L'aereo scese su una pista di cemento distante qualche chilometro dall'isola.
Da li' Ryo e Kaori presero una piccola barca a motore li' ormeggiata e raggiunsero
l'isola una decina di minuti dopo. Appena sbarcati Ryo si denudo' subito completamente
e disse a Kaori di fare altrettanto. Quando anche lei non ebbe più niente
addosso, il nostro eroe la impressiono' con una gigantesca erezione. Kaori era
affascinata e anche un po' intimorita da quel grosso affare proteso verso di lei,
ma era proprio quel grosso "coso" la cosa che desiderava di più.
(siamo sicuri che è la stessa Kaori che conosco io? NdBuby ^__-)
Era pomeriggio avanzato e il cielo era quasi al tramonto. Ryo osservo' la donna
con la quale aveva convissuto per tanto tempo e con la quale aveva affrontato
tanti momenti, belli e brutti. Lei era rossa come un gambero ma sostenne fieramente
lo sguardo di lui. Alta e statuaria, con la pelle bianca come l'avorio e gli occhi
azzurri come il cielo, la bocca piena e rossa... la vita sottile... le gambe lunghe
e snelle... ed era li' tutta per lui. Ha un corpo meraviglioso, perfetto. Come ho fatto in questi quattro anni ad
non accorgermi di avere a disposizione tutto questo ben di dio? penso' Ryo
incredulo.
Anche Kaori osservo' il suo compagno. Il suo corpo atletico e imponente, con i
muscoli delineati dalla luce del tramonto le fecero quasi perdere i sensi dal
piacere. Il pene di Ryo ebbe un'altra violenta impennata, accompagnata dall'ormai
inconfondibile e molto sonoro *driiizzz!*.
Kaori, sempre in piedi di fronte a lui, lo guardo' con occhi ardenti. "Tu
mi stai offrendo quest'isola..." gli sussurro' con voce roca, "io voglio
offrirti qualcos'altro."
"Co-cosa?" chiese Ryo sempre più eccitato, il suo "amico"
spinto al massimo.
"Questo" sussurro' lei, accarezzandosi i seni alti, sodi e rotondi,
con larghi capezzoli rosa. "E questo..." e fece scivolare la mano lungo
il ventre.
Ryo degludi'. Kaori gli sorrise, la bocca rossa e protesa in un invito umido e
morbido. "Ryo..." mormoro' tendendogli le braccia. Lui le si avvicino'
e le prese una mano. Non le salto' addosso, volle che la "prima volta"
per lei fosse dolce e romantica, anche se lui aveva un'erezione che non finiva
più e l'espressione da predatore. Kaori si adagio' sopra di lui, fissandolo
negli occhi. Li vide farsi teneri e lo senti' gemere di piacere al contatto con
la sua pelle. Gli appoggio' una mano sulla coscia, dove i muscoli gli si irrigidirono.
Poi con un gesto sicuro lui la fece rotolare sulla schiena e le si stese sopra,
quindi abbasso' la bocca sul suo viso. La bacio' delicatamente sugli occhi, poi
sulle labbra. Con una mano le circondo' un seno e lo strinse piano. Poi si tiro'
indietro e la fisso' intensamente. "Sei una donna fantastica, Kaori. Lo sai
cosa vuol dire il fatto che tu sia qui con me?"
"Si, lo so. Finalmente hai capito che solo io posso essere la tua compagna
ideale."
Lui rise sommessamente. "Ci puoi scommettere, baby".
Furono le ultime parole coerenti che scambiarono per lungo tempo.
Che
uomo forte, penso' Kaori. Poso' la mano sul grembo di lui, sentendo improvvisamente
la forza e la rovente fierezza del suo membro, e lo immagino' muoversi infuocato
dentro il suo corpo. Ryo premette la sua bocca su quella di lei, mordendola delicatamente
e senti' i suoi seni gonfi ed eccitati, quindi scese con le labbra fino ai capezzoli
turgidi, succhiandoli golosamente. Kaori sentì il ventre agitarsi come
un uccello in gabbia. Le sembro' di essere tutta liquida e bollente. Le sue mani
percorsero il corpo muscoloso di lui, accarezzandolo, stringendolo. Gli bacio'
gli angoli della bocca e subito lui le rese i baci, pieni e avidi sulle labbra
aperte.
