloso, ma adesso non sono più disposto a farlo!>

<Va bene, ti do un po' di tempo, ci vediamo fra un mese o due, o. k.?!>

Alla fine Kurama era riuscito a liberarsi di Karasu (almeno per il momento), ma sapeva che questo non avrebbe riportato Hiei indietro. Cominciò a disprezzare se stesso per non essersi opposto a quell'intruso con tutte le sue forze, ma aveva pensato che se ne sarebbe liberato facilmente se non si fosse opposto troppo per una cosa di così poco conto, che acquista importanza solo se c'è amore (se avesse cercato di andare oltre, lo avrebbe respinto con maggiore decisione), Hiei però era arrivato proprio in quel momento e lui non se l'era sentita di giustificarsi, sarebbe stato come negare l'evidenza.

Hiei adesso odiava Kurama più di quell'intruso, odiava Karasu, odiava se stesso per aver dato fiducia a quella infida volpe. Il piccolo demone decise di andare nel Makai e così fece. Sarebbe tornato al suo solito modo di vivere fatto di combattimenti e sfide con la vita, ma solo per se stesso; ormai era solo: Yukina aveva trovato la sua strada e non aveva più bisogno di un fratello che la proteggesse, mentre Kurama lo aveva profondamente deluso (per chi si stesse chiedendo di Mukuro, un altro personaggio correlato con Hiei, ho deciso che sta con Yomi e lo aiuta ad allevare il piccolo Shura).

Trascorsero alcune settimane da quel giorno. Hiei ogni tanto ripensava con rabbia a quello che era stato il suo migliore amico ed ogni volta si diceva che era stato uno stupido a fidarsi di qualcuno e a non continuare a vivere come aveva deciso, aveva commesso un errore credendo che una piccola felicità ci fosse per tutti: la vita a cui era destinato, anche per scelta propria, era quella del demone senza pietà che ha fatto del combattimento la propria legge.

Intanto Kurama si decise finalmente a parlare con quello che ormai poteva considerarsi il suo ex compagno, così si recò nel Makai. Giunto sul posto, pensò fosse opportuno prendere le sue sembianze originali da volpe antropomorfa (anche se il suo vero aspetto era quello da volpe dalle nove code) per passare inosservato, per quanto possa passare inosservato uno dei demoni più temuti nel Makai. Pensava a come avrebbe potuto reagire Hiei nel vederlo, già immaginava che il piccolo demone si sarebbe rifiutato di ascoltarlo, per questo voleva trovare un modo per convincerlo almeno a sentire le sue ragioni, accettarle o no dipendeva poi dalla volontà di Hiei e da quanta fiducia il demone del fuoco avesse ancora nei confronti della volpe.

Anche se non trovò subito Hiei, la ricerca non fu troppo lunga. Quando Kurama lo vide, era seduto su una grande roccia e scrutava il paesaggio davanti a sé, forse pensava a qualcosa o forse stava solo divagando con la mente.

<Alla fine ti ho trovato>

Hiei si voltò leggermente, non ricordava affatto la voce originale di Kurama, abituato com'era a vederlo sotto le sue sembianze umane, quindi quella voce virile gli arrivò come quella di uno sconosciuto, ma, quando scorse la figura alta e pallida della volpe, i suoi occhi riconobbero quello che era diventato l'oggetto del suo odio.

Lo sguardo di Hiei tornò a volgersi nella direzione originaria, mentre il demone del fuoco cominciò a provare una sensazione di disagio, lui che fino ad un momento prima credeva che ormai quell'essere gli fosse diventato completamente indifferente!

<Pensi che con quest'aspetto qualcosa cambi?!>

solo quando completò la frase, si rese conto che quello che aveva detto poteva far pensare a Kurama che gli importasse ancora di quello che c'era stato tra loro, ma per sua fortuna Kurama parve non farci caso

<No, è solo per non farmi notare dagli altri demoni: avrei potuto avere dei fastidi, se qualcuno avesse visto un umano nel Makai>

Hiei poteva immaginare il motivo per cui Kurama era venuto fin nel Makai per cercarlo, già da tempo sapeva che questo giorno sarebbe arrivato, ma lui, anche se all'inizio sentiva di odiare la persona che l'aveva tradito, col tempo aveva mutato l'odio in indifferenza ed era convinto che qualsiasi parola o giustificazione da parte di Kurama non l'avrebbe toccato neanche minimamente, almeno questo era quello che aveva creduto fino a pochi attimi prima. Rendendosi conto che qualcosa bruciava ancora dentro di sé, fosse odio o delusione, decise di nascondere il suo stato d'animo per non permettere alla volpe di capire che in fondo per lui aveva avuto una certo significato.

