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La Compressione, chiamata spesso con il termine inglese Squeeze, è senza alcun dubbio la più affascinante delle manovre avanzate e la capacità di realizzarla è il segno distintivo di giocatori esperti.
A causa della complessità della sua esecuzione e delle varianti cui la compressione dà luogo, a detta tecnica di gioco è stata riservata un'intera sezione.
È indispensabile conoscere bene almeno il tipo più comune di Compressione (quella singola in due colori sia essa diretta che inversa), preparata eventualmente con quello che vedremo essere il Colpo di Vienna.
Alcuni cenni verranno, in ogni caso, dati anche sulla cosiddetta Super Compressione, ossia la Compressione Singola in tre colori, sulla Compressione Doppia in tre colori e su alcune Compressioni di Taglio (sia Singole che Doppie).
Ciò è quanto ritengo che sia necessario che un giocatore di livello intermedio debba conoscere.
Chi voglia approfondire l'argomento può rivolgersi a libri specializzati (Romanet, Ghelli ecc.), riportati anche nella bibliografia.
Per il momento, ritengo che l'approccio alla compressione che Mario Corona ha dato nel suo libro "Il Bridge degli Esperti" sia molto chiaro e redditizio.
Per quanto possibile mi rifarò pertanto a quanto già scritto sull'argomento.
Prima di procedere oltre definiamo cosa è la Compressione.
Potremmo definirla come quella tecnica di gioco tendente a rendere vincente qualche carta della propria linea che è soggetta ad uno o più onori avversari, costringendo l'avversario a scartare il fermo posseduto nel colore.
È principio elementare della fisica che due oggetti non possono occupare contemporaneamente lo stesso spazio.
La stessa cosa avviene nel Bridge con la Compressione: se un difensore ha tre carte importanti, che definiremo "custodie", ed è costretto a ridurre la propria mano a due carte dovrà per forza di cose scartare una sua "custodia", ma così facendo potrebbe affrancare una carta soggetta del dichiarante o del morto che definiamo "minaccia".
Generalmente la Compressione agisce contro uno solo degli avversari, ma talvolta, come avviene con la Compressione Doppia in tre colori, entrambi i difensori possono essere "squizzati" come limoni.
Perché la Compressione possa riuscire occorre considerare con precisione una successione di elementi.
Vi posso suggerire una sigla mnemonica M.I.P.R.A., acronimo indicante, nell'ordine, i seguenti elementi da considerare per mettere in atto una compressione:
1. MINACCE, carte soggette del dichiarante o del morto da individuare e tentare di affrancare costringendo i difensori a scartare le relative carte custodia.
2. IPOTESI, sulla ubicazione delle "custodie" avversarie e sulle ripartizioni dei resti nel colore in base alla licita e successiva verifica qualora possibile gioco durante.
3. PROIEZIONE, al momento opportuno, della carta comprimente, anche non franca, che deve trovare chicane nel colore l'avversario in possesso delle custodie, in modo tale che lo scarto di una di esse possa affrancare la relativa carta minaccia.
Il dichiarante deve pertanto eliminare durante la fase di preparazione tutte le carte estranee allo squeeze, la cui presenza sarebbe dannosa per la riuscita della Compressione stessa (infatti un difensore che ha tre carte custodia essenziali non può essere compresso quando ha quattro o più carte).
Vale la seguente Regola Generale:
"In generale, la compressione non può operare se non si saranno date agli avversari tutte le prese che loro competono, cedendo le perdenti sicure".
È ciò che viene effettuato con la manovra chiamata "Rettifica del Conto".
Ricordatevi che l'attacco con la carta comprimente va effettuto secondo quella che è conosciuta come "REGOLA del 14", e cioè alla presa corrispondente al numero che si ottiene sottraendo al numero fisso "14" il numero delle carte "Custodia" in possesso dei difensori.
Facciamo alcuni esempi:
- con cinque carte di custodia, la carta comprimente dovrà essere giocata alla nona presa (14-5);
- con quattro carte di custodia, la carta comprimente dovrà essere giocata alla decima presa (14-4);
- con tre carte di custodia, la carta comprimente dovrà essere giocata alla undicesima presa (14-3).
4. RIPRESA. Effettuata la compressione deve esistere la possibilità di passare, con una carta di trasferimento, nella mano che ha ormai avuto la carta minaccia affrancata a causa del forzato scarto di un avversario.
5. ATTACCO, con la carta ormai affrancata, per il conseguimento della presa mancante.
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