Anche il chiaro di luna sembrava fare l'amore con loro: carezzevole sulla loro
la pelle, li circondava dolcemente e faceva luccicare loro gli occhi. Kaori senti'
che Ryo si stava mescolando a lei, fondendosi dentro di lei, mentre le teneva
le natiche con tutte due le mani e cercava le calde labbra tra le sue gambe. Gemette
mentre lui le apri' le cosce e prese a leccarle il loro umido centro, allargando
le sue pieghe segrete con la bocca. Trovato il punto più nascosto, le prese
le braccia e la tiro' e se' penetrandola dolcemente con la lingua. Lei annaspo'
dal piacere e si contorse sotto la sua bocca. Inarco' la schiena e gli afferro'
le spalle con tutte due le mani, fremendo e gemendo in un potente orgasmo. Non
si era mai sentita cosi' posseduta in vita sua. I suoi gemiti si trasformarono
via via in lamenti e poi in sussulti di ondate pulsanti, incontrollabili, di piacere.
Ansimarono tutti e due, riprendendo fiato, lui cavalcando su di lei, finche' finalmente
non crollarono esausti l'uno tra le braccia dell'altra. Poco dopo lui sollevo'
la testa e le bacio' il ventre palpitante. Kaori abbasso' la mano e si afferro'
alla rigidezza di lui e all'improvviso si trovo' di nuovo piena di straziante
e violenta eccitazione e lo spinse con forza dentro di se', mentre i loro occhi
rimasero fissi gli uni in quelli dell'altro. Lei senti' lo sguardo di lui penetrarla,
arrivarle fin dentro l'anima e chiuse gli occhi quando comincio' a muoversi ritmicamente
dentro di lei. I suoi seni si schiacciavano sotto di lui, ma non si accorse del
suo peso. Sollevo' poi le labbra e senti' fondere il suo corpo con quello di lui,
che comincio' a muoversi in fretta dentro di lei, inondandola del suo umore denso
e caldo. Finito di vuotarsi, Kaori si senti' invadere da un'immensa marea di godimento
e senti' le sue contrazioni sovrapporsi a quelle di lui.
Più tardi si ritrovarono adagiati fianco a fianco sulla sabbia umida, la
mano di lei poggiata sul petto di lui. Kaori penso' alla loro casa , alle persone
che avevano sempre avuto intorno e alla loro vita passata e senti' che non sarebbe
stata più la stessa, dopo aver finalmente conosciuto l'estasi. Fu Ryo a
rompere il silenzio.
"Valeva la pena aspettarti" disse e la bacio' sulla fronte. "Ho
idea che di queste cose non te ne abbia mai parlato nessuno, visto che facevi
finta di esserne tanto disinteressata." Le sorrise e lei fece scorrere le
dita sul ventre di lui.
"Sei stato tu adesso ad insegnarmele..." sussurro'.
"Ti ho fatto male?"
"No, al contrario, e' stato... come essere in paradiso." Si strinse
a lui che la prese quindi di nuovo tra le braccia e le carezzo' la pelle con tenerezza.
"He! He! He! Lo stallone ha finalmente trovato la sua giumenta."
I giorni si susseguirono, l'uno dietro l'altro, densi di cose da scoprire. Ryo
e Kaori non fecero altro che esplorarsi a vicenda e scoprirono che l'isola era
un vero e proprio paradiso per amanti. Ogni cosa era una meraviglia per loro.
Facevano il bagno insieme in insenature nascoste, nuotando nudi nell'acqua tiepida,
si rotolavano come un corpo solo tra le onde del mare e si spruzzavano come due
cuccioli di foca. Si rincorrevano lungo le spiagge dell'isolae, bianche come zucchero.
Mangiavano succosi frutti tropicali e facevano l'amore sotto le palme per poi
sonnecchiare sotto il sole che filtrava attraverso il folto fogliame.