<Hiei, so che non mi crederai, ma ti chiedo di prestarmi ascolto>

Hiei non disse una parola

<Mi ascolterai?>

niente

<...> Kurama non sapeva come comportarsi, si chiedeva se Hiei lo avrebbe ascoltato o no

Forse le sue parole sarebbero andate a vuoto, ma alla fine si decise a parlare:

<Quel giorno... >

<Non c'è bisogno che ti giustifichi, ormai è passato>

e stava per alzarsi, ma Kurama lo fermò

<Aspetta, Hiei, ti ho chiesto di ascoltarmi!>

<Se non ha importanza, è inutile che sprechi il fiato, no?!> rispose con tono completamente indifferente

<Vorrei che mi ascoltassi ugualmente>

<E va bene, ascoltiamo!> Hiei tornò a sedersi, questa volta in direzione di Kurama, come per mostrargli la propria espressione che aveva preso un'aria apparentemente di disinteresse e celatamente di sfida

Kurama raccolse il messaggio del più giovane demone, ma non cambiò il suo programma, quindi cominciò a parlare (e sono due!):                  

 

 

 

 

 

 

 

 

KazuYuuKei    

 

 


Note : con "topolino tutto nero" Kurama si riferisce ovviamente all'episodio in cui Zeru dice che Hiei è uno Jaganshi che puzza di topo (<Nezumi kusai Jaganshi>) (che topo... tipo raffinato!), in giapponese dovrebbe essere "makkuro nezumichan" e servirebbe a dimostrare affetto e contemporaneamente a prendere in giro; <Traditore!!>, in giapponese <Uragiri mono!!> più di una volta viene usato da uno dei suoi amici per riferirsi a Kurama: nella serie da Hiei, quando Kurama aiuta Yuusuke contro di lui e nel secondo film da Kuronue, quando viene abbandonato da Kurama nei ricordi modificati da Kaiki.

Crediti : L'altro ieri c'era un tizio alla t. v. che imitava il signor Zero cantando "Triangolo" (da lontano era uguale!). Era divertente (forse perché ultimamente il signor Zero si è dato a certi lamenti atoni tutt'altro che adatti al suo tipo di voce), così ho deciso di scrivere una storiella scema col titolo "Lui chi è", che è la frase più ricorrente (poi ho aggiunto il titolo della canzone come sottotitolo). Volevo che il racconto trasmettesse le stesse impressioni di cosa ridicola che mi trasferiva quell'imitazione esagerata. A me non interessano né il cantante originale né il suo ammiratore, solo che la storia del titolo mi sembrava divertente e adatta ad una fan fiction ridicola (non so poi come sia venuta fuori la fanfic, forse le intenzioni originali non si notano).

Note dell'autore : Noi siamo convinti che K & H siano amici e non amanti. Ci piace pensare che la loro sia un'amicizia particolarmente profonda, ma della passione amorosa non se ne parla! Forse chi li vede come amanti appassionati (ed oltre) non sa quanto bello e speciale possa essere un rapporto di amicizia sincera! Noi non siamo contrari agli amori tra ragazzi o tra ragazze, ma solo se esistono realmente! In questo caso, più che amore tra ragazzi, sarebbe fan service, una cosa per far contento il pubblico. L'amore è una delle cose più belle al mondo, ma non deve essere forzato! E poi K & H, con quei visini puri ed innocenti, non ce li vediamo proprio a fare certe cose, ne risulterebbero troppo modificati rispetto a come sono realmente. È vero che ognuno ha la sua vita privata, ma non esageriamo! Che l'amicizia esista è evidente, che sia molto forte si può immaginare, ma, se esistesse davvero quella passione, l'autore l'avrebbe fatto capire almeno con un abbraccio, se non con un bacetto! Quanto alle illustrazioni in cui sono abbracciati... avete mai visto un'illustrazione con Ranma maschio e Ranma femmina contemporaneamente?! Nelle illustrazioni tutto è possibile e poi sono solo dimostrative e nel caso dei nostri yookai preferiti vogliono solo dimostrare che c'è un'amicizia particolare (normalmente non ci sarebbe bisogno di spiegarlo, ma le illustrazioni sono dimostrative).

Perché allora una fan fiction del genere?! Visto che se ne parla tanto, abbiamo voluto dire la nostra, ma il tutto in modo tutt'altro che serio, come se questa fosse una storia a parte (ed infatti lo è).

Ringraziamo HiKuraYuki per il discorso "perché non yaoi" che corrisponde esattamente al nostro modo di pensare.

Grazie, HKY, ogni tanto servi a qualcosa!

Sei gentile, KYK, come farei senza di te! (r. d. HKY)

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