La sera Ryo suonava il flauto (Ryo??? Il flauto??? NdBuby ^__^) mentre lei danzava
e volteggiava per lui alla luce della luna, i seni e i capelli al vento, e restavano
abbracciati mormorandosi parole dolci nei lunghi pomeriggi all'ombra di un compiacente
banano. Kaori ripenso' alla prima volta che lui l'aveva fatta sua, al piacere
fisico che aveva provato e il pensiero di dover un giorno rinunciare a quelle
sensazioni le risultava insopportabile. Ryo comincio' a chiamarla affettuosamente
"puledrina". Una
mattina Kaori, facendo il bagno in un laghetto verde ai piedi di una cascatella
(aveva scoperto quel posto qualche giorno prima e aveva subito portato li' anche
Ryo, il quale fu felicissimo di avere un posto tutto nuovo e bello per fare l'amore.
Lo scenario era meraviglioso e irreale allo stesso tempo. La cascatella era riparata
da una specie di tetto di roccia e fronde da cui filtravano i raggi del sole.
Uccelli multicolori svolazzavano intorno e fiori dagli incredibili colori, intensi
e brillanti, erano sparsi sul prato tutto intorno al laghetto, mentre diafane
ninfee venivano cullate dolcemente nell'acqua tiepida e dolce) senti' chiamare
il suo nome e vide Ryo dritto (anche il suo "coso" era gia' bello dritto!)
che l'osservava dall'alto della sporgenza di un ramo. Kaori gli sorrise e si rituffo'
nelle profonde acque smeraldine, presentandogli la schiena. L'acqua l'avvolgeva
senza nascondere il suo stupendo corpo nudo.
"Buon giorno piccola, ti ho trovata." Gli occhi di lui erano carichi
di desiderio.
"E come?" Kaori sapeva di offrirgli un gran bello spettacolo e si stupi'
di non provarne alcuna vergogna.
"A dire il vero ti ho seguita" scherzo' lui. "Una bella passeggiata,
devo ammetterlo, con questo sole, ma ne valeva la pena..."
Lei arrossi'. "Bene, signore" gli rispose ridendo, "potreste essere
cosi' gentile da lasciarmi ai miei passatempi? Non posso uscire dall'acqua con
voi qui."
"Gentile sì, ma stupido no" la rimbecco' lui divertito, "non
ho intenzione di togliervi ai vostri passatempi, ma solo parteciparvi."
E con un'aperta risata si tuffo' in acqua. Si mosse cosi' in fretta che Kaori
non riusci' a cogliere che un'immagine fuggevole delle sue membra solide e robuste
prima che l'acqua le schizzasse in faccia. Poi lui riemerse accanto a lei e le
mise un braccio attorno alla vita, attirandola a se'. Kaori senti' la mano di
lui sulla vita, le sue gambe che sfioravano le proprie. Per tenersi a galla gli
mise una mano sulla spalla.
"Così sembri una ninfa dei boschi."
Lei spalancò gli occhi, non era ancora abituata ai complimenti di lui e
questo la fece arrossire violentemente.
"Davvero? Eri solito dire che sembravo un maschio."
"E per certe cose lo sei ancora, un perfetto maschiaccio."
Lei allora indispettita cominciò a prenderlo a pugni sul petto. Ryo sollevò
la testa e proruppe in una fragorosa risata.
"Sei proprio una bambina! Te la prendi per ogni cosa, non cambierai mai."
Quell'osservazione la fece andare su tutte le furie. "Non sono ne' un maschiaccio
ne' una bambina, come te lo devo spiegare??" gridò. "Sono una
donna! E te lo sto dimostrando ampiamente da una settimana ormai. Voglio avere
un bambino da te ed essere libera di esprimere tutta la mia femminilità."
Ryo le sorrise dolcemente. "Certo, signora. Una donna morbida e calda, molto
calda... e se lo desiderate, posso rendervi libera come una sirena." La baciò
sulla fronte tenendola sempre tra le braccia. La collera sbollì immediatamente.
Era difficile fare l'arrabbiata galleggiando nell'acqua tiepida aggrappata ad
un uomo simile.
Rimasero un po' in silenzio, la mano di lui che le accarezzava leggermente il
fianco, fissandola negli occhi. Poi lei abbassò lo sguardo. Ryo l'attirò
più vicino a sé, il suo ventre toccava quello di lei, ora. Kaori
lo sentì già duro contro le cosce mentre lui si chinava per baciarla.
All'improvviso però, scoppiò in un pianto dirotto, serrandosi contro
il petto di lui.
"Tesoro, che succede?" Ryo non riusciva a capire il perché di
quella strana reazione.
Kaori iniziò a singhiozzare. "Non... non mi sembra vero. Tu, qui,
che mi tieni con te. Tu che non mi hai degnata di uno sguardo, che non mi hai
mai considerato come una donna..."
Lui le accarezzò i capelli. Tanto valeva farla sfogare del tutto, che si
liberasse finalmente di quello che aveva dentro, anche se così doveva far
aspettare il suo "amico", già duro fino all'inverosimile e impaziente
di penetrarla.
"Ti ricordi quando Silver Fox voleva uccidermi credendo che fossi la tua
fidanzata?" proseguì lei tra un singhiozzo e l'altro, "Tu non
hai fatto niente per aiutarmi, te ne sei del tutto disinteressato. Dicevi sempre
che io non avevo nessun diritto di intromettermi nella tua vita, e.... e quando
ho voluto farti vedere che anch'io potevo essere desiderabile per te tu... tu
...mi hai preso in giro dicendomi che noi non avremmo mai potuto stare insieme.
Ero così infelice..."
Ryo era intenerito, ma pazientò ancora, il pene gonfio e dolorante per
l'attesa.
"E tutte le altre volte che tu non ti sei mai accorto di me. C'erano sempre
le altre, Saeko, Reika, Kasumi, Kazue, le clienti e le donnaccie che frequentavi.
Io le odiavo tutte quante!"
"Shhh. Adesso smetti di piangere" mormorò Ryo sollevandole il
viso rigato di lacrime. "L'unica che conta per me sei tu. Sei una vera donna
e me lo stai dimostrando molto bene. Sei la mia brava puledrina e non ti cambierei
con nessun'altra, contenta? Ora devi solo pensare a stare con me e a darmi un
bel maschietto forte e sano, capito?"
"Si..." annuì lei annuì asciugandosi le lacrime con le
dita.
Qualche ora dopo, distesi sul prato, giacevano abbracciati, le dita di lei tra
i capelli scuri di lui. Kaori si rese conto di aver ormai perso ogni sorta di
rancore dal momento in cui lui l'aveva amata ardentemente nell'acqua dolce. Il
corpo di Ryo era forte ed esigente, ma anche familiare, come se avesse sempre
fatto intimamente parte del suo sangue e dei suoi nervi. Lui non era ancora stanco
e le sollevò le mani sopra la testa. Iniziò a librarsi su di lei,
carezzandole appena la pelle con la sua pelle, muovendosi su e giù tra
le sue gambe delicatamente, leggero come una brezza marina, finchè lei,
non potendo più resistere al suo tocco, si liberò le mani e se lo
spinse dentro, gemendo e sentendo la sua forza in lei.
Terminato l'amplesso, sentirono il vento rinfrescare i loro corpi distesi e allacciati
stretti. Kaori fece uno sforzo per tornare al presente quando lo sentì
parlare. "Dio mio, donna, sei tanto calda quanto bella. Ma c'è qualche
piacere che non conosci?"
"Tanti..." mormorò lei pigramente, "ma sono ancora giovane."
Le sorrise. "Oh, si che lo sei. Giovane e vecchia, aspra e dolce. Gli altri
uomini non sanno che tesoro possiedo."
"Già, agli altri l'aspro non piace."
"Bene, io amo l'aceto. Mick voleva averti e io sono pronto a combattere perché
non ti portino via da me." La strinse teneramente. "Credete forse che
qualche aitante giovanotto possa strapparvi al vostro cavaliere, milady?"